Descrizione

Città capoluogo di provincia, con antichissime origini e un'economia basata su tutti i settori produttivi. I novaresi, che hanno un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato di pianura, presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato, in espansione edilizia, è pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una croce d'argento.

Città capoluogo di provincia, con antichissime origini e un'economia basata su tutti i settori produttivi. I novaresi, che hanno un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato di pianura, presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato, in espansione edilizia, è pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una croce d'argento.

Storia

Citata anticamente come NOVARIA, conserva tale denominazione anche nel Medioevo. Qualche studioso ritiene che il toponimo derivi dal soprannome dato al torrente Agogna. Secondo altri, invece, pare che provenga da due termini gallici: “ar”, nel significato di ‘sopra', e “var”, inteso come ‘acqua'. Altri, infine, vi ritrovano il significato di ‘città avvolta nella nebbia'. Di origine gallica (celti), conquistata dai romani nel III secolo a.C., fu fiorente centro commerciale durante l'Impero. Nel 569 fu occupata dai longobardi e dal 774 in poi passò ai franchi fino al 1116, quando divenne libero comune, per poi aderire alla Lega Lombarda. Nel periodo delle signorie fu dominata dai Visconti e dagli Sforza passando poi in mano agli spagnoli e agli austriaci. Nel 1738 entrò a far parte del Regno di Savoia. Dopo un breve intervallo sotto Napoleone, tornò di nuovo al Piemonte e partecipò animatamente al Risorgimento. Importante per la storia della città fu la battaglia della Bicocca (località appartenente al capoluogo), dove il 23 marzo 1849 si scontrarono piemontesi e austriaci. All'interno della basilica di San Gaudenzio, edificata tra il 1577 e il 1590, sono presenti numerose opere d'arte; la cattedrale di Santa Maria Assunta fu costruita su disegno dell'Antonelli tra il 1855 e il 1869; il battistero paleocristiano, a base ottagonale, alterna cappelle rettangolari e semicircolari; il castello, eretto nel 1357, fu ristrutturato nel 1472; la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita nella seconda metà del XV secolo dai Canonici Lateranensi; la chiesa di San Nazzaro alla Costa fu costruita tra il 1441 e il 1470; all'interno della chiesa di San Marco, costruita a partire dal 1607, sono presenti importanti e pregevoli opere del secolo XVII; la chiesa di San Pietro al Rosario, eretta tra il 1599 e il 1618, conserva una bella statua della Madonna che allatta il Bambino, del secolo XV; la chiesa di Santa Maria alla Bicocca, ultimata nel 1658, conserva pregevoli altari barocchi e arredi lignei; la chiesa della Madonna del Latte, splendidamente affrescata al suo interno, custodisce affreschi del secolo XV; l'ossario della Bicocca, una costruzione di forma piramidale realizzata in pietra di Sarnico fu progettato nel 1879 da Luigi Broggi; Casa Della Porta, la più interessante testimonianza di arte gotica fiorita in Novara, fu edificata nella seconda metà del XV secolo; Palazzo dell'Arengo, fu edificato in più tempi tra il XIII e il XVIII secolo; Collegio Gallarini, ricostruito nel secolo XIX e restaurato negli anni Ottanta del XX secolo, conserva numerose decorazioni in cotto e il tetto realizzato con tegole parigine colorate; degni di nota sono anche: Palazzo del Mercato, Palazzo Cabrino, Palazzo Bellini, Palazzo Natta, Casa Quaroni e Casa Bossi.

Citata anticamente come NOVARIA, conserva tale denominazione anche nel Medioevo. Qualche studioso ritiene che il toponimo derivi dal soprannome dato al torrente Agogna. Secondo altri, invece, pare che provenga da due termini gallici: “ar”, nel significato di ‘sopra', e “var”, inteso come ‘acqua'. Altri, infine, vi ritrovano il significato di ‘città avvolta nella nebbia'. Di origine gallica (celti), conquistata dai romani nel III secolo a.C., fu fiorente centro commerciale durante l'Impero. Nel 569 fu occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e dal 774 in poi passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FRANCHI'>franchi</a> fino al 1116, quando divenne libero comune, per poi aderire alla Lega Lombarda. Nel periodo delle signorie fu dominata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a> passando poi in mano agli spagnoli e agli austriaci. Nel 1738 entrò a far parte del Regno di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Dopo un breve intervallo sotto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, tornò di nuovo al Piemonte e partecipò animatamente al Risorgimento. Importante per la storia della città fu la battaglia della Bicocca (località appartenente al capoluogo), dove il 23 marzo 1849 si scontrarono piemontesi e austriaci. All'interno della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BASILICADISANGAUDENZIO'>basilica di San Gaudenzio</a>, edificata tra il 1577 e il 1590, sono presenti numerose opere d'arte; la cattedrale di Santa Maria Assunta fu costruita su disegno dell'Antonelli tra il 1855 e il 1869; il battistero paleocristiano, a base ottagonale, alterna cappelle rettangolari e semicircolari; il castello, eretto nel 1357, fu ristrutturato nel 1472; la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita nella seconda metà del XV secolo dai Canonici Lateranensi; la chiesa di San Nazzaro alla Costa fu costruita tra il 1441 e il 1470; all'interno della chiesa di San Marco, costruita a partire dal 1607, sono presenti importanti e pregevoli opere del secolo XVII; la chiesa di San Pietro al Rosario, eretta tra il 1599 e il 1618, conserva una bella statua della Madonna che allatta il Bambino, del secolo XV; la chiesa di Santa Maria alla Bicocca, ultimata nel 1658, conserva pregevoli altari barocchi e arredi lignei; la chiesa della Madonna del Latte, splendidamente affrescata al suo interno, custodisce affreschi del secolo XV; l'ossario della Bicocca, una costruzione di forma piramidale realizzata in pietra di Sarnico fu progettato nel 1879 da Luigi Broggi; Casa Della Porta, la più interessante testimonianza di arte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTICA'>gotica</a> fiorita in Novara, fu edificata nella seconda metà del XV secolo; Palazzo dell'Arengo, fu edificato in più tempi tra il XIII e il XVIII secolo; Collegio Gallarini, ricostruito nel secolo XIX e restaurato negli anni Ottanta del XX secolo, conserva numerose decorazioni in cotto e il tetto realizzato con tegole parigine colorate; degni di nota sono anche: Palazzo del Mercato, Palazzo Cabrino, Palazzo Bellini, Palazzo Natta, Casa Quaroni e Casa Bossi.

