Descrizione

Centro di pianura, di origine rinascimentale, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I palmarini, con un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Ialmicco, San Marco, Sottoselva e Taglio. Il territorio, ricco di risorgive, ha un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, con una caratteristica pianta a stella, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, una palma (simbolo della fortezza di Palmanova) che attraversa un leone (simbolo di Venezia) accovacciato. Titolo di Città concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.

Centro di pianura, di origine rinascimentale, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I palmarini, con un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Ialmicco, San Marco, Sottoselva e Taglio. Il territorio, ricco di risorgive, ha un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, con una caratteristica pianta a stella, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è del tutto pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, una palma (simbolo della fortezza di Palmanova) che attraversa un leone (simbolo di Venezia) accovacciato. Titolo di Città concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.

Storia

Fu fondata dai veneziani nel 1593 (anniversario della battaglia di Lepanto), come fortezza a difesa del confine orientale dalle mire espansionistiche degli austriaci e dalle incursioni dei turchi. Alla sua costruzione furono costrette a contribuire tutte le località periferiche della Serenissima, sotto forma sia di tributi che di lavoro manuale. Originariamente si è chiamata Palma e poi Palma la Nova: il nome richiama la “palma”, simbolo della vittoria, e l’antico villaggio di Palmada, che esisteva nelle sue vicinanze. Agli inizi del XVII secolo svolse un ruolo di primaria importanza nella guerra tra Venezia e l’impero asburgico, rimanendo per molto tempo un centro prettamente militare. Nel 1797 fu occupata dalle truppe austriache, costrette poco dopo ad abbandonarla, a seguito della sconfitta subita per mano dei francesi sul fiume Tagliamento. Quartier generale di Napoleone, che ne fece rafforzare le difese, con la pace di Campoformio tornò all’Austria, entrando a far parte del regno d’Italia nel 1805. Riconquistata dagli austriaci, fu da questi assediata durante i moti del 1848 e costretta alla resa per il mancato arrivo dell’esercito di Carlo Alberto. Annessa all’Italia nel 1866, nel corso della prima guerra mondiale fu il principale luogo di smistamento delle truppe italiane, che combattevano sul fronte del fiume Isonzo. Scampato il pericolo della distruzione per mano dei tedeschi verso la fine dell’ultimo conflitto, nel 1960 è stata dichiarata “città monumento nazionale”. Il patrimonio storico-artistico annovera: il Duomo, consacrato nella seconda metà del XVIII secolo; le chiese di San Francesco d’Assisi e della Natività di Maria; i palazzi del Municipio, della Tesoreria e del Monte di Pietà; la loggia della Gran Guardia e, nella località di Borgo Udine, il palazzo Trevisan.

Fu fondata dai veneziani nel 1593 (anniversario della battaglia di Lepanto), come fortezza a difesa del confine orientale dalle mire espansionistiche degli austriaci e dalle incursioni dei turchi. Alla sua costruzione furono costrette a contribuire tutte le località periferiche della Serenissima, sotto forma sia di tributi che di lavoro manuale. Originariamente si è chiamata Palma e poi Palma la Nova: il nome richiama la “palma”, simbolo della vittoria, e l’antico villaggio di Palmada, che esisteva nelle sue vicinanze. Agli inizi del XVII secolo svolse un ruolo di primaria importanza nella guerra tra Venezia e l’impero asburgico, rimanendo per molto tempo un centro prettamente militare. Nel 1797 fu occupata dalle truppe austriache, costrette poco dopo ad abbandonarla, a seguito della sconfitta subita per mano dei francesi sul fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=TAGLIAMENTO'>Tagliamento</a>. Quartier generale di Napoleone, che ne fece rafforzare le difese, con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a> tornò all’Austria, entrando a far parte del regno d’Italia nel 1805. Riconquistata dagli austriaci, fu da questi assediata durante i moti del 1848 e costretta alla resa per il mancato arrivo dell’esercito di Carlo Alberto. Annessa all’Italia nel 1866, nel corso della prima guerra mondiale fu il principale luogo di smistamento delle truppe italiane, che combattevano sul fronte del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=ISONZO'>Isonzo</a>. Scampato il pericolo della distruzione per mano dei tedeschi verso la fine dell’ultimo conflitto, nel 1960 è stata dichiarata “città monumento nazionale”. Il patrimonio storico-artistico annovera: il Duomo, consacrato nella seconda metà del XVIII secolo; le chiese di San Francesco d’Assisi e della Natività di Maria; i palazzi del Municipio, della Tesoreria e del Monte di Pietà; la loggia della Gran Guardia e, nella località di Borgo Udine, il palazzo Trevisan.

Economia

Èsede della Usl n. 5, dei carabinieri e della guardia di finanza. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e vite; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, vero artefice degli elevati valori di reddito che si registrano, assicura ottime possibilità di occupazione, con numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, tessile, metalmeccanico, della tipografia, del legno, della produzione di gas, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di mobili, moto, biciclette nonché di macchine per l’agricoltura e silvicoltura. Il terziario si compone dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono gli istituti professionale e tecnico commerciali, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal civico museo storico. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, oltre al servizio farmaceutico, sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Èsede della Usl n. 5, dei carabinieri e della guardia di finanza. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e vite; si allevano bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale, vero artefice degli elevati valori di reddito che si registrano, assicura ottime possibilità di occupazione, con numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, tessile, metalmeccanico, della tipografia, del legno, della produzione di gas, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di mobili, moto, biciclette nonché di macchine per l’agricoltura e silvicoltura. Il terziario si compone dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono gli istituti professionale e tecnico commerciali, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal civico museo storico. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, oltre al servizio farmaceutico, sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Relazioni

Meta turistica tra le più celebrate della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e alla presenza dell’ospedale e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori, meritano di essere citate: le mostre dei lavori a tombolo e dei velivoli d’epoca, che si svolgono a settembre, e soprattutto la rievocazione storica, in costume, della celebrazione della fondazione della fortezza, a ottobre. La festa patronale, dedicata al Santissimo Redentore, si celebra il 15 luglio. È gemellata con Coevorden (Olanda).

Meta turistica tra le più celebrate della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il circondario, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e alla presenza dell’ospedale e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori, meritano di essere citate: le mostre dei lavori a tombolo e dei velivoli d’epoca, che si svolgono a settembre, e soprattutto la rievocazione storica, in costume, della celebrazione della fondazione della fortezza, a ottobre. La festa patronale, dedicata al Santissimo Redentore, si celebra il 15 luglio. È gemellata con Coevorden (Olanda).

Località

Cooperativa Tiziana Residence, Ialmicco, San Marco, Sottoselva

Cooperativa Tiziana Residence, Ialmicco, San Marco, Sottoselva

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Palmanova rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.