Descrizione

Comune medioevale di origine rurale, conserva, nel capoluogo, l'impronta del suo illustre passato: dalle origini di castellaro ligure alla sua connotazione di borgo fortificato. È classificato "comune sparso", con capoluogo in Mulazzo; sede amministrativa e logistica, come pure il polo commerciale e dei servizi, è per contro collocata a valle nella frazione di Arpiola. Gli altri aggregati urbani mulazzesi, caratterizzati da un esodo progressivo della popolazione giovane verso le zone economicamente forti e da un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, mantengono una vocazione attrattiva turistica per la bellezza degli antichi borghi e dei loro castelli: Borgo di Castevoli (sede di un Centro internazionale di arti figurative), Lusuolo, Gavedo, oltre a Pozzo, Castagnetoli e Canossa. Di particolare interesse Montereggio, patria di librai ambulanti che hanno dato origine al premio Bancarella (che si svolge a Pontremoli) con le strade dedicate ai grandi dell'editoria, centro estivo di una intensa vita culturale legata alla tradizione libraria. La storica immobilità urbanistica dei vecchi centri è testimonianza dalle antiche case di pietra, coperte da "piagne" di arenaria, che si sviluppano intorno a torri e castelli lungo borghi voltati, richiamati dallo stesso stemma del comune. Nello stemma è ricomparsa l'antica torre ma alla lupa, che in origine la affiancava simboleggiando le origini romane del paese, si è sostituita una colomba.  

Comune medioevale di origine rurale, conserva, nel capoluogo, l'impronta del suo illustre passato: dalle origini di castellaro ligure alla sua connotazione di borgo fortificato. È classificato "comune sparso", con capoluogo in Mulazzo; sede amministrativa e logistica, come pure il polo commerciale e dei servizi, è per contro collocata a valle nella frazione di Arpiola. Gli altri aggregati urbani mulazzesi, caratterizzati da un esodo progressivo della popolazione giovane verso le zone economicamente forti e da un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, mantengono una vocazione attrattiva turistica per la bellezza degli antichi borghi e dei loro castelli: Borgo di Castevoli (sede di un Centro internazionale di arti figurative), Lusuolo, Gavedo, oltre a Pozzo, Castagnetoli e Canossa. Di particolare interesse Montereggio, patria di librai ambulanti che hanno dato origine al premio Bancarella (che si svolge a Pontremoli) con le strade dedicate ai grandi dell'editoria, centro estivo di una intensa vita culturale legata alla tradizione libraria. La storica immobilità urbanistica dei vecchi centri è testimonianza dalle antiche case di pietra, coperte da "piagne" di arenaria, che si sviluppano intorno a torri e castelli lungo borghi voltati, richiamati dallo stesso stemma del comune. Nello stemma è ricomparsa l'antica torre ma alla lupa, che in origine la affiancava simboleggiando le origini romane del paese, si è sostituita una colomba.  

Storia

Il toponimo Mulazzo è legato alla presenza fortificata dei castellieri, luoghi sociali di culto e di difesa delle antiche popolazioni ligure-apuane, preesistenti alla conquista romana. Di probabile origine bizantina, quale avamposto di avvistamento, con l'avvento dei longobardi l'antica fortificazione divenne centro castrense dando origine al feudo dei Malaspina, diventando nel 1221 capitale dello "spino secco", sotto Corrado I l'antico, discendente dalla longobarda stirpe degli Obertenghi, guerriero leggendario, ghibellino e fiero sostenitore di Federico II: il discendente Franceschino ospiterà Dante Alighieri nel suo esilio e sarà ricompensato, nella Divina Commedia, dalle parole di plauso alla illustre casata. L'antica Torre in rovina, detto appunto "di Dante", sorge a fianco del cinquecento palazzo malaspiniano, oggi museo e centro culturale, inserito tra passaggi in gallerie di case di pietra, contornato da palazzotti e dalle "Case Torri" dei rampolli della famiglia Malaspina. Dal potere temporale a quello spirituale: l'antica chiesa romanica di S. Martino testimonia il culto pievano e la cristianizzazione della valle dei muti idoli di pietra (statue stele) delle pagane popolazioni originarie.  

