Descrizione

Comune dell'Appennino Tosco-Emiliano di origine medievale, prigioniero di un'economia arcaica di stampo rurale, che però, di recente, ha trovato uno sbocco vantaggioso nello sfruttamento turistico del patrimonio naturale. La comunità dei palazzuolesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia molto elevato- si condensa principalmente intorno al capoluogo comunale, ma in piccola percentuale risulta distribuita anche in altri aggregati urbani: Acquadalto, Badia di Susinana, Bibbiana, Casetta di Tiara, Fantino, Ghizzana, Mantigno, Misileo, Quadalto, Selecchio, Passo Sambuca, Visano. Il territorio comunale presenta un profilo sinuoso e molto discontinuo, determinato dal tipico avvicendamento si picchi e di valli che contraddistingue un paesaggio montano, a cui rimanda per altro anche la fitta vegetazione di castagni e di abeti; in questo contesto si snoda il corso del torrente Senio. Il palazzo con due torri, posto al centro dello stemma concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ricorda quello costruito nel 1380 dalla Repubblica fiorentina, quale residenza del vicario. Il busto di donna che si erge fra le due torri, invece, è di difficile interpretazione: potrebbe richiamarsi all'antico conservatorio di Santa Maria.  

Comune dell'Appennino Tosco-Emiliano di origine medievale, prigioniero di un'economia arcaica di stampo rurale, che però, di recente, ha trovato uno sbocco vantaggioso nello sfruttamento turistico del patrimonio naturale. La comunità dei palazzuolesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia molto elevato- si condensa principalmente intorno al capoluogo comunale, ma in piccola percentuale risulta distribuita anche in altri aggregati urbani: Acquadalto, Badia di Susinana, Bibbiana, Casetta di Tiara, Fantino, Ghizzana, Mantigno, Misileo, Quadalto, Selecchio, Passo Sambuca, Visano. Il territorio comunale presenta un profilo sinuoso e molto discontinuo, determinato dal tipico avvicendamento si picchi e di valli che contraddistingue un paesaggio montano, a cui rimanda per altro anche la fitta vegetazione di castagni e di abeti; in questo contesto si snoda il corso del torrente Senio. Il palazzo con due torri, posto al centro dello stemma concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ricorda quello costruito nel 1380 dalla Repubblica fiorentina, quale residenza del vicario. Il busto di donna che si erge fra le due torri, invece, è di difficile interpretazione: potrebbe richiamarsi all'antico conservatorio di Santa Maria.  

Storia

I più antichi insediamenti della zona furono etruschi, ma i primi momenti effettivamente documentabili della storia di questo comune -che fino al 1951 veniva denominato semplicemente Palazzuolo- risalgono al Medioevo: allora la zona apparteneva ai domini degli Ubaldini, che la cedettero a Firenze nel 1362. I Fiorentini la elessero sede di un Vicariato, e sempre loro, al tempo della signoria dei Medici, ne fecero un Capitanato insieme a Marradi. Proprio il palazzo del Capitano rappresenta una delle gloriose testimonianze del passato che è possibile ancora ammirare visitando l'abitato e i suoi dintorni, insieme alla secentesca chiesa di Sant' Antonio, sempre a Palazzuolo, il santuario di Quadalto, la badia di Susinana e la pieve di Misileo.  

I più antichi insediamenti della zona furono etruschi, ma i primi momenti effettivamente documentabili della storia di questo comune -che fino al 1951 veniva denominato semplicemente Palazzuolo- risalgono al Medioevo: allora la zona apparteneva ai domini degli Ubaldini, che la cedettero a Firenze nel 1362. I Fiorentini la elessero sede di un Vicariato, e sempre loro, al tempo della signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a>, ne fecero un Capitanato insieme a Marradi. Proprio il palazzo del Capitano rappresenta una delle gloriose testimonianze del passato che è possibile ancora ammirare visitando l'abitato e i suoi dintorni, insieme alla secentesca chiesa di Sant' Antonio, sempre a Palazzuolo, il santuario di Quadalto, la badia di Susinana e la pieve di Misileo.  

