Descrizione

Centro di pianura, di origine romana, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. La comunità dei pegognaghesi, che presenta un indice di vecchiaia elevato, è distribuita in numerosi nuclei abitati, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Galvagnina, Polesine, Sacca, Cadolora, Caldarina-Serraglio, Finella, Fornasotto, Ruggera, Tabino Mottelle e Viola. Il territorio, solcato dal canale Scolo Zara e dal collettore della Bonifica reggiana-mantovana, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili: di questa sua conformazione risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante e mostra i segni di una forte crescita edilizia.

Centro di pianura, di origine romana, che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. La comunità dei pegognaghesi, che presenta un indice di vecchiaia elevato, è distribuita in numerosi nuclei abitati, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Galvagnina, Polesine, Sacca, Cadolora, Caldarina-Serraglio, Finella, Fornasotto, Ruggera, Tabino Mottelle e Viola. Il territorio, solcato dal canale Scolo Zara e dal collettore della Bonifica reggiana-mantovana, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili: di questa sua conformazione risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante e mostra i segni di una forte crescita edilizia.

Storia

Le prime notizie storiche che la riguardano risalgono all'epoca romana, nel corso della quale assunse le caratteristiche di un piccolo villaggio di contadini. Nota tra il I e il IV secolo d.C. come "Flexum", deriva la denominazione attuale dal personale latino PECUNIUS (il patrizio romano che, nel I secolo a.C., avrebbe fondato qui un piccolo villaggio agricolo), con l'aggiunta del suffisso -aca, che indica appartenenza, piuttosto che da PECUNIA, col significato di 'ricchezza di bestiame' e quindi 'beni e proprietà'. Dopo essere stata distrutta nel corso delle invasioni barbariche e ricostruita nel IX secolo, conobbe una prima fase di crescita sotto il governo di Matilde di Canossa, agli inizi dell'undicesimo secolo, quando fu dotata di nuovi edifici. Le notizie relative ai secoli successivi vedono il suo territorio al centro di aspre contese fra le città di Mantova e Reggio nell'Emilia, fino al 1257, quando il borgo giurò fedeltà al comune emiliano. Tuttavia, poco tempo dopo, al pari dei borghi vicini finì sotto il controllo della famiglia Gonzaga: è in questo periodo che vennero poste le basi di quello sviluppo agricolo che l'ha sempre contraddistinta. Al periodo in cui fece parte dei possedimenti della contessa Matilde di Canossa risale la costruzione della chiesa romanica di San Lorenzo (fine dell'XI secolo), la cui struttura architettonica si richiama alla tradizione definita "matildica mantovana"; molti artisti hanno contribuito a decorare l'edificio: tra questi anche il Pinturicchio e il Ghirlandaio, le cui opere sono andate perdute. In località Galvagnina sorge la Corte Bertoletta, tipica residenza signorile mantovana, affiancata da una piccola cappella in stile barocco (un piccolo santuario all'Immacolata Concezione, risalente al XIX secolo); a Polesine si può ammirare invece la chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo Maggiore.

