Descrizione

Comune di pianura, di presunta origine etrusca, la cui economia si fonda sulla positiva compresenza di aziende operanti nei settori agricolo e industriale, che costituiscono le principali fonti di reddito della popolazione. I mottesi, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località Solarolo Monasterolo, Bicocca e Livelli Inferiori, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 29 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 36. L'abitato, in espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura, di presunta origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCA'>etrusca</a>, la cui economia si fonda sulla positiva compresenza di aziende operanti nei settori agricolo e industriale, che costituiscono le principali fonti di reddito della popolazione. I mottesi, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località Solarolo Monasterolo, Bicocca e Livelli Inferiori, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 29 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 36. L'abitato, in espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Il toponimo deriva da un antico vocabolo di origine germanica, MOT o GEMOT, che significa 'riunione pubblica'; successivamente questa voce, molto diffusa in ambito lombardo, passò ad indicare i luoghi stessi nei quali si svolgevano le adunanze pubbliche. Posta lungo la strada che, seguendo il corso del fiume Po, collegava Cremona a Casalmaggiore, fu interessata, anticamente, dalla presenza di insediamenti etruschi e, successivamente, dalla bonifica romana di questa parte del territorio cremonese, sommerso da acque stagnanti. In età longobarda si registra un nuovo intervento di bonifica realizzato da monaci benedettini, che promossero, inoltre, la costruzione di chiese, destinate ad accogliere i pellegrini e a prestare assistenza agli infermi e ai poveri. Fu coinvolta nello scontro tra le truppe francesi di Francesco I, impadronitosi di Milano nei primi anni del XVI secolo, e le truppe imperiali, guidate da Carlo V, che sottrassero il capoluogo lombardo al sovrano francese per consegnarlo a Francesco Sforza: i veneziani, alleati dei francesi, messi in fuga dall'intervento dell'imperatore, costruirono un ponte a Motta Baluffi per attraversare con maggiore rapidità il Po. Il patrimonio storico-artistico conta monumenti di notevole interesse: la parrocchiale, che sorge in prossimità dell'argine del fiume Po, il Municipio, risalente alla seconda metà del XIX secolo, e, a Solarolo Monasterolo, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e villa Bertini.

Il toponimo deriva da un antico vocabolo di origine germanica, MOT o GEMOT, che significa 'riunione pubblica'; successivamente questa voce, molto diffusa in ambito lombardo, passò ad indicare i luoghi stessi nei quali si svolgevano le adunanze pubbliche. Posta lungo la strada che, seguendo il corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, collegava Cremona a Casalmaggiore, fu interessata, anticamente, dalla presenza di insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e, successivamente, dalla bonifica romana di questa parte del territorio cremonese, sommerso da acque stagnanti. In età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> si registra un nuovo intervento di bonifica realizzato da monaci benedettini, che promossero, inoltre, la costruzione di chiese, destinate ad accogliere i pellegrini e a prestare assistenza agli infermi e ai poveri. Fu coinvolta nello scontro tra le truppe francesi di Francesco I, impadronitosi di Milano nei primi anni del XVI secolo, e le truppe imperiali, guidate da Carlo V, che sottrassero il capoluogo lombardo al sovrano francese per consegnarlo a Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>: i veneziani, alleati dei francesi, messi in fuga dall'intervento dell'imperatore, costruirono un ponte a Motta Baluffi per attraversare con maggiore rapidità il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>. Il patrimonio storico-artistico conta monumenti di notevole interesse: la parrocchiale, che sorge in prossimità dell'argine del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, il Municipio, risalente alla seconda metà del XIX secolo, e, a Solarolo Monasterolo, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e villa Bertini.

Economia

Il comune ospita unicamente gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali; poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è rappresentata dal sindaco. La fertilità dei terreni, favorita da un fitto sistema di canali d'irrigazione e dalla vicinanza al fiume Po, ha fatto dell'agricoltura e della zootecnia le principali fonti di reddito della comunità mottese: si producono cereali, foraggi e uva e si allevano bovini, ovini e, soprattutto, avicoli. Si registra, inoltre, la presenza di imprese industriali operanti nei comparti alimentare, meccanico, edile, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei mottesi giustificano la presenza del servizio bancario. Il quadro delle attività terziarie comprende inoltre una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie obbliga la popolazione a rivolgersi altrove per usufruire dei relativi servizi. Non si registra inoltre la presenza di particolari strutture sociali, quali case di riposo e asili nido, né di quelle riservate all'approfondimento culturale, ad eccezione del servizio di biblioteca.

Il comune ospita unicamente gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali; poiché manca sul posto una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è rappresentata dal sindaco. La fertilità dei terreni, favorita da un fitto sistema di canali d'irrigazione e dalla vicinanza al fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, ha fatto dell'agricoltura e della zootecnia le principali fonti di reddito della comunità mottese: si producono cereali, foraggi e uva e si allevano bovini, ovini e, soprattutto, avicoli. Si registra, inoltre, la presenza di imprese industriali operanti nei comparti alimentare, meccanico, edile, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei mottesi giustificano la presenza del servizio bancario. Il quadro delle attività terziarie comprende inoltre una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di strutture sanitarie obbliga la popolazione a rivolgersi altrove per usufruire dei relativi servizi. Non si registra inoltre la presenza di particolari strutture sociali, quali case di riposo e asili nido, né di quelle riservate all'approfondimento culturale, ad eccezione del servizio di biblioteca.

Relazioni

Offre buone opportunità lavorative. La capacità di assorbire flussi di manodopera esterna e la necessità di raggiungere i comuni vicini, per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, hanno favorito la realizzazione di un sistema di collegamenti valido ed efficiente. Tra gli eventi che ricorrono annualmente vanno segnalati il concorso "Paese in fiore", a luglio, la sagra della Beata Vergine del Rosario, la prima domenica di ottobre, e la sagra di San Paolo, a fine gennaio, e quella della terza domenica di settembre, che si svolgono a Solarolo Monasterolo. La festa del Patrono, San Cataldo, si celebra il 10 maggio. Ha dato i natali a Marco Gerolamo Vida, vescovo e scrittore.

Offre buone opportunità lavorative. La capacità di assorbire flussi di manodopera esterna e la necessità di raggiungere i comuni vicini, per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, hanno favorito la realizzazione di un sistema di collegamenti valido ed efficiente. Tra gli eventi che ricorrono annualmente vanno segnalati il concorso "Paese in fiore", a luglio, la sagra della Beata Vergine del Rosario, la prima domenica di ottobre, e la sagra di San Paolo, a fine gennaio, e quella della terza domenica di settembre, che si svolgono a Solarolo Monasterolo. La festa del Patrono, San Cataldo, si celebra il 10 maggio. Ha dato i natali a Marco Gerolamo Vida, vescovo e scrittore.

Località

Bicocca, Livelli Inferiori, Livelli Superiori, Solarolo Monasterolo

Bicocca, Livelli Inferiori, Livelli Superiori, Solarolo Monasterolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Motta Baluffi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.