Descrizione

Città capoluogo di provincia, di origine antichissima, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il terziario. I parmigiani (o parmensi) presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato. Il territorio, classificato di pianura, presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, conserva pregevoli testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è completamente pianeggiante. L’insegna comunale è stata concessa con Decreto del Capo del Governo e si compone di una croce azzurra in campo dorato; il motto è: HOSTIS TURBETUR QUIA PARMAM VIRGO TUETUR.

Città capoluogo di provincia, di origine antichissima, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il terziario. I parmigiani (o parmensi) presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato. Il territorio, classificato di pianura, presenta un profilo geometrico del tutto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti. L’abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, conserva pregevoli testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è completamente pianeggiante. L’insegna comunale è stata concessa con Decreto del Capo del Governo e si compone di una croce azzurra in campo dorato; il motto è: HOSTIS TURBETUR QUIA PARMAM VIRGO TUETUR.

Storia

Il toponimo secondo alcuni deriva da una voce ligure, secondo altri deriverebbe dal celtico “parma”, ‘scudo rotondo’, con riferimento alla forma del primitivo insediamento; altri, infine, lo ricollegano alla popolazione etrusca dei “Parmi” o “Parminial”. Il primo nucleo risale all’età del bronzo; fu, quindi, centro etrusco e dei galli boi. Nel 183 a.C. i romani vi costituirono una propria colonia. Divenne subito un importante snodo commerciale, vista la sua posizione all’incrocio tra le antiche strade provenienti dalla Lunigiana e la romana via Emilia. Decaduta durante le invasioni barbariche, passò nel 553 ai bizantini, ai longobardi (570) e ai franchi. Nel IV secolo fu elevata a sede vescovile, iniziando un’ascesa che culminò con Codolo (1045-71), che divenne più tardi l’antipapa Onorio II. Si unì nel 1167 alla lega lombarda durante la lotta tra i comuni e il Barbarossa. Visse un periodo di lotte interne tra le fazioni dei guelfi e quelle dei ghibellini; dominio dei Da Correggio, degli Este, dei Visconti e degli Sforza, passò alla Francia e nel 1521 alla Chiesa. Papa Paolo III Farnese la nominò ducato insieme a Piacenza, consegnandola al figlio Pier Luigi (1545). Nel 1731, estinta la dinastia di quest’ultimo, andò a Carlo di Borbone e, dopo la parentesi austriaca (1738-48), a suo fratello Filippo. Terminata la sovranità francese (1802-15), fu assegnata a Maria Luisa, moglie di Napoleone; partecipò ai moti risorgimentali, tornando nel 1847 ai Borbone ed entrando nel 1860 nel Regno d’Italia. Nel 1922 il suo territorio fu teatro di un duro scontro tra socialisti e fascisti. Tra i molti monumenti figurano: il duomo di Parma, costruzione romanica della seconda metà del secolo XI, ricostruita tra il 1130 e il 1178; il Battistero di Parma; le chiese di San Giovanni Evangelista, di Santa Maria della Steccata, della Santissima Annunziata; il neoclassico teatro regio; il palazzo della Pilotta; il palazzo ducale, progettato dal Vignola; la certosa.