Economia

Attualmente l'esistenza è scandita da ritmi rallentati, e il retaggio del passato imbriglia gli animi piuttosto che guidarli saggiamente al progresso. Il risultato della chiusura è un'economia stagnante: le attività agricole si riducono alla silvicoltura e all'allevamento bovino così come il bilancio di quelle industriali fa registrare un attivo solo nel settore manifatturiero, al cui interno opera un'importante stabilimento specializzato nella fabbricazione di blue jeans. Immagine speculare di questa situazione di stallo sono le infrastrutture e i servizi: è possibile frequentare soltanto la scuola dell'obbligo, mentre sono del tutto assenti istituti di istruzione secondaria di secondo grado; vi si però trova un museo e un ufficio turistico istituito per l'organizzazione delle attività del tempo libero. Le strutture sanitarie, poi, oltre a fornire servizi ambulatoriali e di pronto intervento, comprendono una casa di riposo per anziani; le attrezzature sportive consistono in una piscina e dei campi da tennis.  

Attualmente l'esistenza è scandita da ritmi rallentati, e il retaggio del passato imbriglia gli animi piuttosto che guidarli saggiamente al progresso. Il risultato della chiusura è un'economia stagnante: le attività agricole si riducono alla silvicoltura e all'allevamento bovino così come il bilancio di quelle industriali fa registrare un attivo solo nel settore manifatturiero, al cui interno opera un'importante stabilimento specializzato nella fabbricazione di blue jeans. Immagine speculare di questa situazione di stallo sono le infrastrutture e i servizi: è possibile frequentare soltanto la scuola dell'obbligo, mentre sono del tutto assenti istituti di istruzione secondaria di secondo grado; vi si però trova un museo e un ufficio turistico istituito per l'organizzazione delle attività del tempo libero. Le strutture sanitarie, poi, oltre a fornire servizi ambulatoriali e di pronto intervento, comprendono una casa di riposo per anziani; le attrezzature sportive consistono in una piscina e dei campi da tennis.  

Relazioni

Scarsa vitalità della tradizione che non viene ripensata in funzione del presente; ma i turisti che, estranei alle contraddizioni e ai disagi, affluiscono abbastanza numerosi in questa località attratti dalle sue notevoli risorse paesaggistiche, continuano ad apprezzare solo i risvolti positivi del tenace attaccamento alla tradizione; le ricette antiche della gastronomia locale offrono loro, infatti, i prelibati tortelli fatti in casa e i tipici dolci di castagne, entrambi protagonisti di due sagre di grande richiamo: quella della ricotta e del tortello, che ha luogo in luglio, e quella dei marroni, che si svolge invece in ottobre. Ma c'è dell'altro: dal primo giorno di luglio al 31 agosto è aperto ai visitatori il Museo della Civiltà contadina e durante il periodo natalizio è offerto loro lo spettacolo di un presepe vivente. La festa del Patrono Santo Stefano si celebra il 26 dicembre.

Scarsa vitalità della tradizione che non viene ripensata in funzione del presente; ma i turisti che, estranei alle contraddizioni e ai disagi, affluiscono abbastanza numerosi in questa località attratti dalle sue notevoli risorse paesaggistiche, continuano ad apprezzare solo i risvolti positivi del tenace attaccamento alla tradizione; le ricette antiche della gastronomia locale offrono loro, infatti, i prelibati tortelli fatti in casa e i tipici dolci di castagne, entrambi protagonisti di due sagre di grande richiamo: quella della ricotta e del tortello, che ha luogo in luglio, e quella dei marroni, che si svolge invece in ottobre. Ma c'è dell'altro: dal primo giorno di luglio al 31 agosto è aperto ai visitatori il Museo della Civiltà contadina e durante il periodo natalizio è offerto loro lo spettacolo di un presepe vivente. La festa del Patrono Santo Stefano si celebra il 26 dicembre.

Località

Badia, Bibbiana, Casetta di Tiara, Fantino, Mantigno, Misileo

Badia, Bibbiana, Casetta di Tiara, Fantino, Mantigno, Misileo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Palazzuolo sul Senio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.