Descrizione

Comune medievale situato in una zona collinare popolata fin da epoca preistorica, con un tessuto industriale e un apparato commerciale discretamente sviluppati. Le sedi umane tendono a sparpagliarsi su tutto il comprensorio comunale: la maggior parte della comunità dei noccianesi, il cui indice di vecchiaia è compreso fra i valori medi, risiede in case sparse e in alcuni aggregati urbani minori (Casali, Cerasa, Collina e Zubbitilli), mentre limitata è la crescita del capoluogo comunale, che ha conosciuto negli ultimi decenni una contenuta espansione edilizia. Nella regolarità dell'assetto orografico del territorio comunale risiede la dolcezza e l'armonia del paesaggio. Dalla modesta altura su cui si erge, l'abitato domina le molteplici e contrastanti realtà della provincia pescarese: in lontananza, su fronti opposti, il mare e le cime aguzze dell'Appennino abruzzese; a sud le pieghe morbide, i coltivi e le zone urbanizzate della Val Pescara. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di un nocciolo, per evidente assonanza con il toponimo.

Comune medievale situato in una zona collinare popolata fin da epoca preistorica, con un tessuto industriale e un apparato commerciale discretamente sviluppati. Le sedi umane tendono a sparpagliarsi su tutto il comprensorio comunale: la maggior parte della comunità dei noccianesi, il cui indice di vecchiaia è compreso fra i valori medi, risiede in case sparse e in alcuni aggregati urbani minori (Casali, Cerasa, Collina e Zubbitilli), mentre limitata è la crescita del capoluogo comunale, che ha conosciuto negli ultimi decenni una contenuta espansione edilizia. Nella regolarità dell'assetto orografico del territorio comunale risiede la dolcezza e l'armonia del paesaggio. Dalla modesta altura su cui si erge, l'abitato domina le molteplici e contrastanti realtà della provincia pescarese: in lontananza, su fronti opposti, il mare e le cime aguzze dell'Appennino abruzzese; a sud le pieghe morbide, i coltivi e le zone urbanizzate della Val Pescara. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l'immagine di un nocciolo, per evidente assonanza con il toponimo.

Storia

Ruderi e reperti del periodo neolitico e romano documentano la presenza dell'uomo fin da epoche remote. Il nucleo originario dell'attuale abitato fa la sua prima apparizione nelle fonti documentarie del XIII secolo e fu attratto assai presto nell'orbita di Penne, che in epoca medievale, come sede di gastaldato e poi di contea, esercitò una durevole influenza su molti dei centri limitrofi. A fronte dei pochi avvenimenti storici di cui si è conservata la memoria, sono numerosi e di grande interesse i monumenti architettonici. Suscitano l'ammirazione del visitatore gli eleganti palazzi gentilizi (Aliprandi, Fusilli, Gasbarri), la torre probabilmente quattrocentesca, la chiesa romanica di S. Lorenzo Martire, oggi monumento nazionale, e la parrocchiale intitolata a Sant'Antonio da Padova, un tempoconvento francescano, con portale cinquecentesco e pregevole coro ligneo del XVIII secolo.

Ruderi e reperti del periodo neolitico e romano documentano la presenza dell'uomo fin da epoche remote. Il nucleo originario dell'attuale abitato fa la sua prima apparizione nelle fonti documentarie del XIII secolo e fu attratto assai presto nell'orbita di Penne, che in epoca medievale, come sede di gastaldato e poi di contea, esercitò una durevole influenza su molti dei centri limitrofi. A fronte dei pochi avvenimenti storici di cui si è conservata la memoria, sono numerosi e di grande interesse i monumenti architettonici. Suscitano l'ammirazione del visitatore gli eleganti palazzi gentilizi (Aliprandi, Fusilli, Gasbarri), la torre probabilmente quattrocentesca, la chiesa romanica di S. Lorenzo Martire, oggi monumento nazionale, e la parrocchiale intitolata a Sant'Antonio da Padova, un tempoconvento francescano, con portale cinquecentesco e pregevole coro ligneo del XVIII secolo.