Il toponimo secondo alcuni deriva da una voce ligure, secondo altri deriverebbe dal celtico “parma”, ‘scudo rotondo’, con riferimento alla forma del primitivo insediamento; altri, infine, lo ricollegano alla popolazione etrusca dei “Parmi” o “Parminial”. Il primo nucleo risale all’età del bronzo; fu, quindi, centro etrusco e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLI'>galli</a> boi. Nel 183 a.C. i romani vi costituirono una propria colonia. Divenne subito un importante snodo commerciale, vista la sua posizione all’incrocio tra le antiche strade provenienti dalla Lunigiana e la romana via Emilia. Decaduta durante le invasioni barbariche, passò nel 553 ai bizantini, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> (570) e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FRANCHI'>franchi</a>. Nel IV secolo fu elevata a sede vescovile, iniziando un’ascesa che culminò con Codolo (1045-71), che divenne più tardi l’antipapa Onorio II. Si unì nel 1167 alla lega lombarda durante la lotta tra i comuni e il Barbarossa. Visse un periodo di lotte interne tra le fazioni dei guelfi e quelle dei ghibellini; dominio dei Da Correggio, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>, dei Visconti e degli Sforza, passò alla Francia e nel 1521 alla Chiesa. Papa Paolo III <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a> la nominò ducato insieme a Piacenza, consegnandola al figlio Pier Luigi (1545). Nel 1731, estinta la dinastia di quest’ultimo, andò a Carlo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BORBONE'>Borbone</a> e, dopo la parentesi austriaca (1738-48), a suo fratello Filippo. Terminata la sovranità francese (1802-15), fu assegnata a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=MARIALUISA'>Maria Luisa</a>, moglie di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>; partecipò ai moti risorgimentali, tornando nel 1847 ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BORBONE'>Borbone</a> ed entrando nel 1860 nel Regno d’Italia. Nel 1922 il suo territorio fu teatro di un duro scontro tra socialisti e fascisti. Tra i molti monumenti figurano: il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=DUOMODIPARMA'>duomo di Parma</a>, costruzione romanica della seconda metà del secolo XI, ricostruita tra il 1130 e il 1178; il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BATTISTERODIPARMA'>Battistero di Parma</a>; le chiese di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=SANGIOVANNIEVANGELISTA'>San Giovanni Evangelista</a>, di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=SANTAMARIADELLASTECCATA'>Santa Maria della Steccata</a>, della Santissima Annunziata; il neoclassico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=TEATROREGIO'>teatro regio</a>; il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=PALAZZODELLAPILOTTA'>palazzo della Pilotta</a>; il palazzo ducale, progettato dal Vignola; la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=CERTOSA'>certosa</a>.

Economia

E' sede degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. L’economia locale, molto florida, non ha abbandonato l’agricoltura. Il settore industriale è molto sviluppato e si articola nei comparti: alimentare (con la produzione del celebre parmigiano), edile, tessile, calzaturiero, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno (mobili), metallurgico, meccanico, della fabbricazione di apparecchi medicali e ottici di precisione, farmaceutico, cartario, editoriale, della lavorazione del vetro e dei suoi prodotti, dell’estrazione del petrolio greggio e del gas naturale. Il terziario è sufficientemente articolato e comprende anche attività di consulenza informatica, assicurazioni, fondi pensione e attività radiotelevisive. Tra le strutture sociali si segnalano asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo, gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (licei classico, scientifico e linguistico, istituti professionali e tecnici, istituto d’arte e magistrale), e le 8 facoltà dell’università. Quelle culturali sono rappresentate da biblioteche, musei (di storia naturale, d’arte cinese, archeologico nazionale), gallerie (galleria nazionale) e dalla pinacoteca Giuseppe Stuard. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche i locali quotidiani e periodici. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Il servizio sanitario è assicurato dagli ospedali e dalle cliniche. è presente un aeroclub.

E' sede degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. L’economia locale, molto florida, non ha abbandonato l’agricoltura. Il settore industriale è molto sviluppato e si articola nei comparti: alimentare (con la produzione del celebre parmigiano), edile, tessile, calzaturiero, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno (mobili), metallurgico, meccanico, della fabbricazione di apparecchi medicali e ottici di precisione, farmaceutico, cartario, editoriale, della lavorazione del vetro e dei suoi prodotti, dell’estrazione del petrolio greggio e del gas naturale. Il terziario è sufficientemente articolato e comprende anche attività di consulenza informatica, assicurazioni, fondi pensione e attività radiotelevisive. Tra le strutture sociali si segnalano asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo, gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (licei classico, scientifico e linguistico, istituti professionali e tecnici, istituto d’arte e magistrale), e le 8 facoltà dell’università. Quelle culturali sono rappresentate da biblioteche, musei (di storia naturale, d’arte cinese, archeologico nazionale), gallerie (<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLERIANAZIONALE'>galleria nazionale</a>) e dalla pinacoteca Giuseppe Stuard. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche i locali quotidiani e periodici. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Il servizio sanitario è assicurato dagli ospedali e dalle cliniche. è presente un aeroclub.

