Descrizione

Comune di collina popolato fin dalla remota antichità; dotato di una buona vocazione turistica, è sorretto principalmente dalle attività rurali e, in misura minore, dall'industria e dal commercio. La comunità degli ogliastresi, il cui indice di vecchiaia è conforme alla media, tende a distribuirsi in modo frammentario su tutto il comprensorio; minuscoli aggregati urbani e numerosi casolari sparsi contornano le località di Eredita e Finocchito e il capoluogo comunale, nettamente distinto in due parti: la più antica, raccolta ai piedi di una rocca, è dotata di un suggestivo colpo d'occhio sulla piana del fiume Sele e sulla costa tirrenica, la più moderna è disposta ai lati della strada statale Tirrena Inferiore. Il profilo geometrico del territorio comunale ha andamento regolare ed evidenzia i tratti della media e bassa collina. Rigogliose estensioni di macchia mediterranea occupano buona parte del comprensorio, alternandosi ai seminativi di collina arborati; a quote più elevate verdeggiano boschi di ontano e quercia.  

Comune di collina popolato fin dalla remota antichità; dotato di una buona vocazione turistica, è sorretto principalmente dalle attività rurali e, in misura minore, dall'industria e dal commercio. La comunità degli ogliastresi, il cui indice di vecchiaia è conforme alla media, tende a distribuirsi in modo frammentario su tutto il comprensorio; minuscoli aggregati urbani e numerosi casolari sparsi contornano le località di Eredita e Finocchito e il capoluogo comunale, nettamente distinto in due parti: la più antica, raccolta ai piedi di una rocca, è dotata di un suggestivo colpo d'occhio sulla piana del fiume Sele e sulla costa tirrenica, la più moderna è disposta ai lati della strada statale Tirrena Inferiore. Il profilo geometrico del territorio comunale ha andamento regolare ed evidenzia i tratti della media e bassa collina. Rigogliose estensioni di macchia mediterranea occupano buona parte del comprensorio, alternandosi ai seminativi di collina arborati; a quote più elevate verdeggiano boschi di ontano e quercia.  

Storia

Il toponimo, privo dell'attuale specificazione fino al 1862, deriva dal latino OLEASTER 'olio selvatico'. Alcune tombe rinvenute di recente consentono di datare il primo insediamento al IV secolo a.C. ma il borgo è noto soltanto dal 1059. Appartenne al feudo ecclesiastico di Agropoli, soggetto ai vescovi pestani, di cui seguì le vicende fino al 1507, quando fu venduto agli Spigadore. Nei secoli successivi varie famiglie si succedettero alla sua guida finché, nel 1741, non giunse nelle mani dei De Stefano. Nel 1848 gli ogliastresi presero coraggiosamente parte ai moti insurrezionali del Cilento, che reclamavano la concessione della carta costituzionale da parte del governo borbonico. Il visitatore non potrà che soffermarsi ammirato al cospetto dei palazzi De Falco e De Stefano: il primo, in particolare, presenta uno splendido portale in pietra e, all'interno, un'importante biblioteca che custodisce manoscritti del Quattrocento. Al XVII secolo risale sia il convento di San Leonardo, costruito dai padri domenicani nel 1637, sia palazzo Siniscalchi, antica casa di caccia in località Eredita.  

Il toponimo, privo dell'attuale specificazione fino al 1862, deriva dal latino OLEASTER 'olio selvatico'. Alcune tombe rinvenute di recente consentono di datare il primo insediamento al IV secolo a.C. ma il borgo è noto soltanto dal 1059. Appartenne al feudo ecclesiastico di Agropoli, soggetto ai vescovi pestani, di cui seguì le vicende fino al 1507, quando fu venduto agli Spigadore. Nei secoli successivi varie famiglie si succedettero alla sua guida finché, nel 1741, non giunse nelle mani dei De Stefano. Nel 1848 gli ogliastresi presero coraggiosamente parte ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=MOTIINSURREZIONALIDELCILENTO'>moti insurrezionali del Cilento</a>, che reclamavano la concessione della carta costituzionale da parte del governo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BORBONICO'>borbonico</a>. Il visitatore non potrà che soffermarsi ammirato al cospetto dei palazzi De Falco e De Stefano: il primo, in particolare, presenta uno splendido portale in pietra e, all'interno, un'importante biblioteca che custodisce manoscritti del Quattrocento. Al XVII secolo risale sia il convento di San Leonardo, costruito dai padri domenicani nel 1637, sia palazzo Siniscalchi, antica casa di caccia in località Eredita.  

