Descrizione

Comune di pianura, noto soltanto a partire dal Medioevo, in cui le attività agricole sono associate a quelle industriali. Gli ossaghini presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati in prevalenza nel capoluogo comunale, mentre minima è la parte della comunità che popola le località Cascina Bruseda e Cascina Ceppeda. Il territorio comunale, che non presenta caratteri di espansione edilizia, è sostanzialmente regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. Il centro abitato, dall'andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante, conserva l'antico impianto urbanistico e molti dei caratteri dell'originario patrimonio abitativo, anche dopo i rifacimenti recenti.

Comune di pianura, noto soltanto a partire dal Medioevo, in cui le attività agricole sono associate a quelle industriali. Gli ossaghini presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati in prevalenza nel capoluogo comunale, mentre minima è la parte della comunità che popola le località Cascina Bruseda e Cascina Ceppeda. Il territorio comunale, che non presenta caratteri di espansione edilizia, è sostanzialmente regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. Il centro abitato, dall'andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante, conserva l'antico impianto urbanistico e molti dei caratteri dell'originario patrimonio abitativo, anche dopo i rifacimenti recenti.

Storia

Il suo nome, derivante forse dal personale latino "Ursius", cui si è aggiunto il suffisso aggettivale -acus, in epoca medievale è citato come Orxiagum, che, poco verosimilmente, qualcuno ha voluto collegare con il rinvenimento di ossa, presunto residuo di una battaglia che vi si sarebbe svolta, della quale, però, non si hanno altre notizie certe. Le prime testimonianze datano alla fine del X secolo, quando risulta fra i possedimenti dei Benedettini di San Pietro di Lodi Vecchio; divenuta dei capitanei di Merlino, fino al XVIII secolo fu soggetta ai Domenicani ed ai Canonici Regolari di S. Romano di Lodi. Le cascine Bruseda e Ceppeda costituirono invece tenute di vescovi e di famiglie nobili. La sua chiesa, appartenuta fino agli inizi del XIII secolo a quella di S. Martino in Strada, verso la metà dello stesso secolo divenne indipendente. Di rilievo dal punto di vista artistico risulta la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Gervasio e Protasio e meta di pellegrinaggi mariani dai primi decenni del XX secolo, a seguito di episodi miracolosi attribuiti ad un'immagine della Madonna ivi conservata. Il santuario mariano esternamente non conserva la struttura iniziale, per i continui rifacimenti subiti nel tempo. Singolare è, poi, il Parco del Presepe, un giardino realizzato intorno agli anni Trenta da un parroco del luogo, costituito da numerose cappelle, in cui sono ospitate statue a dimensione naturale, che concorrono ad inscenare episodi narrati dal Vangelo.

Il suo nome, derivante forse dal personale latino "Ursius", cui si è aggiunto il suffisso aggettivale -acus, in epoca medievale è citato come Orxiagum, che, poco verosimilmente, qualcuno ha voluto collegare con il rinvenimento di ossa, presunto residuo di una battaglia che vi si sarebbe svolta, della quale, però, non si hanno altre notizie certe. Le prime testimonianze datano alla fine del X secolo, quando risulta fra i possedimenti dei Benedettini di San Pietro di Lodi Vecchio; divenuta dei capitanei di Merlino, fino al XVIII secolo fu soggetta ai Domenicani ed ai Canonici Regolari di S. Romano di Lodi. Le cascine Bruseda e Ceppeda costituirono invece tenute di vescovi e di famiglie nobili. La sua chiesa, appartenuta fino agli inizi del XIII secolo a quella di S. Martino in Strada, verso la metà dello stesso secolo divenne indipendente. Di rilievo dal punto di vista artistico risulta la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Gervasio e Protasio e meta di pellegrinaggi mariani dai primi decenni del XX secolo, a seguito di episodi miracolosi attribuiti ad un'immagine della Madonna ivi conservata. Il santuario mariano esternamente non conserva la struttura iniziale, per i continui rifacimenti subiti nel tempo. Singolare è, poi, il Parco del Presepe, un giardino realizzato intorno agli anni Trenta da un parroco del luogo, costituito da numerose cappelle, in cui sono ospitate statue a dimensione naturale, che concorrono ad inscenare episodi narrati dal Vangelo.

