Descrizione

Centro collinare, di origine preistorica; basa la sua economia sulla tradizionale attività agricola e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei nulvesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 168 a un massimo di 628 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende, tra vigneti e campi di grano, in dolce declivio ai piedi dell’altopiano calcareo di San Lorenzo. Lo stemma comunale, “inquartato”, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, smaltata di rosso, sono rappresentati tre cherubini ordinati in palo: il primo è azzurro, il secondo è d’oro e il terzo è verde; il secondo e terzo riquadro, azzurri, racchiudono un palo dorato; nel quarto partito, infine, figurano sette spighe di grano d’oro in campo verde.

Centro collinare, di origine preistorica; basa la sua economia sulla tradizionale attività agricola e su una discreta produzione industriale. La maggior parte dei nulvesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, vive nel capoluogo comunale; solo pochi si distribuiscono in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 168 a un massimo di 628 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende, tra vigneti e campi di grano, in dolce declivio ai piedi dell’altopiano calcareo di San Lorenzo. Lo stemma comunale, “inquartato”, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, smaltata di rosso, sono rappresentati tre cherubini ordinati in palo: il primo è azzurro, il secondo è d’oro e il terzo è verde; il secondo e terzo riquadro, azzurri, racchiudono un palo dorato; nel quarto partito, infine, figurano sette spighe di grano d’oro in campo verde.

Storia

Il toponimo, attestato dal 1341, si presenta, nella dizione locale come “Nùivvi”. Il suo etimo è ancora oggi poco chiaro, di probabile origine protosarda. Le sue origini risalgono all’età preistorica, come dimostrano numerosi resti di epoca nuragica rinvenuti sul suo territorio. Subì la dominazione romana, periodo durante il quale ricoprì il ruolo di centro di un castrum. Nell’XI secolo divenne parte della curatoria dell’Anglona, nel Giudicato di Logudoro. Dopo la morte di Adelasia Torres, sopraggiunta nel 1255, entrò a far parte dei possedimenti dei Doria e, in seguito, degli Arborea e degli Aragonesi. Nel corso del XIII secolo passò ai feudatari Pimentel, principi dell’Anglona. Sul finire dell’Ottocento venne istituita una scuola di agricoltura, rimasta in funzione per un decennio. Tra le vestigia di maggior pregio meritano di essere citate: la parrocchiale settecentesca della Vergine Assunta, caratterizzata dal bel campanile ottagonale e, al suo interno, da un pulpito in legno, due leoni in marmo di stile gotico e vari dipinti e sculture; la chiesa barocca del Rosario; la chiesa di Santa Tecla; la chiesa di San Bonaventura, cui erano annessi i conventi ora abbandonati; l’oratorio di San Filippo; il santuario della Madonna, sito sul monte Alma da cui si gode di un’ampia veduta sulla zona circostante; le sepolture ipogeiche del tipo a domus de janas sul monte Orria; numerosi nuraghi, tra cui quelli di Alvu, quadrilobato in trachite e calcare, di Orcu e Irru.

Il toponimo, attestato dal 1341, si presenta, nella dizione locale come “Nùivvi”. Il suo etimo è ancora oggi poco chiaro, di probabile origine protosarda. Le sue origini risalgono all’età preistorica, come dimostrano numerosi resti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=EPOCANURAGICA'>epoca nuragica</a> rinvenuti sul suo territorio. Subì la dominazione romana, periodo durante il quale ricoprì il ruolo di centro di un castrum. Nell’XI secolo divenne parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ANGLONA'>Anglona</a>, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Dopo la morte di Adelasia Torres, sopraggiunta nel 1255, entrò a far parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, in seguito, degli Arborea e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Nel corso del XIII secolo passò ai feudatari Pimentel, principi dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ANGLONA'>Anglona</a>. Sul finire dell’Ottocento venne istituita una scuola di agricoltura, rimasta in funzione per un decennio. Tra le vestigia di maggior pregio meritano di essere citate: la parrocchiale settecentesca della Vergine Assunta, caratterizzata dal bel campanile ottagonale e, al suo interno, da un pulpito in legno, due leoni in marmo di stile gotico e vari dipinti e sculture; la chiesa barocca del Rosario; la chiesa di Santa Tecla; la chiesa di San Bonaventura, cui erano annessi i conventi ora abbandonati; l’oratorio di San Filippo; il santuario della Madonna, sito sul monte Alma da cui si gode di un’ampia veduta sulla zona circostante; le sepolture ipogeiche del tipo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> sul monte Orria; numerosi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a>, tra cui quelli di Alvu, quadrilobato in trachite e calcare, di Orcu e Irru.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste un ruolo importante nell’economia locale e si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti lattiero-caseario, alimentare, della produzione e distribuzione di energia elettrica ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; è presente una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste un ruolo importante nell’economia locale e si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti lattiero-caseario, alimentare, della produzione e distribuzione di energia elettrica ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; è presente una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La sua appartenenza alla Comunità montana, lo splendido scenario paesaggistico in cui è collocata, l’ampia possibilità di visitare numerosi siti archeologici e di effettuare rilassanti escursioni, la rende meta di un significativo afflusso turistico. È possibile, tra l’altro, effettuare un “viaggio turistico” a bordo del Trenino Verde (locomotive d’epoca restaurate), che, su tratte ormai recuperate solo a scopo turistico, come la Nulvi-Palau, porta a conoscere piccoli borghi dell’interno immersi in un paesaggio selvaggio. Diversi sono gli appuntamenti di carattere religioso che si tengono durante tutto l’anno; tra essi si segnalano la celebrazione della processione dei candelieri, il 14 agosto, e quelle in onore di: San Giovanni Battista, il 24 giugno; Sant’Isidoro, la prima domenica di settembre; la Madonna di monte Alma, a settembre; San Pasquale, la terza domenica di settembre. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, si celebra il 15 agosto.

La sua appartenenza alla Comunità montana, lo splendido scenario paesaggistico in cui è collocata, l’ampia possibilità di visitare numerosi siti archeologici e di effettuare rilassanti escursioni, la rende meta di un significativo afflusso turistico. È possibile, tra l’altro, effettuare un “viaggio turistico” a bordo del Trenino Verde (locomotive d’epoca restaurate), che, su tratte ormai recuperate solo a scopo turistico, come la Nulvi-Palau, porta a conoscere piccoli borghi dell’interno immersi in un paesaggio selvaggio. Diversi sono gli appuntamenti di carattere religioso che si tengono durante tutto l’anno; tra essi si segnalano la celebrazione della processione dei candelieri, il 14 agosto, e quelle in onore di: San Giovanni Battista, il 24 giugno; Sant’Isidoro, la prima domenica di settembre; la Madonna di monte Alma, a settembre; San Pasquale, la terza domenica di settembre. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, si celebra il 15 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Nulvi in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.