Descrizione

Comune montano che affonda le radici nella remota antichità, con una struttura economica diversificata, che contempla, accanto alle tradizionali attività primarie, un buon numero di imprese industriali e commerciali. La comunità degli oricolani, il cui indice di vecchiaia è in linea con i valori medi, risiede nelle località di Civita, Pezzetaglie e Cavaliere e nel capoluogo comunale, che si presenta come un isolato cono di case sulla sommità di un'altura anche se si va lentamente riempiendo di nuove costruzioni lo spazio che lo separa dalla piana sottostante, dove è in atto una massiccia espansione del tessuto residenziale e degli insediamenti produttivi. Il territorio comunale deve il suo profilo geometrico vario all'alternanza di picchi ammantati di boschi e di depressioni votate alle colture agricole o urbanizzate. L'abitato sorge nella zona più mossa del comprensorio comunale, in un'area pedemontana che gode di un clima non molto rigido e discretamente piovoso. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si fronteggiano due padiglioni auricolari, accompagnati da una stella a sei raggi e, in "punta", da tre colli all'italiana.

Comune montano che affonda le radici nella remota antichità, con una struttura economica diversificata, che contempla, accanto alle tradizionali attività primarie, un buon numero di imprese industriali e commerciali. La comunità degli oricolani, il cui indice di vecchiaia è in linea con i valori medi, risiede nelle località di Civita, Pezzetaglie e Cavaliere e nel capoluogo comunale, che si presenta come un isolato cono di case sulla sommità di un'altura anche se si va lentamente riempiendo di nuove costruzioni lo spazio che lo separa dalla piana sottostante, dove è in atto una massiccia espansione del tessuto residenziale e degli insediamenti produttivi. Il territorio comunale deve il suo profilo geometrico vario all'alternanza di picchi ammantati di boschi e di depressioni votate alle colture agricole o urbanizzate. L'abitato sorge nella zona più mossa del comprensorio comunale, in un'area pedemontana che gode di un clima non molto rigido e discretamente piovoso. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si fronteggiano due padiglioni auricolari, accompagnati da una stella a sei raggi e, in "punta", da tre colli all'italiana.

Storia

L'abitato fu anticamente un OPPIDUM fortificato di CARSEOLI e la sua funzione di vigile controllo sul confine occidentale della provincia aquilana -governata dal condottiero marso Poppedio Silone ai tempi della guerra sociale (91-88 a.C.)- è testimoniata dal toponimo, che deriva dalla voce latina AURICOLA, 'orecchio'. Le prime notizie documentarie che lo riguardano sono dell'XI secolo, epoca in cui risulta soggetto alla contea dei Marsi; ceduto all'abbazia di Montecassino nel 1096, venne in possesso di Adriano Montaneo della famiglia degli Orsini nel 1381 e fu aggregato nel 1494 ai domini dei Colonna. Nel 1806, in seguito all'eversione dei diritti feudali, il comune perse l'autonomia amministrativa e fu legato a Pereto, da cui si staccò nel 1907. L'antico castello fu fatto erigere dai conti Marsi nell'XI secolo ma il suo attuale aspetto è quattrocentesco; dei tre torrioni di cui era munito solo duesono in buono stato di conservazione mentre il terzo, anteriore, è sopravvissuto in parte. Il tessuto urbano conserva altre pregevoli architetture di matrice religiosa e laica: palazzo Rostagno, edificato nel XVIII secolo, con annessa una cappella che viene aperta solo in occasione della festa dell'Assunta; la chiesa del Santissimo Salvatore, di antica costruzione ma molto rimaneggiata, contenente preziosi arredi sacri; la chiesa di Santa Restituta, che conserva tracce di affreschi del XIII secolo.