Economia

È sede, tra l'altro, della Usl n. 13, del distretto scolastico n. 51 e degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. Alla silvicoltura, alla produzione di cereali e all'allevamento di bovini, suini e avicoli si affianca l'industria, che abbraccia numerosissimi comparti. Alle attività connesse al turismo si aggiungono, inoltre, quelle tradizionali del terziario. Le strutture sociali annoverano case di riposo e asili nido. Oltre alle scuole dell'obbligo è possibile frequentare numerosi istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, nonché l'università. Si registra la presenza di tre radio e un'emittente radiotelevisiva locale. Diversificata è l'offerta delle strutture culturali che garantiscono il servizio di molteplici biblioteche e musei. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

È sede, tra l'altro, della Usl n. 13, del distretto scolastico n. 51 e degli uffici normalmente presenti in un capoluogo di provincia. Alla silvicoltura, alla produzione di cereali e all'allevamento di bovini, suini e avicoli si affianca l'industria, che abbraccia numerosissimi comparti. Alle attività connesse al turismo si aggiungono, inoltre, quelle tradizionali del terziario. Le strutture sociali annoverano case di riposo e asili nido. Oltre alle scuole dell'obbligo è possibile frequentare numerosi istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, nonché l'università. Si registra la presenza di tre radio e un'emittente radiotelevisiva locale. Diversificata è l'offerta delle strutture culturali che garantiscono il servizio di molteplici biblioteche e musei. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Relazioni

Meta turistica, esercita un forte richiamo per le sue bellezze architettoniche, naturalistiche e gastronomiche: prevalente è l'uso del riso, che viene cucinato in molti modi (per esempio la “paniscia”). È molto frequentata anche per motivi di lavoro. Ricco è il calendario degli appuntamenti: tra aprile e maggio, la Mostra Campionaria Città di Novara; da giugno a settembre, “L'estate novarese” caratterizzata dalla manifestazione “Cortili e giardini aperti”, con l'apertura al pubblico delle più belle ville d'epoca e dei giardini botanici, con concerti e mostre fotografiche; nel corso di tutto l'anno, infine, molteplici sono le rassegne teatrali, le stagioni musicali, le manifestazioni culturali e gli eventi sportivi e folcloristici. Il Patrono, San Gaudenzio, si festeggia il 22 gennaio. Dal 1977 è gemellata con Chalon Sur Saone (Francia) e dal 1991 con Koblenz (Germania).

Meta turistica, esercita un forte richiamo per le sue bellezze architettoniche, naturalistiche e gastronomiche: prevalente è l'uso del riso, che viene cucinato in molti modi (per esempio la “paniscia”). È molto frequentata anche per motivi di lavoro. Ricco è il calendario degli appuntamenti: tra aprile e maggio, la Mostra Campionaria Città di Novara; da giugno a settembre, “L'estate novarese” caratterizzata dalla manifestazione “Cortili e giardini aperti”, con l'apertura al pubblico delle più belle ville d'epoca e dei giardini botanici, con concerti e mostre fotografiche; nel corso di tutto l'anno, infine, molteplici sono le rassegne teatrali, le stagioni musicali, le manifestazioni culturali e gli eventi sportivi e folcloristici. Il Patrono, San Gaudenzio, si festeggia il 22 gennaio. Dal 1977 è gemellata con Chalon Sur Saone (Francia) e dal 1991 con Koblenz (Germania).

Località

Agognate, Camiano, Casalgiate, Cascina Gioia, Cascina Roggia Mora, Gionzana, Lumellogno, Olengo, Pagliate, Pernate, Ponte del Terdoppio, Torrion Quartara, Villaggio Rurale, Zona Industriale

Agognate, Camiano, Casalgiate, Cascina Gioia, Cascina Roggia Mora, Gionzana, Lumellogno, Olengo, Pagliate, Pernate, Ponte del Terdoppio, Torrion Quartara, Villaggio Rurale, Zona Industriale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Novara rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.