Descrizione

Piccola comunità di collina, di origine prenuragica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agro-pastorali. I nurecesi, che mostrano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; pochissimi in case sparse. Il territorio è caratterizzato dal paesaggio tipico della Marmilla, con le ondulazioni e le valli marnose, al quale si contrappone l’inconsueta mole granitica del monte Maiori, con aspetti quasi galluresi, fatti di spuntoni rocciosi e pareti verticali (sul granito poggiano i calcari del mesozoico); presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Incantevole anche il versante della Giara, dominato dal nuraghe Attori: è presente un fitto bosco e macchia con erica, fillirea e corbezzolo. L’abitato, il cui centro storico è caratterizzato da portali, antiche case contadine e numerose “lollas”, ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari.

Piccola comunità di collina, di origine prenuragica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agro-pastorali. I nurecesi, che mostrano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; pochissimi in case sparse. Il territorio è caratterizzato dal paesaggio tipico della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARMILLA'>Marmilla</a>, con le ondulazioni e le valli marnose, al quale si contrappone l’inconsueta mole granitica del monte Maiori, con aspetti quasi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURESI'>galluresi</a>, fatti di spuntoni rocciosi e pareti verticali (sul granito poggiano i calcari del mesozoico); presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. Incantevole anche il versante della Giara, dominato dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Attori: è presente un fitto bosco e macchia con erica, fillirea e corbezzolo. L’abitato, il cui centro storico è caratterizzato da portali, antiche case contadine e numerose “lollas”, ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari.

Storia

Il toponimo è una variante di “nuraghe”, l’antica costruzione conica, a forma di torre. Fondata in epoca prenuragica, venne compresa nella curatoria di Parte Valenza, del Giudicato di Arborea. Nel 1325 passò ai De Poxados, poi ai De Sena e, nel 1453, ai Joffrè. Per un certo periodo di tempo seguì le vicende storiche di Asuni; dal 1928 al 1950 fu aggregata a Senis. Conserva numerose vestigia dell’antico passato: alcune domus de janas, e i siti nuragici di Sini, Mulas e di Addari. Di notevole importanza è la località di corona e Crobu, dove sorge un recinto megalitico risalente al III Millennio a.C.: intorno vi sono pittoresche rocce di granito che ricordano i paesaggi galluresi. Tra le altre opere architettoniche più importanti, merita di essere citata la chiesa della Madonna d’Itria con attorno le rovine del paesetto di Genadas, oggi scomparso.

Il toponimo è una variante di “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a>”, l’antica costruzione conica, a forma di torre. Fondata in epoca prenuragica, venne compresa nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Parte Valenza, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIARBOREA'>Giudicato di Arborea</a>. Nel 1325 passò ai De Poxados, poi ai De Sena e, nel 1453, ai Joffrè. Per un certo periodo di tempo seguì le vicende storiche di Asuni; dal 1928 al 1950 fu aggregata a Senis. Conserva numerose vestigia dell’antico passato: alcune <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>, e i siti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a> di Sini, Mulas e di Addari. Di notevole importanza è la località di corona e Crobu, dove sorge un recinto megalitico risalente al III Millennio a.C.: intorno vi sono pittoresche rocce di granito che ricordano i paesaggi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GALLURESI'>galluresi</a>. Tra le altre opere architettoniche più importanti, merita di essere citata la chiesa della Madonna d’Itria con attorno le rovine del paesetto di Genadas, oggi scomparso.

Economia

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale, mentre è del tutto inesistente l’industria. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, foraggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini, ovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca la biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale, mentre è del tutto inesistente l’industria. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, foraggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini, ovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca la biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Il suggestivo panorama che si gode, insieme al ricco patrimonio storico e culturale, rappresentano una ragione sufficiente per attirare sul posto un discreto flusso turistico. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le tradizionali manifestazioni si segnalano: la festa della Madonna d’Itria, il martedì dopo la Pentecoste; San Giacomo e Sant’Anna, a luglio. La festa patronale, in onore di Santa Barbara, si celebra il 4 dicembre.

Il suggestivo panorama che si gode, insieme al ricco patrimonio storico e culturale, rappresentano una ragione sufficiente per attirare sul posto un discreto flusso turistico. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le tradizionali manifestazioni si segnalano: la festa della Madonna d’Itria, il martedì dopo la Pentecoste; San Giacomo e Sant’Anna, a luglio. La festa patronale, in onore di Santa Barbara, si celebra il 4 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Nureci in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.