Le prime notizie storiche che la riguardano risalgono all'epoca romana, nel corso della quale assunse le caratteristiche di un piccolo villaggio di contadini. Nota tra il I e il IV secolo d.C. come "Flexum", deriva la denominazione attuale dal personale latino PECUNIUS (il patrizio romano che, nel I secolo a.C., avrebbe fondato qui un piccolo villaggio agricolo), con l'aggiunta del suffisso -aca, che indica appartenenza, piuttosto che da PECUNIA, col significato di 'ricchezza di bestiame' e quindi 'beni e proprietà'. Dopo essere stata distrutta nel corso delle invasioni barbariche e ricostruita nel IX secolo, conobbe una prima fase di crescita sotto il governo di Matilde di Canossa, agli inizi dell'undicesimo secolo, quando fu dotata di nuovi edifici. Le notizie relative ai secoli successivi vedono il suo territorio al centro di aspre contese fra le città di Mantova e Reggio nell'Emilia, fino al 1257, quando il borgo giurò fedeltà al comune emiliano. Tuttavia, poco tempo dopo, al pari dei borghi vicini finì sotto il controllo della famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>: è in questo periodo che vennero poste le basi di quello sviluppo agricolo che l'ha sempre contraddistinta. Al periodo in cui fece parte dei possedimenti della contessa Matilde di Canossa risale la costruzione della chiesa romanica di San Lorenzo (fine dell'XI secolo), la cui struttura architettonica si richiama alla tradizione definita "matildica mantovana"; molti artisti hanno contribuito a decorare l'edificio: tra questi anche il Pinturicchio e il Ghirlandaio, le cui opere sono andate perdute. In località Galvagnina sorge la Corte Bertoletta, tipica residenza signorile mantovana, affiancata da una piccola cappella in stile barocco (un piccolo santuario all'Immacolata Concezione, risalente al XIX secolo); a Polesine si può ammirare invece la chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo Maggiore.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali, oltre alla stazione dei carabinieri. Nell'economia locale sono ben rappresentati tutti e tre i settori: l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa su coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta in genere; diffuso è anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da stabilimenti alimentari (tra cui figurano quelli lattiero-caseari), metalmeccanici, tessili e dell'abbigliamento; a questi si affiancano fabbriche automobilistiche e per la produzione di materiali da costruzione (tra cui il vetro) e di mobili, nonché numerose imprese edili, uno stabilimento per la produzione di imballaggi in legno e uno per la fabbricazione di lavapavimenti, una falegnameria e un'azienda vinicola. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto alle agenzie di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo). Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo civico archeologico. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi ai centri maggiori più vicini.

Ospita i consueti uffici municipali e postali, oltre alla stazione dei carabinieri. Nell'economia locale sono ben rappresentati tutti e tre i settori: l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa su coltivazioni di cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta in genere; diffuso è anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da stabilimenti alimentari (tra cui figurano quelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARI'>lattiero-caseari</a>), metalmeccanici, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e dell'abbigliamento; a questi si affiancano fabbriche automobilistiche e per la produzione di materiali da costruzione (tra cui il vetro) e di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, nonché numerose imprese edili, uno stabilimento per la produzione di imballaggi in legno e uno per la fabbricazione di lavapavimenti, una falegnameria e un'azienda vinicola. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi, accanto alle agenzie di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo (quali asili nido e case di riposo). Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo civico archeologico. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi ai centri maggiori più vicini.

Relazioni

Sebbene registri una buona affluenza turistica e risulti abbastanza frequentata per lavoro, grazie ai numerosi insediamenti industriali, nel complesso non riveste un ruolo attivo nei rapporti con i centri vicini. Mancano, infatti, anche eventi e ricorrenze legate a tradizioni folcloristiche che altrove costituiscono periodicamente occasioni di richiamo per parecchi visitatori. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Sebbene registri una buona affluenza turistica e risulti abbastanza frequentata per lavoro, grazie ai numerosi insediamenti industriali, nel complesso non riveste un ruolo attivo nei rapporti con i centri vicini. Mancano, infatti, anche eventi e ricorrenze legate a tradizioni folcloristiche che altrove costituiscono periodicamente occasioni di richiamo per parecchi visitatori. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Aldegatta, Bertoletta, Cadalora, Calderina-Serraglio, Coloncine, Fornasotto, Galvagnina, La Frizza, Le Motte, Polesine, Ruggera, Sacca, Speziara, Tabino Mottelle, Viola, Vo di Bagno, Vo Giorgi

Aldegatta, Bertoletta, Cadalora, Calderina-Serraglio, Coloncine, Fornasotto, Galvagnina, La Frizza, Le Motte, Polesine, Ruggera, Sacca, Speziara, Tabino Mottelle, Viola, Vo di Bagno, Vo Giorgi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pegognaga rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.