Descrizione

Comune collinare di antichissime origini; l'impostazione della sua economia, quasi esclusivamente rurale, tende a favorire l'esodo delle nuove generazioni. I parranesi, il cui indice di vecchiaia risulta eccezionalmente superiore alla media, risiedono per lo più nel capoluogo comunale, arroccato in posizione elevata intorno al castello di età medievale, e in case sparse sui fondi; la restante parte della comunità è distribuita nella località di Cantone e in alcuni minuscoli nuclei abitati (Il Piano, Pievelunga e Spereto). Il territorio comunale, il cui profilo geometrico non evidenzia brusche oscillazioni altimetriche, abbraccia la dorsale collinare che prelude alle altezze del monte Peglia e che veste i colori di oliveti, vigneti e boschi cedui di leccio, cerro, roverella e corbezzolo -in questo manto forestale continuo, di proprietà demaniale, si aprono profonde incisioni solcate da fossi affluenti del torrente Chiani-. La presenza di sorgenti di acque minerali e, a pochi chilometri dal capoluogo comunale, lo spettacolo degli spuntoni calcarei di un angusto cañon rendono il paesaggio raro e di notevole impatto visivo.

Comune collinare di antichissime origini; l'impostazione della sua economia, quasi esclusivamente rurale, tende a favorire l'esodo delle nuove generazioni. I parranesi, il cui indice di vecchiaia risulta eccezionalmente superiore alla media, risiedono per lo più nel capoluogo comunale, arroccato in posizione elevata intorno al castello di età medievale, e in case sparse sui fondi; la restante parte della comunità è distribuita nella località di Cantone e in alcuni minuscoli nuclei abitati (Il Piano, Pievelunga e Spereto). Il territorio comunale, il cui profilo geometrico non evidenzia brusche oscillazioni altimetriche, abbraccia la dorsale collinare che prelude alle altezze del monte Peglia e che veste i colori di oliveti, vigneti e boschi cedui di leccio, cerro, roverella e corbezzolo -in questo manto forestale continuo, di proprietà demaniale, si aprono profonde incisioni solcate da fossi affluenti del torrente Chiani-. La presenza di sorgenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=ACQUEMINERALI'>acque minerali</a> e, a pochi chilometri dal capoluogo comunale, lo spettacolo degli spuntoni calcarei di un angusto cañon rendono il paesaggio raro e di notevole impatto visivo.

Storia

Il toponimo appartiene al genere delle formazioni prediali, composte da un nome di persona e dal suffisso aggettivale -ANUS, che indica appartenenza. Il popolamento del territorio comunale ebbe inizio nel paleolitico, come testimoniano i numerosi reperti appartenenti a quel periodo e alla successiva età del bronzo, affiorati nelle grotte dette Tane del Diavolo; sono state rinvenute, inoltre, tracce evidenti della colonizzazione etrusca e romana. L'attuale abitato si sviluppò in età medievale come borgo fortificato nell'area politica di Orvieto, di cui seguì le vicende storiche; saccheggiato due volte, nel 1387 e nel 1394, appartenne alle famiglie orvietane dei Filippeschi e dei Monaldeschi e, dal secolo XV, allo Stato Pontificio. Del periodo medievale sopravvivono i resti delle antiche mura -l'abitato è munito di due porte, porta Ripa e porta di Piazza (1693)- e il castello a cinque piani, in buono stato di conservazione grazie a oculati interventi di restauro.

Il toponimo appartiene al genere delle formazioni prediali, composte da un nome di persona e dal suffisso aggettivale -ANUS, che indica appartenenza. Il popolamento del territorio comunale ebbe inizio nel paleolitico, come testimoniano i numerosi reperti appartenenti a quel periodo e alla successiva età del bronzo, affiorati nelle grotte dette Tane del Diavolo; sono state rinvenute, inoltre, tracce evidenti della colonizzazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> e romana. L'attuale abitato si sviluppò in età medievale come borgo fortificato nell'area politica di Orvieto, di cui seguì le vicende storiche; saccheggiato due volte, nel 1387 e nel 1394, appartenne alle famiglie orvietane dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FILIPPESCHI'>Filippeschi</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=MONALDESCHI'>Monaldeschi</a> e, dal secolo XV, allo Stato Pontificio. Del periodo medievale sopravvivono i resti delle antiche mura -l'abitato è munito di due porte, porta Ripa e porta di Piazza (1693)- e il castello a cinque piani, in buono stato di conservazione grazie a oculati interventi di restauro.

