Descrizione

Comune medievale ubicato su una dorsale collinare, che tenta ai nostri giorni di valorizzare le proprie risorse turistiche. La comunità dei palombaresi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risulta uniformemente distribuita su tutto il comprensorio: oltre che nel capoluogo comunale risiede infatti in numerose case sparse e in aggregati urbani di modestissima entità (Cantagufo, Confini, Limiti di Sopra, Sant'Antonio, Vallone e Vignaverde). Una certa uniformità contraddistingue il profilo geometrico di buona parte del territorio comunale, che però, nella sua parte occidentale, in corrispondenza delle cime della Maiella, registra un brusco innalzamento delle quote altimetriche e un radicale mutamento del paesaggio. A poca distanza dall'abitato, su opposti versanti e con tracciato convergente, scorrono i fiumi Aventino e Avello, di cui si domina l'amena vallata. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un braccio nudo che impugna un palo.

Comune medievale ubicato su una dorsale collinare, che tenta ai nostri giorni di valorizzare le proprie risorse turistiche. La comunità dei palombaresi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risulta uniformemente distribuita su tutto il comprensorio: oltre che nel capoluogo comunale risiede infatti in numerose case sparse e in aggregati urbani di modestissima entità (Cantagufo, Confini, Limiti di Sopra, Sant'Antonio, Vallone e Vignaverde). Una certa uniformità contraddistingue il profilo geometrico di buona parte del territorio comunale, che però, nella sua parte occidentale, in corrispondenza delle cime della Maiella, registra un brusco innalzamento delle quote altimetriche e un radicale mutamento del paesaggio. A poca distanza dall'abitato, su opposti versanti e con tracciato convergente, scorrono i fiumi Aventino e Avello, di cui si domina l'amena vallata. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un braccio nudo che impugna un palo.

Storia

Il latino tardo PALUMBARIUM, che designa il luogo in cui nidificano le colombe, è all'origine del toponimo, attestato per la prima volta nel Catalogus Baronum; questa fonte attribuisce il feudo ad un esponente di una famiglia di origine franca, subfeudatario di Boemondo conte di Manoppello. Le tappe successive della storia locale non sono ricostruibili senza un buon grado di approssimazione: pare che verso la metà del XV secolo l'abitato fosse soggetto ai De Letto, che nel 1506 sia passato ai D'Ugno e nel XVIII secolo ai Castiglione di Penne. Fra suggestivi scorci di antiche vie si collocano la bella parrocchiale, che custodisce una piccola statua lignea della Madonna della Libera e preziosi arredi sacri, e il santuario dell'Assunta, edificato nel XIII secolo ma molto rimaneggiato, con campanile ottocentesco di stile neogotico.

Il latino tardo PALUMBARIUM, che designa il luogo in cui nidificano le colombe, è all'origine del toponimo, attestato per la prima volta nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a>; questa fonte attribuisce il feudo ad un esponente di una famiglia di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FRANCA'>franca</a>, subfeudatario di Boemondo conte di Manoppello. Le tappe successive della storia locale non sono ricostruibili senza un buon grado di approssimazione: pare che verso la metà del XV secolo l'abitato fosse soggetto ai De Letto, che nel 1506 sia passato ai D'Ugno e nel XVIII secolo ai Castiglione di Penne. Fra suggestivi scorci di antiche vie si collocano la bella parrocchiale, che custodisce una piccola statua lignea della Madonna della Libera e preziosi arredi sacri, e il santuario dell'Assunta, edificato nel XIII secolo ma molto rimaneggiato, con campanile ottocentesco di stile neogotico.

Economia

Le olive grandi e dal sapore intenso sono l'emblema di questa terra che ha nutrito per secoli generazioni di agricoltori. In tempi più recenti, accanto alle tradizionali fonti di reddito si sono fatte spazio alcune attività secondarie (abbigliamento e calzature) e qualche iniziativa commerciale, mentre continuano a scarseggiare i servizi, che non includono l'intermediazione finanziaria ma hanno cura del movimento turistico. Le componenti dell'economia non sono ancora tali da assicurare un benessere diffuso: prosegue quindi lenta la diaspora dei giovani, a cui solo un'adeguata valorizzazione turistica del comprensorio potrebbe mettere fine, neutralizzando i suoi nocivi riflessi sull'economia e risvegliando le energie sopite. Al momento tuttavia il comune non ospita importanti sedi burocratiche; è dotato di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di una biblioteca comunale e di un consultorio familiare; il suo apparato ricettivo comprende alberghi e ristoranti mentre nel complesso degli impianti sportivi figurano soltanto una palestra e un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Palombaro Associazione Calcio), che milita nei campionati minori.

Le olive grandi e dal sapore intenso sono l'emblema di questa terra che ha nutrito per secoli generazioni di agricoltori. In tempi più recenti, accanto alle tradizionali fonti di reddito si sono fatte spazio alcune attività secondarie (abbigliamento e calzature) e qualche iniziativa commerciale, mentre continuano a scarseggiare i servizi, che non includono l'intermediazione finanziaria ma hanno cura del movimento turistico. Le componenti dell'economia non sono ancora tali da assicurare un benessere diffuso: prosegue quindi lenta la diaspora dei giovani, a cui solo un'adeguata valorizzazione turistica del comprensorio potrebbe mettere fine, neutralizzando i suoi nocivi riflessi sull'economia e risvegliando le energie sopite. Al momento tuttavia il comune non ospita importanti sedi burocratiche; è dotato di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di una biblioteca comunale e di un consultorio familiare; il suo apparato ricettivo comprende alberghi e ristoranti mentre nel complesso degli impianti sportivi figurano soltanto una palestra e un campo di calcio a disposizione della squadra locale (Palombaro Associazione Calcio), che milita nei campionati minori.

Relazioni

Non mancano motivi validi per scegliere di soggiornare in questa stazione climatica ancora non molto rinomata: l'aria è pura, l'ambiente distensivo, l'atmosfera cordiale, il paesaggio straordinariamente ameno -da visitare in particolare la Riserva naturale orientata Feudo Ugni, la Grotta delle Vacche e quella di Sant'Angelo, che racchiude i resti di una chiesetta medievale edificata intorno al Mille-. La popolazione locale, abituata a dipendere dai comuni limitrofi per alcune necessità, si avvale di un ricco calendario di manifestazioni folcloristiche e genericamente culturali come strumento di richiamo di flussi turistici e come complemento alle già numerose attrattive del comprensorio. I festeggiamenti in onore della Patrona, la Madonna della Libera, si svolgono il 3 novembre.

Non mancano motivi validi per scegliere di soggiornare in questa stazione climatica ancora non molto rinomata: l'aria è pura, l'ambiente distensivo, l'atmosfera cordiale, il paesaggio straordinariamente ameno -da visitare in particolare la Riserva naturale orientata Feudo Ugni, la Grotta delle Vacche e quella di Sant'Angelo, che racchiude i resti di una chiesetta medievale edificata intorno al Mille-. La popolazione locale, abituata a dipendere dai comuni limitrofi per alcune necessità, si avvale di un ricco calendario di manifestazioni folcloristiche e genericamente culturali come strumento di richiamo di flussi turistici e come complemento alle già numerose attrattive del comprensorio. I festeggiamenti in onore della Patrona, la Madonna della Libera, si svolgono il 3 novembre.

Località

Cantagufo, Ceppete, Cimacchi, Cimacchilli, Ferrucci, La Valle, Vallone

Cantagufo, Ceppete, Cimacchi, Cimacchilli, Ferrucci, La Valle, Vallone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Palombaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.