Descrizione

Centro collinare di origine molto antica; trae il proprio reddito dal terziario, dall’industria e, in minor misura, dalle attività rurali. La maggioranza degli ortani, che presentano un elevato indice di vecchiaia, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Orte Scalo; il resto della comunità si distribuisce nelle numerosissime case sparse che costellano l’agro comunale, nelle località di Caldare e Lucignano nonché in alcuni aggregati urbani minori. L’abitato, caratterizzato da pianta compatta, sorge su uno sperone tufaceo, delimitato a nord e a est da un’ansa del fiume Tevere e a sud dal torrente Paranza; stretti vicoli e antichi edifici, sulle cui facciate sporgono i ferri per appendere i labari, conferiscono al centro storico un suggestivo aspetto d’altri tempi. Il territorio comunale è stato adattato dall’uomo alle proprie esigenze: le morbide ondulazioni sulle quali si estende il comprensorio ortano sono così il regno dei seminativi, dei vigneti e degli oliveti; solo presso le sponde dei corsi d’acqua alle coltivazioni si sostituisce una fascia di tipica vegetazione ripariale. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, compare un ponte rosso a cinque arcate, posto a cavallo di un corso d’acqua e sovrastato da tre torri –quelle laterali sono merlate “alla ghibellina” mentre quella centrale, più bassa, termina con una cuspide–.

Centro collinare di origine molto antica; trae il proprio reddito dal terziario, dall’industria e, in minor misura, dalle attività rurali. La maggioranza degli ortani, che presentano un elevato indice di vecchiaia, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Orte Scalo; il resto della comunità si distribuisce nelle numerosissime case sparse che costellano l’agro comunale, nelle località di Caldare e Lucignano nonché in alcuni aggregati urbani minori. L’abitato, caratterizzato da pianta compatta, sorge su uno sperone tufaceo, delimitato a nord e a est da un’ansa del fiume Tevere e a sud dal torrente Paranza; stretti vicoli e antichi edifici, sulle cui facciate sporgono i ferri per appendere i labari, conferiscono al centro storico un suggestivo aspetto d’altri tempi. Il territorio comunale è stato adattato dall’uomo alle proprie esigenze: le morbide ondulazioni sulle quali si estende il comprensorio ortano sono così il regno dei seminativi, dei vigneti e degli oliveti; solo presso le sponde dei corsi d’acqua alle coltivazioni si sostituisce una fascia di tipica vegetazione ripariale. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, compare un ponte rosso a cinque arcate, posto a cavallo di un corso d’acqua e sovrastato da tre torri –quelle laterali sono merlate “alla ghibellina” mentre quella centrale, più bassa, termina con una cuspide–.

Storia

Fondata dagli etruschi intorno al V-IV secolo a.C., attraversò un periodo di prosperità dopo la conquista romana, grazie alla sua posizione sulla via Flaminia; numerosi ritrovamenti archeologici, comunque, attestano la presenza dell’uomo fin dalla preistoria. In epoca medievale venne occupata dai goti e dai longobardi e nell’VIII secolo entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa. Alla fine del XIII secolo si schierò al fianco di papa Bonifacio VIII contro i Colonna ma nel 1375 si ribellò alla Chiesa e si consegnò agli Orsini; qualche anno dopo tornò alla Santa Sede e da allora ne seguì le sorti. Il toponimo deriva dal latino HORTAE, locativo di HORTA, di origine oscura. Tra le numerose chiese che adornano il centro storico si ricordano la settecentesca cattedrale di Santa Maria Assunta, che domina, con la sua imponente scalinata, la piazza principale, l’ex chiesa di San Silvestro, costruita in stile romanico nel XII secolo su un antico tempio romano e oggi sede di un museo, e la chiesa di Sant’Agostino (XII o XIII secolo). Il ricco patrimonio storico-architettonico locale annovera anche alcuni pregevoli edifici civili, come il cinquecentesco palazzo Alberti, con una scala a chiocciola attribuita al Vignola, il quattrocentesco palazzo Roberteschi, sede della biblioteca dell’ente Ottava Medievale, il seicentesco palazzo Nuzzi, nelle cui vicinanze si trova una fontana sotterranea, e il palazzetto medievale con portico.