Economia

Animata da un profondo rispetto per la tradizione, la comunità parranese conserva ritmi tranquilli di vita. La coltivazione di olive, uva e frumento, che ha dato vita ad attività di trasformazione agro-alimentare a conduzione artigianale, continua a rappresentare un'importante risorsa ma è in forte contrazione. L'industria, inoltre, se si escludono i comparti alimentare ed edile, è poco sviluppata, così come il commercio, che non comprende la grande distribuzione; carente il comparto dei servizi e non del tutto adeguato alle esigenze dei parranesi il panorama delle infrastrutture. Il comune è dotato delle sole scuole per l'istruzione primaria e difetta di strutture culturali e sanitarie -è presente soltanto la farmacia-; l'apparato ricettivo e sportivo-ricreativo, invece, è tutto sommato soddisfacente: comprende fra l'altro aziende agrituristiche e un frequentato centro ippico.

Animata da un profondo rispetto per la tradizione, la comunità parranese conserva ritmi tranquilli di vita. La coltivazione di olive, uva e frumento, che ha dato vita ad attività di trasformazione agro-alimentare a conduzione artigianale, continua a rappresentare un'importante risorsa ma è in forte contrazione. L'industria, inoltre, se si escludono i comparti alimentare ed edile, è poco sviluppata, così come il commercio, che non comprende la grande distribuzione; carente il comparto dei servizi e non del tutto adeguato alle esigenze dei parranesi il panorama delle infrastrutture. Il comune è dotato delle sole scuole per l'istruzione primaria e difetta di strutture culturali e sanitarie -è presente soltanto la farmacia-; l'apparato ricettivo e sportivo-ricreativo, invece, è tutto sommato soddisfacente: comprende fra l'altro aziende agrituristiche e un frequentato centro ippico.

Relazioni

Stazione climatica e termale grazie alla presenza di acque minerali solfo-magnesiache con particolari proprietà curative, è particolarmente ricca di iniziative, che allietano e vivacizzano il soggiorno: dall'1 al 6 gennaio si tiene una mostra di presepi, che vengono esposti nelle caratteristiche cantine del centro storico, nella prima metà di aprile una rassegna di canto corale e dal 30 aprile al 24 maggio il "Cantamaggio parranese", con la sagra della porchetta e una mostra-mercato gastronomica e artigianale. Intorno ai festeggiamenti della Madonna di Gabriello (dal 5 all'8 settembre) ruotano mostre di pittura, artigianato e fotografia, una rassegna enologica, un concerto di musica classica, uno spettacolo teatrale e un dibattito sulle ricerche archeologiche condotte sul territorio. Il Patrono San Biagio si festeggia il 3 febbraio.

Stazione climatica e termale grazie alla presenza di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=ACQUEMINERALI'>acque minerali</a> solfo-magnesiache con particolari proprietà curative, è particolarmente ricca di iniziative, che allietano e vivacizzano il soggiorno: dall'1 al 6 gennaio si tiene una mostra di presepi, che vengono esposti nelle caratteristiche cantine del centro storico, nella prima metà di aprile una rassegna di canto corale e dal 30 aprile al 24 maggio il "Cantamaggio parranese", con la sagra della porchetta e una mostra-mercato gastronomica e artigianale. Intorno ai festeggiamenti della Madonna di Gabriello (dal 5 all'8 settembre) ruotano mostre di pittura, artigianato e fotografia, una rassegna enologica, un concerto di musica classica, uno spettacolo teatrale e un dibattito sulle ricerche archeologiche condotte sul territorio. Il Patrono San Biagio si festeggia il 3 febbraio.

Località

Cantone, Il Piano, Pievelunga, Spereto

Cantone, Il Piano, Pievelunga, Spereto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Parrano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.