Relazioni

Posta lungo l’antica via Francigena, è meta di turismo anche per il suo immenso e prezioso patrimonio storico architettonico. è molto frequentata anche per lavoro sicchè i rapporti con i comuni vicini sono particolarmente intensi. Tra le manifestazioni tradizionali, folcloristiche o culturali degne di nota vanno segnalate la stagione lirica e concertistica e la fiera di San Giuseppe, a marzo. Il Patrono, Sant’Ilario, si festeggia il 13 febbraio. E' gemellata con Sihiazhiang (Cina), Worms (Germania), Ljubljana (Slovenia) e Guadalajara (Spagna). Fu patria di adozione di Giambattista Bodoni (1740-1813). Ha dato i natali a Salimbene da Parma (1221-1288ca.), al Parmigianino (1503-1540), ad Arturo Toscanini (1867-1957) e al compositore Ildebrando Pizzetti (1880-1968).

Posta lungo l’antica via Francigena, è meta di turismo anche per il suo immenso e prezioso patrimonio storico architettonico. è molto frequentata anche per lavoro sicchè i rapporti con i comuni vicini sono particolarmente intensi. Tra le manifestazioni tradizionali, folcloristiche o culturali degne di nota vanno segnalate la stagione lirica e concertistica e la fiera di San Giuseppe, a marzo. Il Patrono, Sant’Ilario, si festeggia il 13 febbraio. E' gemellata con Sihiazhiang (Cina), Worms (Germania), Ljubljana (Slovenia) e Guadalajara (Spagna). Fu patria di adozione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GIAMBATTISTABODONI'>Giambattista Bodoni</a> (1740-1813). Ha dato i natali a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=SALIMBENEDAPARMA'>Salimbene da Parma</a> (1221-1288ca.), al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=PARMIGIANINO'>Parmigianino</a> (1503-1540), ad <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ARTUROTOSCANINI'>Arturo Toscanini</a> (1867-1957) e al compositore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ILDEBRANDOPIZZETTI'>Ildebrando Pizzetti</a> (1880-1968).

Località

Alberi, Antognano, Baganzola, Beneceto, Borghetto, Botteghino, Ca' Terzi, Calestani, Campo Bò, Canale, Carignano, Carpaneto, Cartiera, Casalbaroncolo, Casalora di Ravadese, Casaltone, Case Cocconi, Case Crostolo, Case Nuove, Case Rosse, Case Vecchie, Castagnola, Castelnovo, Cervara, Chiozzola, Coloreto, Corcagnano, Cornocchio, Edison Volta, Eia, Fontanini, Gaione, Il Moro, La Palazzina, Malandriano, Marano, Marore, Martorano, Molino di Malandriano, Osteria San Martino, Pannocchia, Paradigna, Pedrignano, Pilastrello, Pizzolese, Ponte, Ponte Taro, Porporano, Quercioli, Ravadese, Ronco Pascolo, Saldazzo, San Donato, San Prospero, San Ruffino, Sant'Ulderico, Valera, Viarolo, Viazza, Vicofertile, Vicomero, Vigatto, Vigheffio, Vigolante

Alberi, Antognano, Baganzola, Beneceto, Borghetto, Botteghino, Ca' Terzi, Calestani, Campo Bò, Canale, Carignano, Carpaneto, Cartiera, Casalbaroncolo, Casalora di Ravadese, Casaltone, Case Cocconi, Case Crostolo, Case Nuove, Case Rosse, Case Vecchie, Castagnola, Castelnovo, Cervara, Chiozzola, Coloreto, Corcagnano, Cornocchio, Edison Volta, Eia, Fontanini, Gaione, Il Moro, La Palazzina, Malandriano, Marano, Marore, Martorano, Molino di Malandriano, Osteria San Martino, Pannocchia, Paradigna, Pedrignano, Pilastrello, Pizzolese, Ponte, Ponte Taro, Porporano, Quercioli, Ravadese, Ronco Pascolo, Saldazzo, San Donato, San Prospero, San Ruffino, Sant'Ulderico, Valera, Viarolo, Viazza, Vicofertile, Vicomero, Vigatto, Vigheffio, Vigolante

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Parma rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.