Descrizione

Comune collinare di incerta origine, la cui economia si basa principalmente sulle attività rurali e su alcune piccole imprese industriali. La comunità dei moriconesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, ubicato su un erto colle, e alcune case sparse sui fondi. Il comprensorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico tendenzialmente collinare; distese di coltivi, oliveti e vigneti si alternano su larga parte della sua estensione, arrestandosi ai piedi dei contrafforti boscosi dei monti Lucretili, che occupano la porzione orientale dell’agro moriconese. La fitta vegetazione di questa catena montuosa, che raggiunge la massima elevazione con il monte Pellecchia, è costituita da faggete alle quote più elevate e da un’intricata macchia mediterranea ad altezze inferiori; in alcune zone prospera lo storace comune, pianta rarissima utilizzata già dagli antichi greci per produrre l’incenso. Negli anfratti nascosti nidificano ancora pochi esemplari di falco pellegrino e aquila reale; più numerosi sono invece i piccoli mammiferi, in prevalenza volpi e gatti selvatici, che popolano il sottobosco e le praterie. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurato un monte verde all’italiana a tre cime; su quella centrale, più alta delle laterali, è posta una colomba, con un ramo d’olivo nel becco.

Comune collinare di incerta origine, la cui economia si basa principalmente sulle attività rurali e su alcune piccole imprese industriali. La comunità dei moriconesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, ubicato su un erto colle, e alcune case sparse sui fondi. Il comprensorio comunale è caratterizzato da un profilo geometrico tendenzialmente collinare; distese di coltivi, oliveti e vigneti si alternano su larga parte della sua estensione, arrestandosi ai piedi dei contrafforti boscosi dei monti Lucretili, che occupano la porzione orientale dell’agro moriconese. La fitta vegetazione di questa catena montuosa, che raggiunge la massima elevazione con il monte Pellecchia, è costituita da faggete alle quote più elevate e da un’intricata macchia mediterranea ad altezze inferiori; in alcune zone prospera lo storace comune, pianta rarissima utilizzata già dagli antichi greci per produrre l’incenso. Negli anfratti nascosti nidificano ancora pochi esemplari di falco pellegrino e aquila reale; più numerosi sono invece i piccoli mammiferi, in prevalenza volpi e gatti selvatici, che popolano il sottobosco e le praterie. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è raffigurato un monte verde all’italiana a tre cime; su quella centrale, più alta delle laterali, è posta una colomba, con un ramo d’olivo nel becco.

Storia

Diverse congetture sono fiorite intorno alla sua origine: secondo alcuni occupa lo stesso sito dell’antica ORVINIUM e secondo altri quello dell’insediamento sabino di REGILLUM; in base alla testimonianza di Tito Livio, inoltre, sorgerebbe sulle rovine della colonia romana di ANTEMNAE mentre una cronaca farfense narra della sua fondazione per volere dell’abate Berardo III. Le prime citazioni documentarie compaiono in un atto del 1272, in cui si fa menzione di un castello edificato dai conti di Palombara. Per molti secoli fu feudo dei Savelli, dai quali passò ai Borghese e, nel 1871, ai Torlonia. Il toponimo deriva dal latino MUREX o MURIX, ‘scoglio o sasso tagliente’, con l’aggiunta del suffisso -one. L’abitato, che conserva l’impianto medievale, con archetti e strette vie tortuose, è sovrastato dalla rocca eretta nell’XI secolo sulla vetta del monte Morrecone. Tra gli edifici religiosi di maggior pregio spiccano la Chiesa Vecchia in piazza Ranne, d’impronta romanica, la chiesa rinascimentale della Santissima Assunta, che conserva una pregevole tela raffigurante la Madonna del Rosario, e la chiesa di Gesù e Maria, che custodisce le spoglie del Beato Bernardo e fu ceduta nel 1610 da papa Paolo V ai padri scolopi. Risale al Seicento il palazzo baronale, fatto edificare probabilmente dai Borghese.