Economia

Un ambiente confortevole, estraneo ai ritmi accelerati della vita cittadina, un discreto grado di apertura alle novità e un sano attaccamento alle tradizioni sono gli ingredienti dell'esistenza salutare che si conduce in questo comune. La promozione di un nuovo modello di sviluppo è stata da poco avviata: l'agricoltura, infatti, conserva una posizione di primo piano nel quadro delle attività economiche -con l'abbondanza di colture specializzate alimenta un discreto indotto agro-alimentare- e l'industria è orientata con un certo slancio verso i settori tradizionali dell'abbigliamento e dei materiali da costruzione. Segnali positivi provengono dal terziario, che tende al potenziamento dell'apparato commerciale e del settore dei servizi, privo ancora di una struttura finanziaria robusta ed efficiente. La disponibilità limitata di infrastrutture è indicativa dei molteplici ostacoli che il processo di sviluppo economico incontra sulla sua strada. Nel comune sono presenti solo gli ordinari uffici municipali e postali; è garantita la frequenza della scuola dell'obbligo ed è possibile ammirare una collezione di arte contemporanea esposta nelle sale del palazzo baronale; non figurano alberghi accanto ai pochi ristoranti; non molta attenzione, inoltre, è rivolta alle attività sportive e al tempo libero: a disposizione dei noccianesi un campo di calcio, su cui si allena la squadra locale (Nocciano Polisportiva).

Un ambiente confortevole, estraneo ai ritmi accelerati della vita cittadina, un discreto grado di apertura alle novità e un sano attaccamento alle tradizioni sono gli ingredienti dell'esistenza salutare che si conduce in questo comune. La promozione di un nuovo modello di sviluppo è stata da poco avviata: l'agricoltura, infatti, conserva una posizione di primo piano nel quadro delle attività economiche -con l'abbondanza di colture specializzate alimenta un discreto indotto agro-alimentare- e l'industria è orientata con un certo slancio verso i settori tradizionali dell'abbigliamento e dei materiali da costruzione. Segnali positivi provengono dal terziario, che tende al potenziamento dell'apparato commerciale e del settore dei servizi, privo ancora di una struttura finanziaria robusta ed efficiente. La disponibilità limitata di infrastrutture è indicativa dei molteplici ostacoli che il processo di sviluppo economico incontra sulla sua strada. Nel comune sono presenti solo gli ordinari uffici municipali e postali; è garantita la frequenza della scuola dell'obbligo ed è possibile ammirare una collezione di arte contemporanea esposta nelle sale del palazzo baronale; non figurano alberghi accanto ai pochi ristoranti; non molta attenzione, inoltre, è rivolta alle attività sportive e al tempo libero: a disposizione dei noccianesi un campo di calcio, su cui si allena la squadra locale (Nocciano Polisportiva).

Relazioni

Benché in questi luoghi una civiltà millenaria abbia lasciato tracce inconfondibili del proprio passaggio, per una serie di motivi, fra cui la penuria di strutture di servizio, il comune è incapace di esercitare una forte attrazione sul movimento turistico. Dai comuni limitrofi ci si dà convegno sul posto per assaggiare una gustosa porchetta e una saporita pasta e fagioli in occasione delle sagre gastronomiche organizzate nel mese di agosto. Ill Patrono S. Lorenzo si festeggia il 10 agosto.

Benché in questi luoghi una civiltà millenaria abbia lasciato tracce inconfondibili del proprio passaggio, per una serie di motivi, fra cui la penuria di strutture di servizio, il comune è incapace di esercitare una forte attrazione sul movimento turistico. Dai comuni limitrofi ci si dà convegno sul posto per assaggiare una gustosa porchetta e una saporita pasta e fagioli in occasione delle sagre gastronomiche organizzate nel mese di agosto. Ill Patrono S. Lorenzo si festeggia il 10 agosto.

Località

Casali, Cerasa, Collina, Zubbitilli

Casali, Cerasa, Collina, Zubbitilli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nocciano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.