Descrizione

Centro collinare di origini molto antiche, la cui economia, basata tradizionalmente sulle attività rurali, ha conosciuto il rapido sviluppo dell’industria e del terziario. La maggioranza dei nepesini, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce nella località di Settevene, in diversi aggregati urbani minori e in numerose case sparse sui fondi. L’abitato sorge, in posizione naturalmente fortificata e ulteriormente rafforzata dall’uomo nel corso dei secoli, su uno sperone tufaceo situato presso la confluenza di due corsi d’acqua, il fosso del Ponte e il fosso dei Salici. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra i comuni di Monterosi e Sutri, appare come un’ondulata campagna tappezzata di seminativi e orti e movimentata da forre percorse da corsi d’acqua e ricche di lussureggiante vegetazione spontanea.

Centro collinare di origini molto antiche, la cui economia, basata tradizionalmente sulle attività rurali, ha conosciuto il rapido sviluppo dell’industria e del terziario. La maggioranza dei nepesini, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce nella località di Settevene, in diversi aggregati urbani minori e in numerose case sparse sui fondi. L’abitato sorge, in posizione naturalmente fortificata e ulteriormente rafforzata dall’uomo nel corso dei secoli, su uno sperone tufaceo situato presso la confluenza di due corsi d’acqua, il fosso del Ponte e il fosso dei Salici. Il territorio comunale, che possiede un’isola amministrativa tra i comuni di Monterosi e Sutri, appare come un’ondulata campagna tappezzata di seminativi e orti e movimentata da forre percorse da corsi d’acqua e ricche di lussureggiante vegetazione spontanea.

Storia

Fondata intorno al VII secolo a.C., fu abitata dai falisci, che nel V secolo a.C. la dotarono di mura tanto imponenti, che lo storico Livio la definì l’“antemurale dell’Etruria”. Conquistata nel 383 a.C. (o nel 373 a.C.) da Furio Camillo, dopo la guerra sociale divenne municipio e fino alla caduta dell’impero romano rivestì grande importanza per la sua posizione strategica. Devastata nel VI secolo d.C. da Alboino, re dei longobardi, nel 1061 venne conquistata da Roberto il Guiscardo e in seguito appartenne a Matilde di Canossa. Entrata a far parte definitivamente dei possedimenti della Chiesa nel XV secolo, venne dotata di robuste fortificazioni da Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI, e successivamente passò ai Farnese, sotto i quali visse un periodo di splendore: nel 1537, infatti, papa Paolo III la elevò al rango di ducato insieme a Castro; nel 1545, tuttavia, fu ceduta insieme al ducato di Camerino alla Camera Apostolica in cambio di Parma e Piacenza. Il toponimo deriva da un vocabolo etrusco. Conserva un cospicuo patrimonio storico-architettonico, nell’ambito del quale figurano: il palazzo comunale, commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Pier Luigi Farnese al Vignola ma terminato solo nel Settecento e abbellito da un portico progettato da Antonio da Sangallo il Giovane; la maestosa e imponente rocca, fatta edificare nel Quattrocento da Rodrigo Borgia su un preesistente castello medievale; il duomo intitolato all’Assunta, eretto nel XII secolo su un tempio romano e più volte rimaneggiato, contenente all’interno il sarcofago di San Romano di scuola berniniana e un trittico attribuito a Giulio Romano. Sono degni di nota anche l’acquedotto settecentesco in stile romano che percorre il territorio comunale e la chiesa di San Tolomeo, iniziata dal Sangallo nel Seicento –attraverso di essa si accede alle catacombe paleocristiane di Savinilla–.

Fondata intorno al VII secolo a.C., fu abitata dai falisci, che nel V secolo a.C. la dotarono di mura tanto imponenti, che lo storico Livio la definì l’“antemurale dell’Etruria”. Conquistata nel 383 a.C. (o nel 373 a.C.) da Furio Camillo, dopo la guerra sociale divenne municipio e fino alla caduta dell’impero romano rivestì grande importanza per la sua posizione strategica. Devastata nel VI secolo d.C. da Alboino, re dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, nel 1061 venne conquistata da Roberto il Guiscardo e in seguito appartenne a Matilde di Canossa. Entrata a far parte definitivamente dei possedimenti della Chiesa nel XV secolo, venne dotata di robuste fortificazioni da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=RODRIGOBORGIA'>Rodrigo Borgia</a>, futuro papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ALESSANDROVI'>Alessandro VI</a>, e successivamente passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>, sotto i quali visse un periodo di splendore: nel 1537, infatti, papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=PAOLOIII'>Paolo III</a> la elevò al rango di ducato insieme a Castro; nel 1545, tuttavia, fu ceduta insieme al ducato di Camerino alla Camera Apostolica in cambio di Parma e Piacenza. Il toponimo deriva da un vocabolo etrusco. Conserva un cospicuo patrimonio storico-architettonico, nell’ambito del quale figurano: il palazzo comunale, commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Pier Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a> al Vignola ma terminato solo nel Settecento e abbellito da un portico progettato da Antonio da Sangallo il Giovane; la maestosa e imponente rocca, fatta edificare nel Quattrocento da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=RODRIGOBORGIA'>Rodrigo Borgia</a> su un preesistente castello medievale; il duomo intitolato all’Assunta, eretto nel XII secolo su un tempio romano e più volte rimaneggiato, contenente all’interno il sarcofago di San Romano di scuola berniniana e un trittico attribuito a Giulio Romano. Sono degni di nota anche l’acquedotto settecentesco in stile romano che percorre il territorio comunale e la chiesa di San Tolomeo, iniziata dal Sangallo nel Seicento –attraverso di essa si accede alle catacombe paleocristiane di Savinilla–.

