Descrizione

"Comune sparso" di montagna, di antica origine, con sede in località Endine. La sua è un'economia di tipo agricolo e industriale. La comunità degli endinesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si distribuisce tra il capoluogo comunale, numerose case sparse e le località di Piangaiano, San Felice, Costituzione, Fanovo, Pura, Tironega e Valle delle Fontane. Il territorio, comprendente anche parte del lago omonimo e il laghetto di Gaiano, mostra un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine abbastanza accentuate; è rinomato per la salubrità dell'aria e la dolcezza del clima: soprattutto la parte centrale gode di una temperatura ideale, con una media assimilabile a quella della riviera ligure. L'abitato, attorno al quale si dipana una rete di sentieri e mulattiere, che permettono di raggiungere piccole valli, radure e pianori soleggiati, presenta segni di espansione edilizia, affiancando edifici di recente costruzione ad abitazioni rustiche, con pittoresche logge; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, la cui concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto, riproduce l'effigie di San Giorgio a cavallo nell'atto di trafiggere il drago.

"Comune sparso" di montagna, di antica origine, con sede in località Endine. La sua è un'economia di tipo agricolo e industriale. La comunità degli endinesi presenta un indice di vecchiaia nella media e si distribuisce tra il capoluogo comunale, numerose case sparse e le località di Piangaiano, San Felice, Costituzione, Fanovo, Pura, Tironega e Valle delle Fontane. Il territorio, comprendente anche parte del lago omonimo e il laghetto di Gaiano, mostra un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine abbastanza accentuate; è rinomato per la salubrità dell'aria e la dolcezza del clima: soprattutto la parte centrale gode di una temperatura ideale, con una media assimilabile a quella della riviera ligure. L'abitato, attorno al quale si dipana una rete di sentieri e mulattiere, che permettono di raggiungere piccole valli, radure e pianori soleggiati, presenta segni di espansione edilizia, affiancando edifici di recente costruzione ad abitazioni rustiche, con pittoresche logge; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, la cui concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto, riproduce l'effigie di San Giorgio a cavallo nell'atto di trafiggere il drago.

Storia

Abitata fin da tempi antichi, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcune tombe di epoca romana, deriva la prima parte del toponimo dal nome di persona Endina o Endenna, di origine etrusca , e la seconda dal personale latino GALLIUS, con l'aggiunta del suffisso -anus. Di grande importanza strategica, per il controllo sul lago e sulla strada che congiungeva la Valle Cavallina con la Val Camonica, nel Medioevo fu dotata di un castello, citato per la prima volta in un documento dell'inizio del secolo XI. Centro amministrativo dell'intera vallata, nel Cinquecento, sotto la signoria della Repubblica Veneta, assurse a capoluogo della quadra della Valle Cavallina superiore, mantenendo questo ruolo anche durante l'occupazione dei francesi che, riorganizzando il territorio, sostituirono le quadre con i cantoni. Le vicende successive alla restaurazione austriaca hanno seguito quelle del resto della provincia. L'attuale assetto territoriale risale al 1927, quando, con un regio decreto, furono riuniti in un'unica entità amministrativa più nuclei, un tempo autonomi. Dal punto di vista storico e artistico si segnalano: la torre medievale, trasformata nel campanile della settecentesca parrocchiale di San Giorgio, probabilmente costruita sul luogo dove sorgeva il castello; la chiesa di San Remigio e, a San Felice, la parrocchiale di San Michele Arcangelo nonché la chiesetta della Madonna del Buon Consiglio, conosciuta anche come chiesetta della Rovina, in ricordo della frana che nella prima metà del XVIII secolo stava per abbattersi sulla località.

Abitata fin da tempi antichi, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcune tombe di epoca romana, deriva la prima parte del toponimo dal nome di persona Endina o Endenna, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> , e la seconda dal personale latino GALLIUS, con l'aggiunta del suffisso -anus. Di grande importanza strategica, per il controllo sul lago e sulla strada che congiungeva la Valle Cavallina con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCAMONICA'>Val Camonica</a>, nel Medioevo fu dotata di un castello, citato per la prima volta in un documento dell'inizio del secolo XI. Centro amministrativo dell'intera vallata, nel Cinquecento, sotto la signoria della Repubblica Veneta, assurse a capoluogo della quadra della Valle Cavallina superiore, mantenendo questo ruolo anche durante l'occupazione dei francesi che, riorganizzando il territorio, sostituirono le quadre con i cantoni. Le vicende successive alla restaurazione austriaca hanno seguito quelle del resto della provincia. L'attuale assetto territoriale risale al 1927, quando, con un regio decreto, furono riuniti in un'unica entità amministrativa più nuclei, un tempo autonomi. Dal punto di vista storico e artistico si segnalano: la torre medievale, trasformata nel campanile della settecentesca parrocchiale di San Giorgio, probabilmente costruita sul luogo dove sorgeva il castello; la chiesa di San Remigio e, a San Felice, la parrocchiale di San Michele Arcangelo nonché la chiesetta della Madonna del Buon Consiglio, conosciuta anche come chiesetta della Rovina, in ricordo della frana che nella prima metà del XVIII secolo stava per abbattersi sulla località.

Economia

L'agricoltura, basata sulla produzione di cerali, vite e frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, ovini, caprini, suini, equini e avicoli. L'altra fonte di reddito, l'industria, è presente con i comparti edile, tessile, metalmeccanico e della fabbricazione di motocicli, biciclette e articoli in materie plastiche. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre è possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico e le prestazioni fornite dalla locale clinica.

L'agricoltura, basata sulla produzione di cerali, vite e frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, ovini, caprini, suini, equini e avicoli. L'altra fonte di reddito, l'industria, è presente con i comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico e della fabbricazione di motocicli, biciclette e articoli in materie plastiche. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Mancano strutture sociali di rilievo, mentre è possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico e le prestazioni fornite dalla locale clinica.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell'agriturismo bergamasco, per la genuinità dei suoi prodotti, la mitezza del clima e la suggestiva cornice paesaggistica, è meta di un significativo turismo lacuale. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle industrie e allo sviluppo delle attività legate al turismo, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti tradizionali del folclore vanno citati: il palio e la fiera campionaria "Lago di Endine", che si svolgono a luglio, nonché la festa di San Remigio, a ottobre, con la processione preceduta da trattative tra gli abitanti per acquisire il diritto a portare la statua del Santo, pagando denaro. La festa del Patrono, San Giorgio, viene celebrata il 23 aprile.

Inserita negli itinerari dell'agriturismo bergamasco, per la genuinità dei suoi prodotti, la mitezza del clima e la suggestiva cornice paesaggistica, è meta di un significativo turismo lacuale. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle industrie e allo sviluppo delle attività legate al turismo, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti tradizionali del folclore vanno citati: il palio e la fiera campionaria "Lago di Endine", che si svolgono a luglio, nonché la festa di San Remigio, a ottobre, con la processione preceduta da trattative tra gli abitanti per acquisire il diritto a portare la statua del Santo, pagando denaro. La festa del Patrono, San Giorgio, viene celebrata il 23 aprile.

Località

Endine, Fanovo, Lago di Endine, Lago di Gaiano, Piangaiano, Pura, San Felice, Tironega, Valle delle Fontane, Valmaggiore

Endine, Fanovo, Lago di Endine, Lago di Gaiano, Piangaiano, Pura, San Felice, Tironega, Valle delle Fontane, Valmaggiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Endine Gaiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.