Descrizione

Centro collinare d'incerta origine, classificato "comune sparso" con sede in Ariano; la sua popolazione è attiva soprattutto nei settori agro-pastorale e industriale. Gli olevanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono quasi equamente distribuiti nelle tre località di Monticelli, Salitto-Valle e la sede comunale, interessate negli ultimi anni da una discreta espansione edilizia e circondate da un buon numero di case sparse. Dal belvedere dell'abitato, raccolto sul pendio di un rilievo che culmina con i ruderi di un castello, si domina la valle del fiume Tusciano: incassato tra i monti nella parte nord-orientale del comprensorio, dove predominano le forme spontanee della vegetazione, il bacino del fiume si allarga a sud-ovest, bagnando una zona intensamente coltivata a seminativi arborati, vigneti e oliveti. Il profilo geometrico del territorio comunale si presenta dunque irregolare e discontinuo. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato": nella parte superiore, azzurra, è raffigurato un guerriero alato che impugna con la mano destra una spada d'oro e con la sinistra una bilancia a due coppe dello stesso colore; nella parte inferiore, d'argento, campeggia un albero verde posto sulla vetta centrale di un monte all'italiana a tre cime.  

Centro collinare d'incerta origine, classificato "comune sparso" con sede in Ariano; la sua popolazione è attiva soprattutto nei settori agro-pastorale e industriale. Gli olevanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono quasi equamente distribuiti nelle tre località di Monticelli, Salitto-Valle e la sede comunale, interessate negli ultimi anni da una discreta espansione edilizia e circondate da un buon numero di case sparse. Dal belvedere dell'abitato, raccolto sul pendio di un rilievo che culmina con i ruderi di un castello, si domina la valle del fiume Tusciano: incassato tra i monti nella parte nord-orientale del comprensorio, dove predominano le forme spontanee della vegetazione, il bacino del fiume si allarga a sud-ovest, bagnando una zona intensamente coltivata a seminativi arborati, vigneti e oliveti. Il profilo geometrico del territorio comunale si presenta dunque irregolare e discontinuo. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato": nella parte superiore, azzurra, è raffigurato un guerriero alato che impugna con la mano destra una spada d'oro e con la sinistra una bilancia a due coppe dello stesso colore; nella parte inferiore, d'argento, campeggia un albero verde posto sulla vetta centrale di un monte all'italiana a tre cime.  

Storia

Il toponimo ha etimologia molto incerta: l'ipotesi più accreditata lo collega alla grande disponibilità di olive sulle colline del Cilento, particolarmente adatte a tale tipo di coltivazioni. Resti di industrie risalenti all'eneolitico e all'età del ferro, rinvenuti nella grotta di Notardantuono, testimoniano l'antichità del popolamento ma le origini dell'attuale abitato rimangono comunque incerte: fra i pochi dati sicuri la sua appartenenza nel Duecento alla mensa arcivescovile di Salerno e cinque secoli dopo alla famiglia Moscati. Il grave sisma del 1980 ha seriamente danneggiato il patrimonio storico-architettonico del comune. Di grandissimo interesse la grotta di San Michele Arcangelo, che si apre sul fianco del monte Raone a 650 metri di altitudine e ospita una cappella adorna di splendidi affreschi di epoca bizantina; sullo stesso monte si ergono poi cinque chiesette attestanti l'esistenza di un antico itinerario di pellegrinaggio religioso. Il comune ha conosciuto nell'ultimo ventennio un graduale ma costante aumento della popolazione residente.

Il toponimo ha etimologia molto incerta: l'ipotesi più accreditata lo collega alla grande disponibilità di olive sulle colline del Cilento, particolarmente adatte a tale tipo di coltivazioni. Resti di industrie risalenti all'eneolitico e all'età del ferro, rinvenuti nella grotta di Notardantuono, testimoniano l'antichità del popolamento ma le origini dell'attuale abitato rimangono comunque incerte: fra i pochi dati sicuri la sua appartenenza nel Duecento alla mensa arcivescovile di Salerno e cinque secoli dopo alla famiglia Moscati. Il grave sisma del 1980 ha seriamente danneggiato il patrimonio storico-architettonico del comune. Di grandissimo interesse la grotta di San Michele Arcangelo, che si apre sul fianco del monte Raone a 650 metri di altitudine e ospita una cappella adorna di splendidi affreschi di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BIZANTINA'>bizantina</a>; sullo stesso monte si ergono poi cinque chiesette attestanti l'esistenza di un antico itinerario di pellegrinaggio religioso. Il comune ha conosciuto nell'ultimo ventennio un graduale ma costante aumento della popolazione residente.