Diverse congetture sono fiorite intorno alla sua origine: secondo alcuni occupa lo stesso sito dell’antica ORVINIUM e secondo altri quello dell’insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SABINO'>sabino</a> di REGILLUM; in base alla testimonianza di Tito Livio, inoltre, sorgerebbe sulle rovine della colonia romana di ANTEMNAE mentre una cronaca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARFENSE'>farfense</a> narra della sua fondazione per volere dell’abate Berardo III. Le prime citazioni documentarie compaiono in un atto del 1272, in cui si fa menzione di un castello edificato dai conti di Palombara. Per molti secoli fu feudo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SAVELLI'>Savelli</a>, dai quali passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BORGHESE'>Borghese</a> e, nel 1871, ai Torlonia. Il toponimo deriva dal latino MUREX o MURIX, ‘scoglio o sasso tagliente’, con l’aggiunta del suffisso -one. L’abitato, che conserva l’impianto medievale, con archetti e strette vie tortuose, è sovrastato dalla rocca eretta nell’XI secolo sulla vetta del monte Morrecone. Tra gli edifici religiosi di maggior pregio spiccano la Chiesa Vecchia in piazza Ranne, d’impronta romanica, la chiesa rinascimentale della Santissima Assunta, che conserva una pregevole tela raffigurante la Madonna del Rosario, e la chiesa di Gesù e Maria, che custodisce le spoglie del Beato Bernardo e fu ceduta nel 1610 da papa Paolo V ai padri scolopi. Risale al Seicento il palazzo baronale, fatto edificare probabilmente dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BORGHESE'>Borghese</a>.

Economia

La comunità conduce una vita tranquilla, legata ai valori della tradizione e scandita dai ritmi stagionali delle attività rurali; queste ultime sono rivolte alla coltivazione di uva, olive, frutta e, in misura minore, cereali; il settore secondario, invece, è composto da alcune imprese di piccole dimensioni attive perlopiù nei comparti alimentare e del legno. Per quanto riguarda il terziario, accanto alla rete commerciale, di discrete dimensioni, si registra la presenza di servizi privati qualificati, quali il credito e le assicurazioni. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale; l’assistenza sanitaria è garantita dalla farmacia; l’apparato ricettivo, che annovera esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno, presenta ampi margini di miglioramento.

La comunità conduce una vita tranquilla, legata ai valori della tradizione e scandita dai ritmi stagionali delle attività rurali; queste ultime sono rivolte alla coltivazione di uva, olive, frutta e, in misura minore, cereali; il settore secondario, invece, è composto da alcune imprese di piccole dimensioni attive perlopiù nei comparti alimentare e del legno. Per quanto riguarda il terziario, accanto alla rete commerciale, di discrete dimensioni, si registra la presenza di servizi privati qualificati, quali il credito e le assicurazioni. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale; l’assistenza sanitaria è garantita dalla farmacia; l’apparato ricettivo, che annovera esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno, presenta ampi margini di miglioramento.

Relazioni

Meta di assidui pellegrinaggi alla chiesa di Gesù e Maria, è interessata da un cospicuo flusso di turisti provenienti soprattutto dalla capitale: i vicini monti Lucretili, infatti, consentono di effettuare passeggiate ed escursioni a contatto con una natura incontaminata. Tra le manifestazioni tradizionali di particolare interesse sono il carnevale, la processione del Venerdì Santo e la “Festa della primavera” (1 e 2 maggio), accompagnata dalla degustazione di pizze, fave e saporito pecorino locale. Molto sentita è anche la festa dedicata al Beato Bernardo, che si tiene l’ultima domenica di giugno. La festa della Patrona Maria Santissima Assunta si celebra il 22 agosto.

Meta di assidui pellegrinaggi alla chiesa di Gesù e Maria, è interessata da un cospicuo flusso di turisti provenienti soprattutto dalla capitale: i vicini monti Lucretili, infatti, consentono di effettuare passeggiate ed escursioni a contatto con una natura incontaminata. Tra le manifestazioni tradizionali di particolare interesse sono il carnevale, la processione del Venerdì Santo e la “Festa della primavera” (1 e 2 maggio), accompagnata dalla degustazione di pizze, fave e saporito pecorino locale. Molto sentita è anche la festa dedicata al Beato Bernardo, che si tiene l’ultima domenica di giugno. La festa della Patrona Maria Santissima Assunta si celebra il 22 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Moricone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.