Descrizione

Piccola comunità di montagna di fondazione medievale, sorretta dalle attività rurali in assenza di importanti iniziative a carattere imprenditoriale nell'industria e nel terziario. La comunità dei pennadomesi, che presenta un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, risiede quasi per intero nel piccolo capoluogo comunale, abbarbicato alla roccia di uno scosceso sperone, da cui le caratteristiche abitazioni in pietra sembrano affiorare, distinguibili appena dal loro sostrato. Le dolci ondulazioni che si inseguono da est ad ovest del comprensorio accentuano la loro pendenza in prossimità del confine occidentale, introducendo una componente di moderata asprezza nel profilo geometrico del territorio comunale. Musicale e argentino nel fitto della boscaglia e fra i coltivi, si fa strada fra queste colline il torrente S. Leo, che a poca distanza dall'abitato confonde le sue acque nel lago del Sangro. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un monte all'italiana a tre cime sormontato da una stella a sei raggi.

Piccola comunità di montagna di fondazione medievale, sorretta dalle attività rurali in assenza di importanti iniziative a carattere imprenditoriale nell'industria e nel terziario. La comunità dei pennadomesi, che presenta un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, risiede quasi per intero nel piccolo capoluogo comunale, abbarbicato alla roccia di uno scosceso sperone, da cui le caratteristiche abitazioni in pietra sembrano affiorare, distinguibili appena dal loro sostrato. Le dolci ondulazioni che si inseguono da est ad ovest del comprensorio accentuano la loro pendenza in prossimità del confine occidentale, introducendo una componente di moderata asprezza nel profilo geometrico del territorio comunale. Musicale e argentino nel fitto della boscaglia e fra i coltivi, si fa strada fra queste colline il torrente S. Leo, che a poca distanza dall'abitato confonde le sue acque nel lago del Sangro. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un monte all'italiana a tre cime sormontato da una stella a sei raggi.

Storia

Nella composizione del toponimo entra un elemento largamente diffuso nella toponomastica locale, ovvero la base latina PINNA 'roccia', associata nel caso specifico alla voce DOMUS, che designa un' 'entità territoriale'. Con Torricella Peligna, Palena, Lama dei Peligni, Taranta Peligna e Pizzoferrato, il borgo costituì nel X secolo un unico feudo; citato per la prima volta nel 1141, ricorre nei documenti successivi con il nome di PENNE DE DOMO e PENNA DE HOMINE; conobbe nella prima metà del Quattrocento la signoria di Raimondo de Anichino e fu soggetto nel XVIII secolo ai Malvini-Malvezzi, nobile famiglia di origine bolognese imparentata con i Medici. La semplice parrocchiale intitolata a S. Nicola, dotata di un organo ligneo settecentesco, si colloca fra pittoreschi scorci di vicoli tortuosi ed in forte pendenza. Degna di attenzione è anche la Fontana Vecchia. Dall'unità d'Italia fino ai primi decenni di questosecolo la dinamica demografica molto positiva ha incrementato di alcune centinaia di unità la comunità pennadomese; ma dal dopoguerra ad oggi la linea di tendenza ha subito una radicale inversione.

Nella composizione del toponimo entra un elemento largamente diffuso nella toponomastica locale, ovvero la base latina PINNA 'roccia', associata nel caso specifico alla voce DOMUS, che designa un' 'entità territoriale'. Con Torricella Peligna, Palena, Lama dei Peligni, Taranta Peligna e Pizzoferrato, il borgo costituì nel X secolo un unico feudo; citato per la prima volta nel 1141, ricorre nei documenti successivi con il nome di PENNE DE DOMO e PENNA DE HOMINE; conobbe nella prima metà del Quattrocento la signoria di Raimondo de Anichino e fu soggetto nel XVIII secolo ai Malvini-Malvezzi, nobile famiglia di origine bolognese imparentata con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MEDICI'>Medici</a>. La semplice parrocchiale intitolata a S. Nicola, dotata di un organo ligneo settecentesco, si colloca fra pittoreschi scorci di vicoli tortuosi ed in forte pendenza. Degna di attenzione è anche la Fontana Vecchia. Dall'unità d'Italia fino ai primi decenni di questosecolo la dinamica demografica molto positiva ha incrementato di alcune centinaia di unità la comunità pennadomese; ma dal dopoguerra ad oggi la linea di tendenza ha subito una radicale inversione.

