Descrizione

Cittadina rivierasca, ubicata in collina e di origini medievali, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I palmesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 580 metri di quota. L’abitato, in posizione incantevole, su un terrazzo incombente sulla costa alta e frastagliata, non mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta una palma posta su una verde terrazza.

Cittadina rivierasca, ubicata in collina e di origini medievali, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie, oltre che sul turismo. I palmesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 580 metri di quota. L’abitato, in posizione incantevole, su un terrazzo incombente sulla costa alta e frastagliata, non mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta una palma posta su una verde terrazza.

Storia

Sorse probabilmente nel X secolo, come rifugio dei profughi della vicina Taureana, distrutta dai saraceni. La zona tuttavia fu abitata fin dall’età del bronzo e del ferro. Il toponimo riflette il latino PALMA, da cui è derivato l’omonimo termine italiano. Casale di Seminara, nella seconda metà del 1300 fu infeudata ai conti di Montalto, da cui passò agli Spinelli. Assalita e devastata, nel XVI secolo, dal corsaro Dragut, fu ricostruita da Carlo Spinelli, che la munì di una cinta muraria. Detta perciò per un certo periodo Carlopoli, dal 1600 registrò una crescita progressiva, grazie allo sviluppo dell’arte della tessitura e del commercio. Comune del cantone seminarese, ai tempi della Repubblica Partenopea, con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo e poi di un circondario. I Borboni la misero a capo di un distretto. Già gravemente danneggiata dal sisma della seconda metà del XVIII secolo, fu colpita anche dai terremoti della fine del 1800 e del principio del 1900. Tra i monumenti più importanti da vedere figurano: villa Mazzini, giardino pubblico ornato di monumenti e busti vari; la chiesa dei monaci, di origini trecentesche, contenente pregevoli opere d’arte; il duomo, in cui è possibile ammirare un quadro, in argento, della Madonna della Lettera, del XVII secolo, e alcune statue, del 1600; i resti delle fortificazioni cinquecentesche e borboniche; le torri costiere; una colonna romana di Taureana e una cripta, del III secolo d.C., sovrastata da un fabbricato cadente, in località San Fantino.

Sorse probabilmente nel X secolo, come rifugio dei profughi della vicina Taureana, distrutta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENI'>saraceni</a>. La zona tuttavia fu abitata fin dall’età del bronzo e del ferro. Il toponimo riflette il latino PALMA, da cui è derivato l’omonimo termine italiano. Casale di Seminara, nella seconda metà del 1300 fu infeudata ai conti di Montalto, da cui passò agli Spinelli. Assalita e devastata, nel XVI secolo, dal corsaro Dragut, fu ricostruita da Carlo Spinelli, che la munì di una cinta muraria. Detta perciò per un certo periodo Carlopoli, dal 1600 registrò una crescita progressiva, grazie allo sviluppo dell’arte della tessitura e del commercio. Comune del cantone seminarese, ai tempi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=REPUBBLICAPARTENOPEA'>Repubblica Partenopea</a>, con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo e poi di un circondario. I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BORBONI'>Borboni</a> la misero a capo di un distretto. Già gravemente danneggiata dal sisma della seconda metà del XVIII secolo, fu colpita anche dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTI'>terremoti</a> della fine del 1800 e del principio del 1900. Tra i monumenti più importanti da vedere figurano: villa Mazzini, giardino pubblico ornato di monumenti e busti vari; la chiesa dei monaci, di origini trecentesche, contenente pregevoli opere d’arte; il duomo, in cui è possibile ammirare un quadro, in argento, della Madonna della Lettera, del XVII secolo, e alcune statue, del 1600; i resti delle fortificazioni cinquecentesche e borboniche; le torri costiere; una colonna romana di Taureana e una cripta, del III secolo d.C., sovrastata da un fabbricato cadente, in località San Fantino.

Economia

È sede, tra l’altro, della Usl n. 10, del distretto scolastico n. 34 e di Pro Loco. Si producono cereali, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva e agrumi; si allevano bovini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, metallurgico, del vetro, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di gas, della pesca (tra cui quella del pesce spada in primavera) e della piscicoltura; a queste si affiancano fabbriche di mobili, laterizi e strumenti di misurazione. Artigiani locali si dedicano alla lavorazione del legno. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. È possibile frequentare anche vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica, del museo etnografico, dell’Antiquarium, di una gipsoteca e di una pinacoteca. Le strutture ricettive offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal poliambulatorio e dall’ospedale del posto.

