Descrizione

Cittadina collinare di origine antica, la cui economia si basa sul concorso di diverse attività. La quasi totalità dei nocerini, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale, a cui fanno corona i piccoli aggregati di Casa Milite, Citala e Petraro Pucciano; l'abitato, caratterizzato da una forte espansione edilizia, è ormai tutt'uno con i comuni di Roccapiemonte, Nocera Inferiore e Cava de' Tirreni e comprende svariati prefabbricati costruiti in seguito al terremoto del 1980. Il territorio comunale abbraccia un paesaggio vario e disomogeneo, che nella parte meridionale è dominato dai contrafforti settentrionali dei monti Lattari, ammantati di resinose e latifoglie, nella parte settentrionale è invece per lo più pianeggiante e intensamente urbanizzato e coltivato. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una noce verde dai frutti d'oro; l'albero, sradicato accompagnato ai lati dalle parole URBS NUCERIA, disposte verticalmente -la prima con U iniziale all'ingiù, la seconda con A finale all'insù-.  

Cittadina collinare di origine antica, la cui economia si basa sul concorso di diverse attività. La quasi totalità dei nocerini, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale, a cui fanno corona i piccoli aggregati di Casa Milite, Citala e Petraro Pucciano; l'abitato, caratterizzato da una forte espansione edilizia, è ormai tutt'uno con i comuni di Roccapiemonte, Nocera Inferiore e Cava de' Tirreni e comprende svariati prefabbricati costruiti in seguito al terremoto del 1980. Il territorio comunale abbraccia un paesaggio vario e disomogeneo, che nella parte meridionale è dominato dai contrafforti settentrionali dei monti Lattari, ammantati di resinose e latifoglie, nella parte settentrionale è invece per lo più pianeggiante e intensamente urbanizzato e coltivato. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una noce verde dai frutti d'oro; l'albero, sradicato accompagnato ai lati dalle parole URBS NUCERIA, disposte verticalmente -la prima con U iniziale all'ingiù, la seconda con A finale all'insù-.  

Storia

Il toponimo deriva con molta probabilità dal latino NUCERIA con il significato di 'città nuova'. Non è possibile individuare con precisione il momento in cui l'abitato vide la luce per merito dell'antico popolo campano degli osci ma è certo che fu dominato in seguito dagli etruschi, per poi passare ai sanniti nel IV secolo a.C. Era conosciuto con il nome di NUCERIA ALFATERNA dai romani, di cui divenne alleato nel 307 a.C., subendo per questo la ritorsione di Annibale, che lo distrusse nel 216 a.C. Rimasto fedele a Roma anche durante la guerra sociale, ne diventò colonia sotto l'impero di Augusto ma fu gravemente danneggiato dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Sede di contea in epoca longobarda, venne distrutto ad opera dei normanni e non conobbe più gli antichi fasti. Seguì quindi le sorti della vicina Nocera Inferiore fino al novembre del 1850, allorché si costituì comune autonomo. Nel patrimonio architettonico scampato al tragico sisma del 1980 si segnala la prestigiosa chiesa paleocristiana di Santa Maria Maggiore, detta anche della Rotonda, edificata probabilmente nel VI secolo d.C. e ripetutamente sottoposta a restauro; costruita come battistero con i resti di templi pagani evoca una grande sala termale romana. Fuori dell'abitato si erge il santuario di Santa Maria Materdomini, costruito tra il 1168 ed il 1172.        