Fondata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> intorno al V-IV secolo a.C., attraversò un periodo di prosperità dopo la conquista romana, grazie alla sua posizione sulla via Flaminia; numerosi ritrovamenti archeologici, comunque, attestano la presenza dell’uomo fin dalla preistoria. In epoca medievale venne occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=GOTI'>goti</a> e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e nell’VIII secolo entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa. Alla fine del XIII secolo si schierò al fianco di papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BONIFACIOVIII'>Bonifacio VIII</a> contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a> ma nel 1375 si ribellò alla Chiesa e si consegnò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>; qualche anno dopo tornò alla Santa Sede e da allora ne seguì le sorti. Il toponimo deriva dal latino HORTAE, locativo di HORTA, di origine oscura. Tra le numerose chiese che adornano il centro storico si ricordano la settecentesca cattedrale di Santa Maria Assunta, che domina, con la sua imponente scalinata, la piazza principale, l’ex chiesa di San Silvestro, costruita in stile romanico nel XII secolo su un antico tempio romano e oggi sede di un museo, e la chiesa di Sant’Agostino (XII o XIII secolo). Il ricco patrimonio storico-architettonico locale annovera anche alcuni pregevoli edifici civili, come il cinquecentesco palazzo Alberti, con una scala a chiocciola attribuita al Vignola, il quattrocentesco palazzo Roberteschi, sede della biblioteca dell’ente Ottava Medievale, il seicentesco palazzo Nuzzi, nelle cui vicinanze si trova una fontana sotterranea, e il palazzetto medievale con portico.

Economia

La comunità, aperta agli stimoli del progresso, trae il proprio reddito soprattutto dal dinamico terziario, rappresentato da un’articolata rete commerciale e da una cospicua dotazione di servizi; assai vitale è l’industria, che annovera aziende alimentari, elettroniche, dei materiali da costruzione, dell’estrazione e lavorazione della pietra ed edili, mentre appaiono in leggero declino le tradizionali attività rurali, che si articolano nella produzione di frumento, legumi, frutta, uva e olive nonché nell’allevamento di bovini. La presenza di emittenti radiotelevisive private è indice della vivacità intellettuale che caratterizza la comunità ortana. Provvisto degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, il comune dispone di istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico, istituti tecnico commerciale e tecnico per geometri), di un museo di arte sacra, con sede nell’ex chiesa di San Silvestro, e di tre biblioteche; le sue strutture socio-sanitarie comprendono un ospedale, case di riposo e ambulatori di assistenza specialistica; ristoranti e alberghi garantiscono una rilevante capacità ricettiva.

La comunità, aperta agli stimoli del progresso, trae il proprio reddito soprattutto dal dinamico terziario, rappresentato da un’articolata rete commerciale e da una cospicua dotazione di servizi; assai vitale è l’industria, che annovera aziende alimentari, elettroniche, dei materiali da costruzione, dell’estrazione e lavorazione della pietra ed edili, mentre appaiono in leggero declino le tradizionali attività rurali, che si articolano nella produzione di frumento, legumi, frutta, uva e olive nonché nell’allevamento di bovini. La presenza di emittenti radiotelevisive private è indice della vivacità intellettuale che caratterizza la comunità ortana. Provvisto degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, il comune dispone di istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico, istituti tecnico commerciale e tecnico per geometri), di un museo di arte sacra, con sede nell’ex chiesa di San Silvestro, e di tre biblioteche; le sue strutture socio-sanitarie comprendono un ospedale, case di riposo e ambulatori di assistenza specialistica; ristoranti e alberghi garantiscono una rilevante capacità ricettiva.

Relazioni

Un discreto richiamo sul movimento turistico è esercitato dall’interessante patrimonio storico-architettonico locale e dalle manifestazioni tradizionali organizzate dalla comunità: tra queste ultime spicca senz’altro la processione del Cristo morto, la più antica e suggestiva d’Italia, durante la quale i partecipanti, riuniti in confraternite, sfilano vestiti di nero o di rosso, sorreggendo grandi e pesanti croci; particolarmente interessante è anche la cosiddetta “Ottava medievale”, manifestazione di omaggio al Medioevo, che si svolge dall’1 all’8 settembre: rappresentazioni teatrali, gare di arcieri e sbandieratori, mostre d’arte e degustazione di specialità gastronomiche locali ne costituiscono i momenti salienti. La festa del Patrono Sant’Egidio si celebra il primo settembre.

Un discreto richiamo sul movimento turistico è esercitato dall’interessante patrimonio storico-architettonico locale e dalle manifestazioni tradizionali organizzate dalla comunità: tra queste ultime spicca senz’altro la processione del Cristo morto, la più antica e suggestiva d’Italia, durante la quale i partecipanti, riuniti in confraternite, sfilano vestiti di nero o di rosso, sorreggendo grandi e pesanti croci; particolarmente interessante è anche la cosiddetta “Ottava medievale”, manifestazione di omaggio al Medioevo, che si svolge dall’1 all’8 settembre: rappresentazioni teatrali, gare di arcieri e sbandieratori, mostre d’arte e degustazione di specialità gastronomiche locali ne costituiscono i momenti salienti. La festa del Patrono Sant’Egidio si celebra il primo settembre.

Località

Caldare, Lucignano, Orte Scalo, San Bernardino, San Michele, Stazione di Bassano in Teverina

Caldare, Lucignano, Orte Scalo, San Bernardino, San Michele, Stazione di Bassano in Teverina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Orte rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.