Il toponimo Mulazzo è legato alla presenza fortificata dei castellieri, luoghi sociali di culto e di difesa delle antiche popolazioni ligure-apuane, preesistenti alla conquista romana. Di probabile origine bizantina, quale avamposto di avvistamento, con l'avvento dei longobardi l'antica fortificazione divenne centro castrense dando origine al feudo dei Malaspina, diventando nel 1221 capitale dello "spino secco", sotto Corrado I l'antico, discendente dalla longobarda stirpe degli Obertenghi, guerriero leggendario, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GHIBELLINO'>ghibellino</a> e fiero sostenitore di Federico II: il discendente Franceschino ospiterà <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=DANTEALIGHIERI'>Dante Alighieri</a> nel suo esilio e sarà ricompensato, nella Divina Commedia, dalle parole di plauso alla illustre casata. L'antica Torre in rovina, detto appunto "di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=DANTE'>Dante</a>", sorge a fianco del cinquecento palazzo malaspiniano, oggi museo e centro culturale, inserito tra passaggi in gallerie di case di pietra, contornato da palazzotti e dalle "Case Torri" dei rampolli della famiglia Malaspina. Dal potere temporale a quello spirituale: l'antica chiesa romanica di S. Martino testimonia il culto pievano e la cristianizzazione della valle dei muti idoli di pietra (statue stele) delle pagane popolazioni originarie.  

Economia

Il panorama complessivo è quello di un'economia rurale a carattere integrativo: la maggior parte della popolazione attiva trova impiego nel settore manifatturiero, in quello edile e nel terziario, ma i livelli di reddito e di occupazione permangono bassi. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle sanitarie si limitano ad offrire servizi di pronto intervento; quelle sportive, infine, sono rappresentate da uno stadio comunale a Groppoli e da una palestra/palazzo polifunzionale in Arpiola. Ad Alessandro Malaspina è dedicato in Milazzo il Centro internazionale di studi malaspiniani col relativo museo e biblioteca.  

Il panorama complessivo è quello di un'economia rurale a carattere integrativo: la maggior parte della popolazione attiva trova impiego nel settore manifatturiero, in quello edile e nel terziario, ma i livelli di reddito e di occupazione permangono bassi. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle sanitarie si limitano ad offrire servizi di pronto intervento; quelle sportive, infine, sono rappresentate da uno stadio comunale a Groppoli e da una palestra/palazzo polifunzionale in Arpiola. Ad Alessandro Malaspina è dedicato in Milazzo il Centro internazionale di studi malaspiniani col relativo museo e biblioteca.  

Relazioni

Il territorio, che sotto il profilo paesaggistico è, come tutta la Lunigiana, molto bello e caratterizzato, ben si inserisce in un progetto di valorizzazione collegato al turismo di costa e potrebbe diventare, con l'offerta culturale dei suoi castelli, dei borghi, con la vivacità culturale e folcloristica che lo contraddistingue, volano di una rinascita economica. Il Patrono S. Martino si festeggia l'11 novembre. Tra i figli illustri di Mulazzo si ricorda il grande navigatore Alessandro Malaspina (1754-1810), comandante della Grande Armada di Spagna, ultimo tra i settecenteschi navigatori del globo, spirito illuminista, uomo di scienza e di cultura, simbolo dell'ingegno italiano nel mondo.

Il territorio, che sotto il profilo paesaggistico è, come tutta la Lunigiana, molto bello e caratterizzato, ben si inserisce in un progetto di valorizzazione collegato al turismo di costa e potrebbe diventare, con l'offerta culturale dei suoi castelli, dei borghi, con la vivacità culturale e folcloristica che lo contraddistingue, volano di una rinascita economica. Il Patrono S. Martino si festeggia l'11 novembre. Tra i figli illustri di Mulazzo si ricorda il grande navigatore Alessandro Malaspina (1754-1810), comandante della Grande Armada di Spagna, ultimo tra i settecenteschi navigatori del globo, spirito illuminista, uomo di scienza e di cultura, simbolo dell'ingegno italiano nel mondo.

Località

Arionzo, Arpiola, Bacino del Teglia, Borgo, Busatica, Campoli, Canossa, Case Baldini, Cassana, Castagnetoli, Castevoli, Cravilla, Crocetta, Foce, Fontanasacqui, Gavedo, Lusuolo, Montereggio, Parana, Pieve, Ponte Magra, Pozzo, Rivazzo, San Benedetto, Serla, Stallone, Talavorno, Terceretoli, Villa Ghelfi

Arionzo, Arpiola, Bacino del Teglia, Borgo, Busatica, Campoli, Canossa, Case Baldini, Cassana, Castagnetoli, Castevoli, Cravilla, Crocetta, Foce, Fontanasacqui, Gavedo, Lusuolo, Montereggio, Parana, Pieve, Ponte Magra, Pozzo, Rivazzo, San Benedetto, Serla, Stallone, Talavorno, Terceretoli, Villa Ghelfi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mulazzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.