L'abitato fu anticamente un OPPIDUM fortificato di CARSEOLI e la sua funzione di vigile controllo sul confine occidentale della provincia aquilana -governata dal condottiero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MARSO'>marso</a> Poppedio Silone ai tempi della guerra sociale (91-88 a.C.)- è testimoniata dal toponimo, che deriva dalla voce latina AURICOLA, 'orecchio'. Le prime notizie documentarie che lo riguardano sono dell'XI secolo, epoca in cui risulta soggetto alla contea dei Marsi; ceduto all'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ABBAZIADIMONTECASSINO'>abbazia di Montecassino</a> nel 1096, venne in possesso di Adriano Montaneo della famiglia degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> nel 1381 e fu aggregato nel 1494 ai domini dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=COLONNA'>Colonna</a>. Nel 1806, in seguito all'eversione dei diritti feudali, il comune perse l'autonomia amministrativa e fu legato a Pereto, da cui si staccò nel 1907. L'antico castello fu fatto erigere dai conti Marsi nell'XI secolo ma il suo attuale aspetto è quattrocentesco; dei tre torrioni di cui era munito solo duesono in buono stato di conservazione mentre il terzo, anteriore, è sopravvissuto in parte. Il tessuto urbano conserva altre pregevoli architetture di matrice religiosa e laica: palazzo Rostagno, edificato nel XVIII secolo, con annessa una cappella che viene aperta solo in occasione della festa dell'Assunta; la chiesa del Santissimo Salvatore, di antica costruzione ma molto rimaneggiata, contenente preziosi arredi sacri; la chiesa di Santa Restituta, che conserva tracce di affreschi del XIII secolo.

Economia

All'interno del comune è possibile individuare un'ideale bipartizione: da un lato la zona del capoluogo, un po' decentrata rispetto ai tracciati viari, quasi prigioniera di una dimensione arcaica e custode delle antiche tradizioni; dall'altro la zona detta del Cavaliere, favorita dalle vie di comunicazione che diffondono la civiltà e il progresso. Qui si sono installate negli ultimi decenni industrie attive in vari settori -manifatturiero, chimico, informatico, farmaceutico, alimentare, poligrafico e cartario-; queste concorrono alla formazione del reddito locale insieme alle vecchie imprese artigiane, ad un certo numero di esercizi commerciali e all'agricoltura, modesta nelle dimensioni ma rinnovata nelle tecnologie e razionalmente indirizzata alla produzione di cereali e patate. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative e dispone unicamente di scuole per l'istruzione primaria; possiede tuttavia una biblioteca e due ambulatori comunali, un apparato ricettivo di ampio respiro e numerosi impianti sportivi, che includono una palestra e alcuni campi da tennis, di bocce e di calcio, a disposizione della squadra locale (Oricola Polisportiva), che milita nei campionati minori.

All'interno del comune è possibile individuare un'ideale bipartizione: da un lato la zona del capoluogo, un po' decentrata rispetto ai tracciati viari, quasi prigioniera di una dimensione arcaica e custode delle antiche tradizioni; dall'altro la zona detta del Cavaliere, favorita dalle vie di comunicazione che diffondono la civiltà e il progresso. Qui si sono installate negli ultimi decenni industrie attive in vari settori -manifatturiero, chimico, informatico, farmaceutico, alimentare, poligrafico e cartario-; queste concorrono alla formazione del reddito locale insieme alle vecchie imprese artigiane, ad un certo numero di esercizi commerciali e all'agricoltura, modesta nelle dimensioni ma rinnovata nelle tecnologie e razionalmente indirizzata alla produzione di cereali e patate. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative e dispone unicamente di scuole per l'istruzione primaria; possiede tuttavia una biblioteca e due ambulatori comunali, un apparato ricettivo di ampio respiro e numerosi impianti sportivi, che includono una palestra e alcuni campi da tennis, di bocce e di calcio, a disposizione della squadra locale (Oricola Polisportiva), che milita nei campionati minori.

Relazioni

La cordialità degli abitanti che, unita alla salubrità del clima, rende questi luoghi particolarmente adatti al turismo familiare, si profonde in misura eccezionale nel corso delle numerose sagre gastronomiche previste dal calendario estivo -quella dei fagioli nel mese di luglio, quella della bistecca di pecora in agosto, quella della lumaca alla vigilia di ferragosto-. La festa della Patrona, Santa Restituta, vergine e martire africana del IV secolo d.C., si celebra il 17 maggio e ogni anno richiama oriundi del comune da ogni parte del mondo.

La cordialità degli abitanti che, unita alla salubrità del clima, rende questi luoghi particolarmente adatti al turismo familiare, si profonde in misura eccezionale nel corso delle numerose sagre gastronomiche previste dal calendario estivo -quella dei fagioli nel mese di luglio, quella della bistecca di pecora in agosto, quella della lumaca alla vigilia di ferragosto-. La festa della Patrona, Santa Restituta, vergine e martire africana del IV secolo d.C., si celebra il 17 maggio e ogni anno richiama oriundi del comune da ogni parte del mondo.

Località

Civita, Fornace, Pezzetaglie

Civita, Fornace, Pezzetaglie

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Oricola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.