Economia

Poco attratti dai ritmi frenetici della vita moderna, gli olevanesi conducono un'esistenza calma, solidamente legata alle tradizioni ma non per questo completamente chiusa agli stimoli provenienti dall'esterno. L'agricoltura -e in special modo l'olivicoltura, connessa a imprese di trasformazione del prodotto- rappresenta un ottimo sbocco occupazionale e così pure il vivace artigianato, alimentato da una centrale idroelettrica che sfrutta le acque del fiume Tusciano e rivolto alla lavorazione delle carni e alla produzione di infissi in alluminio; dinamiche si presentano anche le attività del terziario, quali il commercio, commisurato alle esigenze della comunità, e i servizi connessi ai trasporti. Abbastanza articolato il panorama delle infrastrutture: i servizi essenziali sono assicurati dagli ordinari uffici municipali e postali nonché dalle strutture scolastiche, che permettono la frequenza della scuola dell'obbligo; in campo culturale sono attive una biblioteca comunale e un'emittente radiofonica, mentre sono da potenziare le strutture ricettive -va comunque segnalato un ottimo servizio di ristorazione-; diverse farmacie, un poliambulatorio, un presidio di guardia medica e un consultorio familiare assicurano l'assistenza sanitaria.  

Poco attratti dai ritmi frenetici della vita moderna, gli olevanesi conducono un'esistenza calma, solidamente legata alle tradizioni ma non per questo completamente chiusa agli stimoli provenienti dall'esterno. L'agricoltura -e in special modo l'olivicoltura, connessa a imprese di trasformazione del prodotto- rappresenta un ottimo sbocco occupazionale e così pure il vivace artigianato, alimentato da una centrale idroelettrica che sfrutta le acque del fiume Tusciano e rivolto alla lavorazione delle carni e alla produzione di infissi in alluminio; dinamiche si presentano anche le attività del terziario, quali il commercio, commisurato alle esigenze della comunità, e i servizi connessi ai trasporti. Abbastanza articolato il panorama delle infrastrutture: i servizi essenziali sono assicurati dagli ordinari uffici municipali e postali nonché dalle strutture scolastiche, che permettono la frequenza della scuola dell'obbligo; in campo culturale sono attive una biblioteca comunale e un'emittente radiofonica, mentre sono da potenziare le strutture ricettive -va comunque segnalato un ottimo servizio di ristorazione-; diverse farmacie, un poliambulatorio, un presidio di guardia medica e un consultorio familiare assicurano l'assistenza sanitaria.  

Relazioni

Grande fascino esercita sui visitatori la grotta di San Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggi religiosi: ricca di stalattiti e stalagmiti, comunica attraverso una fenditura con la grotta di Notardantuono, che ricorda nel nome il brigante cui ha dato asilo ed è impreziosita da concrezioni rocciose. Agli appassionati della buona cucina è riservata, tra agosto e settembre, la sagra del soffritto e del prosciutto. Il patrono, San Michele Arcangelo, si festeggia l'8 maggio: nel corso delle celebrazioni, di grande suggestione è la processione con la statua del Santo, scortata attraverso le varie località del comprensorio dal suono di pifferi e tamburi nonché da batterie di fuochi artificiali.

Grande fascino esercita sui visitatori la grotta di San Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggi religiosi: ricca di stalattiti e stalagmiti, comunica attraverso una fenditura con la grotta di Notardantuono, che ricorda nel nome il brigante cui ha dato asilo ed è impreziosita da concrezioni rocciose. Agli appassionati della buona cucina è riservata, tra agosto e settembre, la sagra del soffritto e del prosciutto. Il patrono, San Michele Arcangelo, si festeggia l'8 maggio: nel corso delle celebrazioni, di grande suggestione è la processione con la statua del Santo, scortata attraverso le varie località del comprensorio dal suono di pifferi e tamburi nonché da batterie di fuochi artificiali.

Località

Ariano, Monticelli, Salitto, Valle

Ariano, Monticelli, Salitto, Valle

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Olevano sul Tusciano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.