Economia

Accanto alla persistente importanza di attività economiche tradizionali, quali la produzione di cereali, ortaggi e tabacco e l’allevamento di bovini e ovini, il quadro dell’economia nepesina evidenzia il dinamismo del settore industriale, nell’ambito del quale spicca la presenza di un grande stabilimento che produce piastrelle per pavimenti e rivestimenti; altre imprese di minori dimensioni operano nei comparti alimentare, petrolifero, del legno, dei materiali da costruzione ed edile. Anche il terziario manifesta una notevole vivacità e annovera un’articolata rete commerciale e un’adeguata dotazione di servizi. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca; vanta inoltre un museo, che conserva materiali lapidei di età romana, e un antiquarium, che raccoglie reperti databili dal IV al I secolo a.C. provenienti dalle vicine necropoli. Per ciò che riguarda l’assistenza sanitaria, si può contare sulla presenza della farmacia e di alcuni ambulatori di assistenza specialistica; ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno garantiscono una buona capacità ricettiva.

Accanto alla persistente importanza di attività economiche tradizionali, quali la produzione di cereali, ortaggi e tabacco e l’allevamento di bovini e ovini, il quadro dell’economia nepesina evidenzia il dinamismo del settore industriale, nell’ambito del quale spicca la presenza di un grande stabilimento che produce piastrelle per pavimenti e rivestimenti; altre imprese di minori dimensioni operano nei comparti alimentare, petrolifero, del legno, dei materiali da costruzione ed edile. Anche il terziario manifesta una notevole vivacità e annovera un’articolata rete commerciale e un’adeguata dotazione di servizi. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca; vanta inoltre un museo, che conserva materiali lapidei di età romana, e un antiquarium, che raccoglie reperti databili dal IV al I secolo a.C. provenienti dalle vicine necropoli. Per ciò che riguarda l’assistenza sanitaria, si può contare sulla presenza della farmacia e di alcuni ambulatori di assistenza specialistica; ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno garantiscono una buona capacità ricettiva.

Relazioni

Ricca di importanti testimonianze del passato, è nota per le sue acque minerali e purificanti, apprezzate già dai romani, che nel territorio comunale edificarono le cosiddette terme dei Gracchi; inoltre, riesce ad attirare l’attenzione del visitatore grazie anche ad alcune interessanti manifestazioni legate ad antiche tradizioni storiche e religiose: tra esse si ricordano la festa della Madonna dei Matti (12 maggio), il caratteristico “Palio del Saracino” (18-19 maggio), con arcieri e cavalieri in costume d’epoca, la colorata Infiorata del Corpus Domini e la festa della Madonna della Vittoria (6 ottobre). I Santi Patroni sono San Romano e San Tolomeo (la festività cade il 24 agosto). È gemellata con Chimaltenango (Guatemala).

Ricca di importanti testimonianze del passato, è nota per le sue acque minerali e purificanti, apprezzate già dai romani, che nel territorio comunale edificarono le cosiddette terme dei Gracchi; inoltre, riesce ad attirare l’attenzione del visitatore grazie anche ad alcune interessanti manifestazioni legate ad antiche tradizioni storiche e religiose: tra esse si ricordano la festa della Madonna dei Matti (12 maggio), il caratteristico “Palio del Saracino” (18-19 maggio), con arcieri e cavalieri in costume d’epoca, la colorata Infiorata del Corpus Domini e la festa della Madonna della Vittoria (6 ottobre). I Santi Patroni sono San Romano e San Tolomeo (la festività cade il 24 agosto). È gemellata con Chimaltenango (Guatemala).

Località

Casale Orsini, Casale Pazielli, Colle Farnese, Gabelletta, Monte Terzo, Settevene, Valdiano, Valle delle Serpi, Vigne Nuove

Casale Orsini, Casale Pazielli, Colle Farnese, Gabelletta, Monte Terzo, Settevene, Valdiano, Valle delle Serpi, Vigne Nuove

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nepi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.