Descrizione

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata essenzialmente sull’agricoltura e sulla zootecnia. Gli onifaesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in alcune case sparse. Il territorio, ricco di rocce granitiche, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 3 a un massimo di 718 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, conserva le antiche abitazioni medievali; il suo andamento plano altimetrico è tipico collinare.

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia fondata essenzialmente sull’agricoltura e sulla zootecnia. Gli onifaesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in alcune case sparse. Il territorio, ricco di rocce granitiche, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 3 a un massimo di 718 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, conserva le antiche abitazioni medievali; il suo andamento plano altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Oniài”, è attestata dalle forme “Uniferi” e “Unifa”. Probabilmente di origine protosarda, l’etimo è, tuttavia, sconosciuto. Alcuni studiosi ritengono, senza alcun fondamento, che la denominazione sia da attribuire alla voce fenicia “Hon”, ‘ricchezza, abbondanza’. Abitata sin dall’età nuragica, il suo nucleo originario venne a formarsi intorno alla parrocchiale di San Giorgio. Nel Medioevo fu aggregata alla curatoria di Galtellì, sotto i giudici di Gallura, i quali vi fecero costruire, alla fine dell’XI secolo, il castello di Pontes. Agli inizi del XV secolo fu conquistata dagli Aragonesi e, in seguito, entrò a far parte dei possedimenti della baronia di Orosei, di cui seguì le vicende storiche. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: alcune tombe dei giganti; una decina di nuraghi, tra cui quello Sa Linnarta, con un annesso villaggio presso cui vi era un tempio a pozzo; la chiesa, un tempo parrocchiale, di San Giorgio; la parrocchiale di San Sebastiano; la chiesa campestre a Santu Juanne Istranzu, (San Giovanni Ospite), collocata in uno scenario paesaggistico che è insieme ameno e bucolico; il castello di Pontes, sito presso il confine con Galtellì.

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Oniài”, è attestata dalle forme “Uniferi” e “Unifa”. Probabilmente di origine protosarda, l’etimo è, tuttavia, sconosciuto. Alcuni studiosi ritengono, senza alcun fondamento, che la denominazione sia da attribuire alla voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIA'>fenicia</a> “Hon”, ‘ricchezza, abbondanza’. Abitata sin dall’età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, il suo nucleo originario venne a formarsi intorno alla parrocchiale di San Giorgio. Nel Medioevo fu aggregata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Galtellì, sotto i giudici di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURA'>Gallura</a>, i quali vi fecero costruire, alla fine dell’XI secolo, il castello di Pontes. Agli inizi del XV secolo fu conquistata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a> e, in seguito, entrò a far parte dei possedimenti della baronia di Orosei, di cui seguì le vicende storiche. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse storico-architettonico figurano: alcune <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBEDEIGIGANTI'>tombe dei giganti</a>; una decina di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a>, tra cui quello Sa Linnarta, con un annesso villaggio presso cui vi era un tempio a pozzo; la chiesa, un tempo parrocchiale, di San Giorgio; la parrocchiale di San Sebastiano; la chiesa campestre a Santu Juanne Istranzu, (San Giovanni Ospite), collocata in uno scenario paesaggistico che è insieme ameno e bucolico; il castello di Pontes, sito presso il confine con Galtellì.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Il settore primario conserva un ruolo trainante nell’economia locale: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica l’allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano solamente nei comparti lattiero-caseario ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L’apparato ricettivo, che comprende un agriturismo, offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Il settore primario conserva un ruolo trainante nell’economia locale: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica l’allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano solamente nei comparti lattiero-caseario ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. L’apparato ricettivo, che comprende un agriturismo, offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli passeggiate nel verde, tra interessanti monumenti naturali che, nei secoli, sono stati scolpiti dal vento e dalle piogge; merita di essere citato anche il paesaggio basaltico di Su Gullei, un grande tavolato che si estende fino ai confini con Orosei. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli appuntamenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: il mercatino e la festa di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio; la festa di San Giorgio, il 23 aprile, e quella di Santu Juanne Istranzu, a giugno. La festa del Patrono, San Sebastiano, si celebra il 20 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli passeggiate nel verde, tra interessanti monumenti naturali che, nei secoli, sono stati scolpiti dal vento e dalle piogge; merita di essere citato anche il paesaggio basaltico di Su Gullei, un grande tavolato che si estende fino ai confini con Orosei. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli appuntamenti in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: il mercatino e la festa di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio; la festa di San Giorgio, il 23 aprile, e quella di Santu Juanne Istranzu, a giugno. La festa del Patrono, San Sebastiano, si celebra il 20 gennaio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Onifai in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.