Economia

Il comune ospita i consueti uffici municipali e postali; non dotato di una propria stazione dei carabinieri, all'occorrenza, demanda al primo cittadino le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Principali fonti di reddito sono: l'agricoltura, che garantisce la produzione di cereali e foraggi; la zootecnia, che fornisce i prodotti dell'allevamento di suini e bovini; l'industria, specializzata nel comparto alimentare, in particolare con aziende lattiero-casearie, impegnate anche nella trasformazione e nel confezionamento di prodotti provenienti dall'estero. Le imprese artigiane presenti si dedicano soprattutto alla falegnameria. L'offerta di servizi non è quella tipica di un'economia particolarmente vivace; il terziario è rappresentato da una piccola rete distributiva, che riesce a soddisfare le esigenze primarie degli abitanti. Il comune non è dotato di emittenti radio-televisive né sono presenti testate giornalistiche locali, per la diffusione della cultura e dell'informazione. Le strutture sociali, quali asili nido e case di riposo, sono assenti e in quelle scolastiche si impartisce la sola istruzione primaria. Dalle strutture culturali è fornito il servizio di biblioteca-emeroteca. L'apparato ricettivo comprende la sola ristorazione e non offre quindi possibilità di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Il comune ospita i consueti uffici municipali e postali; non dotato di una propria stazione dei carabinieri, all'occorrenza, demanda al primo cittadino le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Principali fonti di reddito sono: l'agricoltura, che garantisce la produzione di cereali e foraggi; la zootecnia, che fornisce i prodotti dell'allevamento di suini e bovini; l'industria, specializzata nel comparto alimentare, in particolare con aziende lattiero-casearie, impegnate anche nella trasformazione e nel confezionamento di prodotti provenienti dall'estero. Le imprese artigiane presenti si dedicano soprattutto alla falegnameria. L'offerta di servizi non è quella tipica di un'economia particolarmente vivace; il terziario è rappresentato da una piccola rete distributiva, che riesce a soddisfare le esigenze primarie degli abitanti. Il comune non è dotato di emittenti radio-televisive né sono presenti testate giornalistiche locali, per la diffusione della cultura e dell'informazione. Le strutture sociali, quali asili nido e case di riposo, sono assenti e in quelle scolastiche si impartisce la sola istruzione primaria. Dalle strutture culturali è fornito il servizio di biblioteca-emeroteca. L'apparato ricettivo comprende la sola ristorazione e non offre quindi possibilità di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

È poco frequentata per turismo e mantiene rapporti non rilevanti con i centri vicini. La necessità della popolazione di fruire di tutti i servizi non presenti sul posto e delle strutture scolastiche che consentano il raggiungimento del titolo di studio obbligatorio costringe al pendolarismo, anche quotidiano. Il rapporto di dipendenza dal circondario non risulta, invero, particolarmente gravoso per la popolazione: considerata la vicinanza al capoluogo di provincia ma anche la particolare struttura orografica di questa parte della regione, si può affermare infatti che il comune dispone di una rete di collegamenti efficiente e valida. Non si registrano sagre o celebrazioni di particolare rilievo, né momenti di aggregazione tesi alla conservazione delle tradizioni folcloristiche. La comunità è però caratterizzata da un atteggiamento di gelosa custodia delle proprie abitudini, come quella di conservare l'antica struttura urbanistica del centro storico alla maniera delle cascine di una volta. Di rilievo è la festa in onore dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, che si tiene la quarta domenica di settembre.

È poco frequentata per turismo e mantiene rapporti non rilevanti con i centri vicini. La necessità della popolazione di fruire di tutti i servizi non presenti sul posto e delle strutture scolastiche che consentano il raggiungimento del titolo di studio obbligatorio costringe al pendolarismo, anche quotidiano. Il rapporto di dipendenza dal circondario non risulta, invero, particolarmente gravoso per la popolazione: considerata la vicinanza al capoluogo di provincia ma anche la particolare struttura orografica di questa parte della regione, si può affermare infatti che il comune dispone di una rete di collegamenti efficiente e valida. Non si registrano sagre o celebrazioni di particolare rilievo, né momenti di aggregazione tesi alla conservazione delle tradizioni folcloristiche. La comunità è però caratterizzata da un atteggiamento di gelosa custodia delle proprie abitudini, come quella di conservare l'antica struttura urbanistica del centro storico alla maniera delle cascine di una volta. Di rilievo è la festa in onore dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, che si tiene la quarta domenica di settembre.

Località

Cascina Bruseda, Cascina Ceppeda

Cascina Bruseda, Cascina Ceppeda

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ossago Lodigiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.