Economia

Radicata nel tessuto delle tradizioni, la comunità è ben lontana dai ritmi frenetici della vita moderna ma comincia a mostrare a poco a poco segnali di apertura al nuovo. Il settore primario è ancora una fondamentale risorsa del comune, storicamente vocato, come del resto tutta la parte collinare del Cilento, all'olivicoltura, alla viticoltura e alla fichicoltura, integrate dalla coltivazione di cereali e ortaggi -i carciofi in particolare sono molto rinomati-; l'industria, concentrata soprattutto in località Terzerie, dà prova di un discreto dinamismo -sono attivi oleifici, cravattifici e officine metalmeccaniche- e il commercio sta crescendo in vista dei possibili sviluppi del turismo, a cui è legato anche l'atteso potenziamento del sistema delle infrastrutture. Il comune ospita gli ordinari uffici municipali e postali, le scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e una casa di riposo; un discreto interesse per la tutela e la divulgazione della cultura emerge inoltre dalla presenza di una biblioteca comunale e di un'associazione Pro Loco, mentre il punto debole del sistema è rappresentato dalla penuria di strutture ricettive e sanitarie: le uniche realtà di rilievo sono le numerose case per vacanza, un'azienda agrituristica e una farmacia.  

Radicata nel tessuto delle tradizioni, la comunità è ben lontana dai ritmi frenetici della vita moderna ma comincia a mostrare a poco a poco segnali di apertura al nuovo. Il settore primario è ancora una fondamentale risorsa del comune, storicamente vocato, come del resto tutta la parte collinare del Cilento, all'olivicoltura, alla viticoltura e alla fichicoltura, integrate dalla coltivazione di cereali e ortaggi -i carciofi in particolare sono molto rinomati-; l'industria, concentrata soprattutto in località Terzerie, dà prova di un discreto dinamismo -sono attivi oleifici, cravattifici e officine metalmeccaniche- e il commercio sta crescendo in vista dei possibili sviluppi del turismo, a cui è legato anche l'atteso potenziamento del sistema delle infrastrutture. Il comune ospita gli ordinari uffici municipali e postali, le scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e una casa di riposo; un discreto interesse per la tutela e la divulgazione della cultura emerge inoltre dalla presenza di una biblioteca comunale e di un'associazione Pro Loco, mentre il punto debole del sistema è rappresentato dalla penuria di strutture ricettive e sanitarie: le uniche realtà di rilievo sono le numerose case per vacanza, un'azienda agrituristica e una farmacia.  

Relazioni

Le attrattive naturalistiche, la vicinanza del mare e le tradizioni gelosamente custodite sono apprezzate da un numero crescente di turisti. Il comprensorio ogliastrese, infatti, ben rappresenta uno dei tanti volti del Cilento, che non è solo mare limpido e incontaminato o montagne e canon di spettacolare bellezza ma anche morbide colline silenziose e verdeggianti. Insuperabili le prelibatezze culinarie, prime fra tutte la pasta fatta in casa, la pizza rustica e la pastiera natalizia.   La Patrona, la Madonna del Buon Consiglio, si festeggia il 26 aprile.

Le attrattive naturalistiche, la vicinanza del mare e le tradizioni gelosamente custodite sono apprezzate da un numero crescente di turisti. Il comprensorio ogliastrese, infatti, ben rappresenta uno dei tanti volti del Cilento, che non è solo mare limpido e incontaminato o montagne e canon di spettacolare bellezza ma anche morbide colline silenziose e verdeggianti. Insuperabili le prelibatezze culinarie, prime fra tutte la pasta fatta in casa, la pizza rustica e la pastiera natalizia.   La Patrona, la Madonna del Buon Consiglio, si festeggia il 26 aprile.

Località

Eredita, Finocchito, Santa Caterina, Santa Maria della Grazia

Eredita, Finocchito, Santa Caterina, Santa Maria della Grazia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ogliastro Cilento rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.