Il toponimo deriva con molta probabilità dal latino NUCERIA con il significato di 'città nuova'. Non è possibile individuare con precisione il momento in cui l'abitato vide la luce per merito dell'antico popolo campano degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=OSCI'>osci</a> ma è certo che fu dominato in seguito dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>, per poi passare ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITI'>sanniti</a> nel IV secolo a.C. Era conosciuto con il nome di NUCERIA ALFATERNA dai romani, di cui divenne alleato nel 307 a.C., subendo per questo la ritorsione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANNIBALE'>Annibale</a>, che lo distrusse nel 216 a.C. Rimasto fedele a Roma anche durante la guerra sociale, ne diventò colonia sotto l'impero di Augusto ma fu gravemente danneggiato dall'eruzione del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=VESUVIO'>Vesuvio</a> del 79 d.C. Sede di contea in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>, venne distrutto ad opera dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNI'>normanni</a> e non conobbe più gli antichi fasti. Seguì quindi le sorti della vicina Nocera Inferiore fino al novembre del 1850, allorché si costituì comune autonomo. Nel patrimonio architettonico scampato al tragico sisma del 1980 si segnala la prestigiosa chiesa paleocristiana di Santa Maria Maggiore, detta anche della Rotonda, edificata probabilmente nel VI secolo d.C. e ripetutamente sottoposta a restauro; costruita come battistero con i resti di templi pagani evoca una grande sala termale romana. Fuori dell'abitato si erge il santuario di Santa Maria Materdomini, costruito tra il 1168 ed il 1172.        

Economia

Una larga fetta dei nocerini, fedeli alle tradizioni locali ma aperti anche al progresso e a ritmi di vita stimolanti e dinamici, trova nell'agricoltura e nella zootecnia un interessante sbocco occupazionale. I prodotti coltivati con profitto sul fertilissimo agro sarnese-nocerino (soprattutto pomodori, cavoli, legumi, cereali e patate) e le carni pregiate sono al centro degli interessi dell'apparato industriale, della rete commerciale e delle numerose imprese di servizi qualificati. Il comune garantisce ai nocerini la possibilità di frequentare sul posto le classi della scuola dell'obbligo e un istituto professionale per l'industria; la vivacità intellettuale della comunità è testimoniata dalla presenza di una biblioteca conventuale, di una radio privata, di un periodico locale e di varie associazioni culturali, ricreative e sportive; insoddisfacenti appaiono le strutture ricettive mentre l'assistenza socio-sanitaria è assicurata da un presidio di guardia medica, da un poliambulatorio e da una casa d'accoglienza.  

Una larga fetta dei nocerini, fedeli alle tradizioni locali ma aperti anche al progresso e a ritmi di vita stimolanti e dinamici, trova nell'agricoltura e nella zootecnia un interessante sbocco occupazionale. I prodotti coltivati con profitto sul fertilissimo agro sarnese-nocerino (soprattutto pomodori, cavoli, legumi, cereali e patate) e le carni pregiate sono al centro degli interessi dell'apparato industriale, della rete commerciale e delle numerose imprese di servizi qualificati. Il comune garantisce ai nocerini la possibilità di frequentare sul posto le classi della scuola dell'obbligo e un istituto professionale per l'industria; la vivacità intellettuale della comunità è testimoniata dalla presenza di una biblioteca conventuale, di una radio privata, di un periodico locale e di varie associazioni culturali, ricreative e sportive; insoddisfacenti appaiono le strutture ricettive mentre l'assistenza socio-sanitaria è assicurata da un presidio di guardia medica, da un poliambulatorio e da una casa d'accoglienza.  

Relazioni

Le preziose testimonianze dell'antica città rappresentano un valido richiamo per eruditi ma anche per semplici estimatori delle memorie storiche e archeologiche; le vicine vette montuose, come il Pizzo la Croce, costituiscono invece un'irresistibile attrattiva per gli amanti delle escursioni. Il comune, inoltre, è al centro della fitta trama di rapporti economici che lega tutti i dinamici centri dell'agro sarnese-nocerino, accomunati da una spiccata vocazione agro-industriale. Il Patrono San Ciro si celebra il 31 gennaio.

Le preziose testimonianze dell'antica città rappresentano un valido richiamo per eruditi ma anche per semplici estimatori delle memorie storiche e archeologiche; le vicine vette montuose, come il Pizzo la Croce, costituiscono invece un'irresistibile attrattiva per gli amanti delle escursioni. Il comune, inoltre, è al centro della fitta trama di rapporti economici che lega tutti i dinamici centri dell'agro sarnese-nocerino, accomunati da una spiccata vocazione agro-industriale. Il Patrono San Ciro si celebra il 31 gennaio.

Località

Casa Milite

Casa Milite

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nocera Superiore rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.