Descrizione

Cittadina di pianura, di probabile origine antica, con un’economia basata sulle attività industriali e terziarie. Gli orbassanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Borgaretto e Cascina Mellano, nei nuclei urbani minori di Cascina Bronzina, Sanatorio San Luigi, Tetti Nina e Tetti Valfré, nonché in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine lievi. L’abitato mostra forti segni di espansione edilizia.

Cittadina di pianura, di probabile origine antica, con un’economia basata sulle attività industriali e terziarie. Gli orbassanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Borgaretto e Cascina Mellano, nei nuclei urbani minori di Cascina Bronzina, Sanatorio San Luigi, Tetti Nina e Tetti Valfré, nonché in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine lievi. L’abitato mostra forti segni di espansione edilizia.

Storia

In base agli studi effettuati, risulta chiaramente che il toponimo trae origine dal nome personale latino URBICIUS, con il suffisso -ANUS, utilizzato per la formazione del prediale. Tra le varie attestazioni documentate troviamo le forme “Orbacianus” dell’anno 1122, “Orbatianus” che risale al 1216, “Orbazanus” del 1154 e “Orbacianum” del 1039. Il rinvenimento di due lapidi d’epoca romana avvalorerebbe l’ipotesi dell’esistenza di un insediamento romano in questi luoghi. Nel Medioevo, il feudo apparteneva, insieme a quello di Rivalta, ai marchesi di Susa. Queste notizie sono attestate in un certificato del 1029, quando Olderico Manfredi donò parte dei suoi territori all’abbazia di San Giusto. Federico Barbarossa, nel 1150, ne affidò il governo, insieme a quello di Rivalta, al vescovo Verico di Torino, in seguito conferì la stessa signoria a Ulrico. Nel 1186, Marcoaldo concesse lo stesso dominio a Milone, vescovo di Torino. Nel 1327, i Savoia acquistarono il feudo stipulando una convezione con i conti di Rivalta, ai quali fu affidata la giurisdizione fino al 1500. Dal 1552 fino al XVIII secolo, fu amministrato dal casato nobiliare degli Orsini. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di San Giovanni Battista, la cui costruzione fu terminata nel 1897, in stile gotico moderno con una forma basilicale a tre navate, e la chiesa dello Spirito Santo del XVIII secolo, al cui interno sono conservate pregevoli opere d’arte di pittori del Settecento come Michele Antonio Milocco e Bartolomeo Brambilla.

In base agli studi effettuati, risulta chiaramente che il toponimo trae origine dal nome personale latino URBICIUS, con il suffisso -ANUS, utilizzato per la formazione del prediale. Tra le varie attestazioni documentate troviamo le forme “Orbacianus” dell’anno 1122, “Orbatianus” che risale al 1216, “Orbazanus” del 1154 e “Orbacianum” del 1039. Il rinvenimento di due lapidi d’epoca romana avvalorerebbe l’ipotesi dell’esistenza di un insediamento romano in questi luoghi. Nel Medioevo, il feudo apparteneva, insieme a quello di Rivalta, ai marchesi di Susa. Queste notizie sono attestate in un certificato del 1029, quando Olderico Manfredi donò parte dei suoi territori all’abbazia di San Giusto. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, nel 1150, ne affidò il governo, insieme a quello di Rivalta, al vescovo Verico di Torino, in seguito conferì la stessa signoria a Ulrico. Nel 1186, Marcoaldo concesse lo stesso dominio a Milone, vescovo di Torino. Nel 1327, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> acquistarono il feudo stipulando una convezione con i conti di Rivalta, ai quali fu affidata la giurisdizione fino al 1500. Dal 1552 fino al XVIII secolo, fu amministrato dal casato nobiliare degli Orsini. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la parrocchiale di San Giovanni Battista, la cui costruzione fu terminata nel 1897, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTICO'>gotico</a> moderno con una forma basilicale a tre navate, e la chiesa dello Spirito Santo del XVIII secolo, al cui interno sono conservate pregevoli opere d’arte di pittori del Settecento come Michele Antonio Milocco e Bartolomeo Brambilla.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 34 e di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti: alimentare, chimico, metallurgico, meccanico, elettronico, della fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e la telegrafia su filo, fabbricazione di strumenti di precisione, di autoveicoli, di aeromobili e di veicoli spaziali, tra quelli con più addetti. Il settore terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurativo, immobiliare e informatico. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Oltre le scuole dell’obbligo è possibile frequentare un istituto tecnico industriale, un istituto tecnico commerciale e per geometra, un istituto perito aziendale e il liceo scientifico. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica Sandro Pertini, la biblioteca del Centro ricerche FIAT, specializzata in progettazione automobilistica, la biblioteca dell’istituto per la lavorazione dei metalli ILM e la biblioteca interdipartimentale centralizzata di medicina e chirurgia, polo San Luigi Gonzaga. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 34 e di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti: alimentare, chimico, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, elettronico, della fabbricazione di apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione e apparecchi per la telefonia e la telegrafia su filo, fabbricazione di strumenti di precisione, di autoveicoli, di aeromobili e di veicoli spaziali, tra quelli con più addetti. Il settore terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurativo, immobiliare e informatico. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Oltre le scuole dell’obbligo è possibile frequentare un istituto tecnico industriale, un istituto tecnico commerciale e per geometra, un istituto perito aziendale e il liceo scientifico. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica Sandro Pertini, la biblioteca del Centro ricerche FIAT, specializzata in progettazione automobilistica, la biblioteca dell’istituto per la lavorazione dei metalli ILM e la biblioteca interdipartimentale centralizzata di medicina e chirurgia, polo San Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Registra un buon movimento di turisti attratti dalla possibilità di ammirare le sue pregevoli testimonianze storico-architettoniche e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni; grazie alla sua favorevole posizione, permette di raggiungere in poco tempo la vicina Torino e il Parco naturale di Stupinigi. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni tradizionali in grado di richiamare visitatori dai dintorni meritano di essere citate: la Fiera primaverile, a marzo, e la Fiera autunnale, a novembre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Registra un buon movimento di turisti attratti dalla possibilità di ammirare le sue pregevoli testimonianze storico-architettoniche e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni; grazie alla sua favorevole posizione, permette di raggiungere in poco tempo la vicina Torino e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONATURALEDISTUPINIGI'>Parco naturale di Stupinigi</a>. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni tradizionali in grado di richiamare visitatori dai dintorni meritano di essere citate: la Fiera primaverile, a marzo, e la Fiera autunnale, a novembre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Borgaretto, Cascina Bronzina, Cascina Generale, Cascina Gonzole, Cascina Mellano, Gonzole, Sanatorio San Luigi, Tetti Nina, Tetti Valfrè

Borgaretto, Cascina Bronzina, Cascina Generale, Cascina Gonzole, Cascina Mellano, Gonzole, Sanatorio San Luigi, Tetti Nina, Tetti Valfrè

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Orbassano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.