Descrizione

Cittadina collinare di antica origine; nella sua economia hanno un posto di rilievo l'agricoltura, il turismo e le attività industriali, le quali ne fanno uno dei poli produttivi più sviluppati della regione. La comunità dei narnesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, mostra un'evidente propensione per l'insediamento sparso: oltre che nel capoluogo comunale, è distribuita infatti in un gran numero di località, di nuclei abitati minori e di case sparse sui fondi. L'abitato è in bella posizione: arroccato su uno sperone di roccia calcarea, domina la conca ternana e la profonda gola incisa dal fiume Nera, che, ormai prossimo a confondere le sue acque con quelle del fiume Tevere, scorre fra una lussureggiante vegetazione di salici e ontani e forma il bacino artificiale di San Liberato -le ripide pareti calcaree della gola sono caratterizzate da sorgenti in pressione che a periodi si gettano nell'alveo fluviale sotto forma di cascatelle-. Il territorio comunale presenta rilevanti oscillazioni altimetriche, che ne rendono irregolare il profilo geometrico e particolarmente vario e suggestivo il paesaggio: pianure coltivate a seminativi e colline ricoperte di olivi si alternano a montagne ammantate di densi lecceti. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurato un grifo rosso in posizione rampante.

Cittadina collinare di antica origine; nella sua economia hanno un posto di rilievo l'agricoltura, il turismo e le attività industriali, le quali ne fanno uno dei poli produttivi più sviluppati della regione. La comunità dei narnesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, mostra un'evidente propensione per l'insediamento sparso: oltre che nel capoluogo comunale, è distribuita infatti in un gran numero di località, di nuclei abitati minori e di case sparse sui fondi. L'abitato è in bella posizione: arroccato su uno sperone di roccia calcarea, domina la conca ternana e la profonda gola incisa dal fiume Nera, che, ormai prossimo a confondere le sue acque con quelle del fiume Tevere, scorre fra una lussureggiante vegetazione di salici e ontani e forma il bacino artificiale di San Liberato -le ripide pareti calcaree della gola sono caratterizzate da sorgenti in pressione che a periodi si gettano nell'alveo fluviale sotto forma di cascatelle-. Il territorio comunale presenta rilevanti oscillazioni altimetriche, che ne rendono irregolare il profilo geometrico e particolarmente vario e suggestivo il paesaggio: pianure coltivate a seminativi e colline ricoperte di olivi si alternano a montagne ammantate di densi lecceti. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurato un grifo rosso in posizione rampante.

Storia

Di origine umbra, fu conquistata dai romani nel 299 a.C. e divenne colonia con il nome di NARNIA -il toponimo dipende da NAR, nome attribuito al fiume Nera nella tradizione classica-. All'epoca delle invasioni barbariche subì le vicende della guerra greco-gotica e il saccheggio di Totila. Sede di gastaldato longobardo, nel 726 risulta parte integrante dei domini della Chiesa. Nel XII secolo, cresciuta in ricchezza e potenza, si ribellò a papa Pasquale II (1112) e a Federico I Barbarossa (1167), subendo per questo una violenta repressione. Nel 1242 si alleò con Perugia e Roma contro l'impero e nel 1373 fu concessa in feudo agli Orsini. Il 15luglio 1527 segnò una svolta decisiva nella sua storia: le truppe di Carlo V, composte da soldati spagnoli e lanzichenecchi tedeschi, di ritorno dal sacco di Roma, la misero a ferro e fuoco, determinandone così l'inesorabile decadenza. Dominata dalle rovine della rocca, a pianta quadrata con torrioni angolari, conserva un aspetto medievale. A pregevoli esempi di architettura sacra -fra i molti altri la cattedrale romanica di San Giovenale (XII secolo), la chiesa di Santa Maria in Pensole (1175) e quella di San Francesco (XIV secolo)- si affiancano interessanti architetture civili: s'impongono all'attenzione del visitatore il palazzo dei Priori, con torre civica e loggia trecentesca, e il palazzo del Podestà, attuale sede del municipio, realizzato fra XIV e XV secolo.

Di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=UMBRA'>umbra</a>, fu conquistata dai romani nel 299 a.C. e divenne colonia con il nome di NARNIA -il toponimo dipende da NAR, nome attribuito al fiume Nera nella tradizione classica-. All'epoca delle invasioni barbariche subì le vicende della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=GUERRAGRECOGOTICA'>guerra greco-gotica</a> e il saccheggio di Totila. Sede di gastaldato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a>, nel 726 risulta parte integrante dei domini della Chiesa. Nel XII secolo, cresciuta in ricchezza e potenza, si ribellò a papa Pasquale II (1112) e a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FEDERICOIBARBAROSSA'>Federico I Barbarossa</a> (1167), subendo per questo una violenta repressione. Nel 1242 si alleò con Perugia e Roma contro l'impero e nel 1373 fu concessa in feudo agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=ORSINI'>Orsini</a>. Il 15luglio 1527 segnò una svolta decisiva nella sua storia: le truppe di Carlo V, composte da soldati spagnoli e lanzichenecchi tedeschi, di ritorno dal sacco di Roma, la misero a ferro e fuoco, determinandone così l'inesorabile decadenza. Dominata dalle rovine della rocca, a pianta quadrata con torrioni angolari, conserva un aspetto medievale. A pregevoli esempi di architettura sacra -fra i molti altri la cattedrale romanica di San Giovenale (XII secolo), la chiesa di Santa Maria in Pensole (1175) e quella di San Francesco (XIV secolo)- si affiancano interessanti architetture civili: s'impongono all'attenzione del visitatore il palazzo dei Priori, con torre civica e loggia trecentesca, e il palazzo del Podestà, attuale sede del municipio, realizzato fra XIV e XV secolo.