Economia

In questo piccolo comune, intriso del sentimento della tradizione, il tempo scorre lento e in armonia con il respiro della natura, che è principale fonte di sostentamento: la comunità ricava infatti dalla coltivazione della terra abbondanti raccolti di cereali, patate, uva e olive, che vengono trasformati, all'interno di piccole imprese alimentari, in prodotti genuini e pregiati ma destinati per lo più all'autoconsumo o comunque al mercato locale. Le copiose risorse naturalistiche costituiscono inoltre una riserva di speranze e di aspettative che attendono ormai da troppo tempo progetti compiuti e fattivi: la fuga dei giovani, motivata dalla diffusa mancanza di stimoli, imbriglia le possibilità di sviluppo di questo comune, legate soprattutto alle attività del terziario; privo di importanti sedi burocratico-amministrative, dotato appena di una scuola elementare, esso difetta di strumenti per la salvaguardia del patrimonio culturale ed è pesantemente condizionato dalla mancanza di strutture alberghiere; la sua offerta di servizi sanitari non contempla quelli più qualificanti e il complesso degli impianti sportivi si riduce ad un campo di calcio e ad uno da tennis.

In questo piccolo comune, intriso del sentimento della tradizione, il tempo scorre lento e in armonia con il respiro della natura, che è principale fonte di sostentamento: la comunità ricava infatti dalla coltivazione della terra abbondanti raccolti di cereali, patate, uva e olive, che vengono trasformati, all'interno di piccole imprese alimentari, in prodotti genuini e pregiati ma destinati per lo più all'autoconsumo o comunque al mercato locale. Le copiose risorse naturalistiche costituiscono inoltre una riserva di speranze e di aspettative che attendono ormai da troppo tempo progetti compiuti e fattivi: la fuga dei giovani, motivata dalla diffusa mancanza di stimoli, imbriglia le possibilità di sviluppo di questo comune, legate soprattutto alle attività del terziario; privo di importanti sedi burocratico-amministrative, dotato appena di una scuola elementare, esso difetta di strumenti per la salvaguardia del patrimonio culturale ed è pesantemente condizionato dalla mancanza di strutture alberghiere; la sua offerta di servizi sanitari non contempla quelli più qualificanti e il complesso degli impianti sportivi si riduce ad un campo di calcio e ad uno da tennis.

Relazioni

Chi sente di condividere una filosofia di vita nettamente contrapposta alle esasperazioni della realtà moderna potrà ricomporre, fra questa natura incontaminata, la frattura che separa l'uomo di oggi dalle sue radici. Fra i colori, i profumi e i rumori del più tipico Abruzzo contadino, riscoprirà l'autenticità dei gesti, delle usanze e dei rituali, che fra questa gente non hanno assunto le caratteristiche di un folclore di maniera. Nel corso dei festeggiamenti in onore dei Santi Brigida, Rocco e Antonio (16-17 agosto), in particolare, si avrà modo di apprezzare l'atmosfera della tradizionale sagra del cinghiale. La festa del Patrono S. Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Chi sente di condividere una filosofia di vita nettamente contrapposta alle esasperazioni della realtà moderna potrà ricomporre, fra questa natura incontaminata, la frattura che separa l'uomo di oggi dalle sue radici. Fra i colori, i profumi e i rumori del più tipico Abruzzo contadino, riscoprirà l'autenticità dei gesti, delle usanze e dei rituali, che fra questa gente non hanno assunto le caratteristiche di un folclore di maniera. Nel corso dei festeggiamenti in onore dei Santi Brigida, Rocco e Antonio (16-17 agosto), in particolare, si avrà modo di apprezzare l'atmosfera della tradizionale sagra del cinghiale. La festa del Patrono S. Lorenzo si celebra il 10 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pennadomo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.