Descrizione

Piccola comunità (classificata "comune sparso"), ubicata in montagna e di probabile origine medievale, la cui economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I nasolinensi e i valzuriani, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, sono distribuiti tra numerosissime case sparse e le località Nasolino -sede municipale- e Valzurio. Il territorio, ricco di laghetti artificiali, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 2.427 metri del monte Ferrante. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, fa registrare una forte espansione edilizia, pur conservando, nel complesso, un'impronta rurale, con diversi cascinali dall'architettura tipicamente montana; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Piccola comunità (classificata "comune sparso"), ubicata in montagna e di probabile origine medievale, la cui economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I nasolinensi e i valzuriani, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, sono distribuiti tra numerosissime case sparse e le località Nasolino -sede municipale- e Valzurio. Il territorio, ricco di laghetti artificiali, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 2.427 metri del monte Ferrante. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, fa registrare una forte espansione edilizia, pur conservando, nel complesso, un'impronta rurale, con diversi cascinali dall'architettura tipicamente montana; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati nel corso dei secoli a diverse dominazioni. Il toponimo significa letteralmente "oltre senda", vale a dire "al di là della strada che percorre la Valle Seriana", detta "strada della Senda". Il nome "senda" deriva dal latino SEMITA, che significa 'sentiero'. Possedimento dapprima dei vescovi di Bergamo e poi dei Visconti, nel Medioevo fu coinvolta nelle lotte tra i guelfi e i ghibellini, che seminarono ovunque morte e distruzione. Passata, nella prima metà del XV secolo, sotto la Repubblica Veneta, ne seguì le sorti fino al trattato di Campoformio, del 1797, che sancì il declino dell'astro veneziano. Dopo la parentesi napoleonica e l'annessione al Regno Lombardo-Veneto, entrò a far parte dell'Italia unita, partecipando alle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Aggregata nel 1929 a Villa d'Ogna, recuperò l'autonomia amministrativa nel 1958. Tra le testimonianze storico-architettoniche degne di nota sono: la cinquecentesca parrocchiale di Nasolino, dedicata a San Bernardo, e quella di Santa Margherita, della fine del Quattrocento, a Valzurio, in cui è possibile ammirare pregevoli opere d'arte.

La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati nel corso dei secoli a diverse dominazioni. Il toponimo significa letteralmente "oltre senda", vale a dire "al di là della strada che percorre la Valle Seriana", detta "strada della Senda". Il nome "senda" deriva dal latino SEMITA, che significa 'sentiero'. Possedimento dapprima dei vescovi di Bergamo e poi dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, nel Medioevo fu coinvolta nelle lotte tra i guelfi e i ghibellini, che seminarono ovunque morte e distruzione. Passata, nella prima metà del XV secolo, sotto la Repubblica Veneta, ne seguì le sorti fino al trattato di Campoformio, del 1797, che sancì il declino dell'astro veneziano. Dopo la parentesi napoleonica e l'annessione al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=REGNOLOMBARDOVENETO'>Regno Lombardo-Veneto</a>, entrò a far parte dell'Italia unita, partecipando alle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Aggregata nel 1929 a Villa d'Ogna, recuperò l'autonomia amministrativa nel 1958. Tra le testimonianze storico-architettoniche degne di nota sono: la cinquecentesca parrocchiale di Nasolino, dedicata a San Bernardo, e quella di Santa Margherita, della fine del Quattrocento, a Valzurio, in cui è possibile ammirare pregevoli opere d'arte.

Economia

Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata sulle coltivazioni montane e integrata dall'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. L'industria è praticamente assente e alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete commerciale risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza, quali asili nido o case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare, mentre tra le strutture destinate all'arricchimento culturale si annovera una miniera museo, con mostra naturalistica permanente. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata sulle coltivazioni montane e integrata dall'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. L'industria è praticamente assente e alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete commerciale risulta appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza, quali asili nido o case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare, mentre tra le strutture destinate all'arricchimento culturale si annovera una miniera museo, con mostra naturalistica permanente. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

L'aria salubre, i semplici ma genuini prodotti locali, tra cui spiccano i formaggi, la tranquillità dei luoghi, la vicinanza al Parco delle Orobie e le bellezze dell'ambiente naturale, che hanno valso alla vallata il nome di Valle Azzurra, costituiscono valide risorse per la valorizzazione in senso turistico della zona. Di una certa attrattiva è anche la possibilità di praticarvi lo sci da fondo escursionistico, oltre che a un particolare fenomeno geologico, presente pure in altre parti del Bergamasco: le sorgenti di aria gelida, dovute all'esistenza nel sottosuolo di numerosi cunicoli attraversati da correnti d'aria. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta quotidianamente a raggiungere le vicine aree più sviluppate, intrattiene scarsi rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente. Non si registrano manifestazioni culturali o folcloristiche degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando numerosi visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, S. Bernardo di Chiaravalle, si celebra il 20 agosto.

L'aria salubre, i semplici ma genuini prodotti locali, tra cui spiccano i formaggi, la tranquillità dei luoghi, la vicinanza al Parco delle Orobie e le bellezze dell'ambiente naturale, che hanno valso alla vallata il nome di Valle Azzurra, costituiscono valide risorse per la valorizzazione in senso turistico della zona. Di una certa attrattiva è anche la possibilità di praticarvi lo sci da fondo escursionistico, oltre che a un particolare fenomeno geologico, presente pure in altre parti del Bergamasco: le sorgenti di aria gelida, dovute all'esistenza nel sottosuolo di numerosi cunicoli attraversati da correnti d'aria. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta quotidianamente a raggiungere le vicine aree più sviluppate, intrattiene scarsi rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge anche per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente. Non si registrano manifestazioni culturali o folcloristiche degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando numerosi visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, S. Bernardo di Chiaravalle, si celebra il 20 agosto.

Località

Dosso, Ferrante, Nasolino, Valzurio

Dosso, Ferrante, Nasolino, Valzurio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Oltressenda Alta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.