Descrizione

Centro costiero di origini piuttosto recenti, che accanto alle tradizionali attività agricole e a una modesta presenza industriale ha sviluppato il turismo. Gli ospedalettesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Canarotto e Santuario delle Porrine. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha il nucleo storico addensato in riva al mare, lungo la ferrovia, e la parte moderna, con ampi viali alberati e residenze eleganti, estesa verso l’interno, sulle prime pendici dei colli circostanti; ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella parte superiore, a sua volta “partita”, sono raffigurati un leone d’argento su sfondo azzurro e un monte a tre cime, azzurro, sormontato da tre rose in campo argentato; nella parte inferiore, smaltata di rosso, campeggia una croce d’argento scorciata. Sulla linea di troncatura, infine, spicca una fascia d’oro.

Centro costiero di origini piuttosto recenti, che accanto alle tradizionali attività agricole e a una modesta presenza industriale ha sviluppato il turismo. Gli ospedalettesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località Canarotto e Santuario delle Porrine. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha il nucleo storico addensato in riva al mare, lungo la ferrovia, e la parte moderna, con ampi viali alberati e residenze eleganti, estesa verso l’interno, sulle prime pendici dei colli circostanti; ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella parte superiore, a sua volta “partita”, sono raffigurati un leone d’argento su sfondo azzurro e un monte a tre cime, azzurro, sormontato da tre rose in campo argentato; nella parte inferiore, smaltata di rosso, campeggia una croce d’argento scorciata. Sulla linea di troncatura, infine, spicca una fascia d’oro.

Storia

Non si conoscono con precisione le sue origini, a causa della mancanza di qualsiasi documentazione storica relativa all’epoca anteriore al XVIII secolo. Il toponimo, che, in quel periodo, assunse la forma Ospettaletto, deriverebbe da un piccolo ospedale fondato nella zona dall’ordine dei cavalieri di Rodi, nel Trecento, per accogliere i pellegrini diretti dalla Provenza in Terra Santa. Località di Colla o Coldirodi, che assurse a comune dopo essere stata separata da San Remo verso la metà del Settecento, dalla fine del secolo fu assoggettata alla dominazione napoleonica, durante la quale venne aggregata all’impero francese, insieme al resto dei territori della Repubblica ligure. Fu annessa al regno dei Savoia, all’indomani del congresso di Vienna. Ha acquistato l’autonomia amministrativa nel 1923, quando fu separata da Coldirodi. Tra gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico figurano alcuni edifici di culto: la seicentesca chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, e la contemporanea chiesetta di Sant’Erasmo, in stile barocco. Interessanti sono anche: la villa Sultana, dell’Ottocento, e un torrione quadrangolare, risalente alla fine del XVI secolo.

Non si conoscono con precisione le sue origini, a causa della mancanza di qualsiasi documentazione storica relativa all’epoca anteriore al XVIII secolo. Il toponimo, che, in quel periodo, assunse la forma Ospettaletto, deriverebbe da un piccolo ospedale fondato nella zona dall’ordine dei cavalieri di Rodi, nel Trecento, per accogliere i pellegrini diretti dalla Provenza in Terra Santa. Località di Colla o Coldirodi, che assurse a comune dopo essere stata separata da San Remo verso la metà del Settecento, dalla fine del secolo fu assoggettata alla dominazione napoleonica, durante la quale venne aggregata all’impero francese, insieme al resto dei territori della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICALIGURE'>Repubblica ligure</a>. Fu annessa al regno dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, all’indomani del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>. Ha acquistato l’autonomia amministrativa nel 1923, quando fu separata da Coldirodi. Tra gli elementi di maggior pregio del patrimonio storico-architettonico figurano alcuni edifici di culto: la seicentesca chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, e la contemporanea chiesetta di Sant’Erasmo, in stile barocco. Interessanti sono anche: la villa Sultana, dell’Ottocento, e un torrione quadrangolare, risalente alla fine del XVI secolo.

Economia

Va segnalata la presenza della stazione dei carabinieri. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura, basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi e frutta. Tra le principali fonti di reddito della popolazione vi è la floricoltura. L’industria, di dimensioni molto ridotte, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, del legno, del vetro e dei suoi prodotti; a queste si affiancano fabbriche di mobili e apparecchi elettrici. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, oltre alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture vanno aggiunti gli impianti sportivi, che annoverano campi di calcio, pallacanestro e tennis, bocciodromi, una piscina e un autodromo.

Va segnalata la presenza della stazione dei carabinieri. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura, basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi e frutta. Tra le principali fonti di reddito della popolazione vi è la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=FLORICOLTURA'>floricoltura</a>. L’industria, di dimensioni molto ridotte, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, del legno, del vetro e dei suoi prodotti; a queste si affiancano fabbriche di mobili e apparecchi elettrici. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, oltre alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. A completamento del quadro delle strutture vanno aggiunti gli impianti sportivi, che annoverano campi di calcio, pallacanestro e tennis, bocciodromi, una piscina e un autodromo.

Relazioni

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità gastronomiche del posto e godendo del clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di un mare limpido. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative di una certa rilevanza. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno. Dal 1972 è gemellata con Soulac Sur Mer (Francia).

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità gastronomiche del posto e godendo del clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di un mare limpido. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare allo sviluppo dell’indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti localmente. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative di una certa rilevanza. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno. Dal 1972 è gemellata con Soulac Sur Mer (Francia).

Località

Canarotto, Santuario delle Porrine

Canarotto, Santuario delle Porrine

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ospedaletti rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.