È sede, tra l’altro, della Usl n. 10, del distretto scolastico n. 34 e di Pro Loco. Si producono cereali, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva e agrumi; si allevano bovini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, cantieristico, edile, metallurgico, del vetro, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di gas, della pesca (tra cui quella del pesce spada in primavera) e della piscicoltura; a queste si affiancano fabbriche di mobili, laterizi e strumenti di misurazione. Artigiani locali si dedicano alla lavorazione del legno. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva, attività radiotelevisive e di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. È possibile frequentare anche vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica, del museo etnografico, dell’Antiquarium, di una gipsoteca e di una pinacoteca. Le strutture ricettive offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal poliambulatorio e dall’ospedale del posto.

Relazioni

Stazione balneare, inserita negli itinerari dell’agriturismo reggino, registra un consistente movimento di visitatori, cui offre la possibilità di praticare la pesca subacquea e godere delle bellezze dell’ambiente naturale, in particolare della suggestiva costa Viola. Molto frequentata pure per lavoro, intrattiene rapporti non rilevanti con i comuni vicini, in quanto dotata di una sufficiente rete di servizi. Tra gli appuntamenti consueti vanno citati: il mercato settimanale del sabato; il carnevale del bambino, a febbraio; i festeggiamenti per la ricorrenza della nascita di Leonida Repaci, ad aprile; le “scalinate”, a giugno; la rassegna fotografica subacquea, dal 29 giugno al 29 luglio; le feste della Madonna del Carmine, della Madonna dell’Alto Mare, di Sant’Elia e S. Fantino, il memorial di pallavolo, il “teatro giovani” e l’open music, a luglio; il memorial “Elio e Antonella”, dal 27 luglio al 9 agosto; la giornata del cane, i “Caffè” concerti, la manifestazione “Teatrando”, il cinema sotto le stelle, le feste della Madonna del Soccorso e di S. Rocco (con processione degli “spinati”), la processione del sacro capello e dell’icona della Madonna della Lettera, quella della “varia” (macchina votiva trascinata per le vie cittadine in occasione dei festeggiamenti in onore della Vergine), ad agosto; la festa della Madonna della Montagna, a settembre; il premio letterario “Palmi”, il concerto nazionale “Francesco Cilea”, a ottobre, e la fiera “Città di Palmi”. Il Patrono, S. Nicola, si festeggia il 6 dicembre. Diede i natali al compositore Francesco Cilea (1866-1950) e allo scrittore Leonida Repaci (1898-1985).

Stazione balneare, inserita negli itinerari dell’agriturismo reggino, registra un consistente movimento di visitatori, cui offre la possibilità di praticare la pesca subacquea e godere delle bellezze dell’ambiente naturale, in particolare della suggestiva costa Viola. Molto frequentata pure per lavoro, intrattiene rapporti non rilevanti con i comuni vicini, in quanto dotata di una sufficiente rete di servizi. Tra gli appuntamenti consueti vanno citati: il mercato settimanale del sabato; il carnevale del bambino, a febbraio; i festeggiamenti per la ricorrenza della nascita di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LEONIDAREPACI'>Leonida Repaci</a>, ad aprile; le “scalinate”, a giugno; la rassegna fotografica subacquea, dal 29 giugno al 29 luglio; le feste della Madonna del Carmine, della Madonna dell’Alto Mare, di Sant’Elia e S. Fantino, il memorial di pallavolo, il “teatro giovani” e l’open music, a luglio; il memorial “Elio e Antonella”, dal 27 luglio al 9 agosto; la giornata del cane, i “Caffè” concerti, la manifestazione “Teatrando”, il cinema sotto le stelle, le feste della Madonna del Soccorso e di S. Rocco (con processione degli “spinati”), la processione del sacro capello e dell’icona della Madonna della Lettera, quella della “varia” (macchina votiva trascinata per le vie cittadine in occasione dei festeggiamenti in onore della Vergine), ad agosto; la festa della Madonna della Montagna, a settembre; il premio letterario “Palmi”, il concerto nazionale “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=FRANCESCOCILEA'>Francesco Cilea</a>”, a ottobre, e la fiera “Città di Palmi”. Il Patrono, S. Nicola, si festeggia il 6 dicembre. Diede i natali al compositore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=FRANCESCOCILEA'>Francesco Cilea</a> (1866-1950) e allo scrittore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LEONIDAREPACI'>Leonida Repaci</a> (1898-1985).

Località

Cisterne, Farlacca, Lido di Palmi, San Michele, Stazione Nuova, Torre

Cisterne, Farlacca, Lido di Palmi, San Michele, Stazione Nuova, Torre

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Palmi rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.