Descrizione

Comune di pianura, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I morozzesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, le località di Consovero, Riforano e Trucchi, pochi aggregati urbani minori nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate, che partono da un minimo di 392 e arrivano a un massimo di 485 metri sul livello del mare. L’abitato sorge su una terrazza; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di pianura. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figurano, su sfondo azzurro, due spade d’argento in decusse, accompagnate, in un cantone del capo, da uno scudetto rosso, recante una croce d’argento, attraversata, in punta, da tre montagne verdi.

Comune di pianura, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I morozzesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, le località di Consovero, Riforano e Trucchi, pochi aggregati urbani minori nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate, che partono da un minimo di 392 e arrivano a un massimo di 485 metri sul livello del mare. L’abitato sorge su una terrazza; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di pianura. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, figurano, su sfondo azzurro, due spade d’argento in decusse, accompagnate, in un cantone del capo, da uno scudetto rosso, recante una croce d’argento, attraversata, in punta, da tre montagne verdi.

Storia

Le attestazioni medievali relative al toponimo oscillano tra “Morocius”, “Morotius” e “Morozius”, in alternanza a forme nelle quali l’originario nesso “tj” già si presenta in rese grafiche proprie dell’affricata dentale, dove la semivocale risulta assorbita, come in “Morocus”, da ricondursi tutti a “Maurocius”, o “Maurotius”, dal nome personale MAURUS. Le origini del borgo sono incerte: compare nei documenti solo a partire dal 951. Fu feudo di un numeroso gruppo di famiglie vassalle del vescovo di Asti; successivamente fu occupata e saccheggiata dall’esercito monregalese. Entrò a far parte del distretto di Cuneo, seguendone a lungo le vicende, finché, ribellatasi al dominio angioino, fu rasa al suolo dal siniscalco reale. Fu riedificata pochi anni dopo dai marchesi di Ceva che in seguito la cedettero a Gian Galeazzo Visconti. Assegnata dall’imperatore Carlo V ai Saluzzo, pervenne infine ai Savoia che la cedettero in feudo dapprima ai Pallavicino-Ceva, poi a Carlo Filippo Morozzo. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la parrocchiale della Natività della Vergine Maria, nel cui interno si possono ammirare pregevoli altari in stucco e il santuario della Madonna del Bricchetto, che sorge all’interno di una vasta cinta muraria.

Le attestazioni medievali relative al toponimo oscillano tra “Morocius”, “Morotius” e “Morozius”, in alternanza a forme nelle quali l’originario nesso “tj” già si presenta in rese grafiche proprie dell’affricata dentale, dove la semivocale risulta assorbita, come in “Morocus”, da ricondursi tutti a “Maurocius”, o “Maurotius”, dal nome personale MAURUS. Le origini del borgo sono incerte: compare nei documenti solo a partire dal 951. Fu feudo di un numeroso gruppo di famiglie vassalle del vescovo di Asti; successivamente fu occupata e saccheggiata dall’esercito monregalese. Entrò a far parte del distretto di Cuneo, seguendone a lungo le vicende, finché, ribellatasi al dominio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ANGIOINO'>angioino</a>, fu rasa al suolo dal siniscalco reale. Fu riedificata pochi anni dopo dai marchesi di Ceva che in seguito la cedettero a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a>. Assegnata dall’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOV'>Carlo V</a> ai Saluzzo, pervenne infine ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> che la cedettero in feudo dapprima ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PALLAVICINO'>Pallavicino</a>-Ceva, poi a Carlo Filippo Morozzo. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la parrocchiale della Natività della Vergine Maria, nel cui interno si possono ammirare pregevoli altari in stucco e il santuario della Madonna del Bricchetto, che sorge all’interno di una vasta cinta muraria.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; non manca però la stazione dei carabinieri. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica la pesca e l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti alimentare, delle confezioni, del legno, delle macchine per l’agricoltura, metallurgico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra i servizi pubblici particolari vanno segnalati i vigili del fuoco. Le strutture sociali presenti assicurano assistenza agli anziani; quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto è garantito il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; non manca però la stazione dei carabinieri. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica la pesca e l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti alimentare, delle confezioni, del legno, delle macchine per l’agricoltura, metallurgico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra i servizi pubblici particolari vanno segnalati i vigili del fuoco. Le strutture sociali presenti assicurano assistenza agli anziani; quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto è garantito il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, la vicinanza alla Riserva naturale −visitabile solamente a piedi, lungo un percorso predefinito, dotato di capanni per birdwatching e aree attrezzate− potrebbe costituire comunque un valido motivo di richiamo. Notevole attrattiva esercita anche il lago, vero cuore naturalistico dell’oasi, da cui si possono ammirare, oltre a un incantevole panorama, anche alcuni dei numerosi uccelli della riserva come aironi, falchi ecc. Tra gli appuntamenti periodici si segnala la fiera del cappone, che si tiene il 16 dicembre. La festa del Patrono, San Magno, si celebra l’ultima domenica di luglio. Il giorno di astensione dal lavoro è l’otto settembre in occasione della Natività di Maria.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, la vicinanza alla Riserva naturale −visitabile solamente a piedi, lungo un percorso predefinito, dotato di capanni per birdwatching e aree attrezzate− potrebbe costituire comunque un valido motivo di richiamo. Notevole attrattiva esercita anche il lago, vero cuore naturalistico dell’oasi, da cui si possono ammirare, oltre a un incantevole panorama, anche alcuni dei numerosi uccelli della riserva come aironi, falchi ecc. Tra gli appuntamenti periodici si segnala la fiera del cappone, che si tiene il 16 dicembre. La festa del Patrono, San Magno, si celebra l’ultima domenica di luglio. Il giorno di astensione dal lavoro è l’otto settembre in occasione della Natività di Maria.

Località

Borgo Rosso, Consovero, Fabbrica, Fulcheri, Riforano, Roatta, Trucchi

Borgo Rosso, Consovero, Fabbrica, Fulcheri, Riforano, Roatta, Trucchi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Morozzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.