Economia

La notevole apertura nei confronti del nuovo ha favorito l'affermazione dell'industria e del terziario senza minare l'importanza del settore primario: la produzione di cereali, uva e olive si mantiene infatti su ottimi livelli qualitativi e quantitativi. Le attività industriali, legate in parte ai comparti tradizionali -agro-alimentare, edile, manifatturiero dei tessuti e delle confezioni-, sono egemonizzate da quello elettrochimico, che ha fatto della cittadina uno dei poli industriali più importanti della regione; il panorama dei servizi mostra inoltre una vivace intraprendenza, arricchito com'è dalla presenza del credito e delle assicurazioni. Il comune, sede degli uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è dotato di una casa di riposo, di un orfanotrofio, delle scuole dell'obbligo, di istituti tecnici (commerciale e per geometri) e di un liceo scientifico; vanta inoltre una raccolta archeologica, una pinacoteca e due biblioteche; ottima è anche la sua capacità ricettiva e qualificate le strutture sanitarie (un ospedale, la sede del distretto sanitario, un poliambulatorio, due consultori, il gruppo operativo alcologico territoriale, servizio di igiene mentale e una comunità terapeutica).

La notevole apertura nei confronti del nuovo ha favorito l'affermazione dell'industria e del terziario senza minare l'importanza del settore primario: la produzione di cereali, uva e olive si mantiene infatti su ottimi livelli qualitativi e quantitativi. Le attività industriali, legate in parte ai comparti tradizionali -agro-alimentare, edile, manifatturiero dei tessuti e delle confezioni-, sono egemonizzate da quello elettrochimico, che ha fatto della cittadina uno dei poli industriali più importanti della regione; il panorama dei servizi mostra inoltre una vivace intraprendenza, arricchito com'è dalla presenza del credito e delle assicurazioni. Il comune, sede degli uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è dotato di una casa di riposo, di un orfanotrofio, delle scuole dell'obbligo, di istituti tecnici (commerciale e per geometri) e di un liceo scientifico; vanta inoltre una raccolta archeologica, una pinacoteca e due biblioteche; ottima è anche la sua capacità ricettiva e qualificate le strutture sanitarie (un ospedale, la sede del distretto sanitario, un poliambulatorio, due consultori, il gruppo operativo alcologico territoriale, servizio di igiene mentale e una comunità terapeutica).

Relazioni

Il connubio tra vecchio e nuovo che caratterizza l'indole e le abitudini dei narnesi è alla base della conservazione di alcuni eventi folcloristici e culturali di antichissima tradizione, che esercitano un forte richiamo sui flussi turistici e propiziano i contatti con i comuni limitrofi. La festa del Patrono San Giovenale si celebra il 3 maggio. Il calendario dei festeggiamenti, che si protraggono dal 26 aprile all'11 maggio, include la "Corsa dell'anello", risalente al Trecento.

Il connubio tra vecchio e nuovo che caratterizza l'indole e le abitudini dei narnesi è alla base della conservazione di alcuni eventi folcloristici e culturali di antichissima tradizione, che esercitano un forte richiamo sui flussi turistici e propiziano i contatti con i comuni limitrofi. La festa del Patrono San Giovenale si celebra il 3 maggio. Il calendario dei festeggiamenti, che si protraggono dal 26 aprile all'11 maggio, include la "<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=CORSADELLANELLO'>Corsa dell'anello</a>", risalente al Trecento.

Località

Altrocanto, Borgaria, Capitone, Guadamello, Gualdo, Itieli, Lago Artificiale Aia, Lago di San Liberato, Madonna delle Treie, Maratta, Montini, Montoro, Moricone, Narni Scalo, Nera Montoro, Ponte San Lorenzo, San Faustino, San Liberato, San Vito, Sant'Eufizio, Sant'Urbano, Schifanoia, Stifone, Taizzano, Testaccio, Vigne, Visciano

Altrocanto, Borgaria, Capitone, Guadamello, Gualdo, Itieli, Lago Artificiale Aia, Lago di San Liberato, Madonna delle Treie, Maratta, Montini, Montoro, Moricone, Narni Scalo, Nera Montoro, Ponte San Lorenzo, San Faustino, San Liberato, San Vito, Sant'Eufizio, Sant'Urbano, Schifanoia, Stifone, Taizzano, Testaccio, Vigne, Visciano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Narni rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.