Descrizione

Comune collinare di origine antica; è culla di un fiorente artigianato specializzato nella produzione di terrecotte e ceramiche nonché di oggetti in rame e ferro battuto, trae sostentamento dall’agricoltura, da alcune piccole imprese industriali e dal terziario. Circa la metà dei montottonesi, il cui indice di vecchiaia è decisamente superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale, situato su un basso colle, mentre il resto della comunità è distribuito in un elevato numero di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, dal profilo geometrico dolcemente ondulato, abbraccia una serie di bassi rilievi dal profilo arrotondato, ricoperti da rade macchie boschive di acero, roverella e cerro nonché da campi messi a coltura, con netta prevalenza di frutteti e coltivazioni di cereali e ortaggi.

Comune collinare di origine antica; è culla di un fiorente artigianato specializzato nella produzione di terrecotte e ceramiche nonché di oggetti in rame e ferro battuto, trae sostentamento dall’agricoltura, da alcune piccole imprese industriali e dal terziario. Circa la metà dei montottonesi, il cui indice di vecchiaia è decisamente superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale, situato su un basso colle, mentre il resto della comunità è distribuito in un elevato numero di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, dal profilo geometrico dolcemente ondulato, abbraccia una serie di bassi rilievi dal profilo arrotondato, ricoperti da rade macchie boschive di acero, roverella e cerro nonché da campi messi a coltura, con netta prevalenza di frutteti e coltivazioni di cereali e ortaggi.

Storia

Soggetta in epoca antica alle potenti città di FALERIA (attuale Falerone) e FIRMUM PICENUM (Fermo), prosperò nel Medioevo sotto la sfera d’influenza farfense. Attaccata da saraceni e normanni, riuscì a contrastare i loro assalti per merito delle solide fortificazioni erette nel X secolo dal duca di Atri Attone, cui si deve anche la costruzione del castello. Passò successivamente sotto la giurisdizione della chiesa fermana e, da questa, al comune di Fermo; poco più di trent’anni dopo fu occupata dalle truppe di Francesco Sforza. Dal 1536 al 1545 ospitò il governatore apostolico. Tornata nuovamente in mano ai fermani (1575), fu annessa allo Stato Pontificio nel 1606. Negli ultimi anni del Settecento subì l’invasione francese. Il toponimo sembra essere un composto del termine “monte” e del nome di persona OTTO, OTTONIS, di origine germanica o longobarda; la tradizione lo collega invece ad Attone, titolare del feudo prima dell’anno mille. Gli edifici religiosi custodiscono gran parte del patrimonio artistico locale. Al di fuori delle mura si trova la chiesa seicentesca della Madonna delle Grazie, edificata in stile rinascimentale e contenente dipinti di pregio. La grande chiesa di Santa Maria, dalla facciata diroccata, presenta un portale lavorato in cotto, risalente al 1515; l’interno invece è stato completamente restaurato nel XIX secolo dall’architetto Sacconi. L’odierna Comunità Aurora, un tempo sede dei frati minori conventuali, ingloba il chiostro e la chiesa di San Francesco, con portale romanico-gotico, e custodisce cornici dorate settecentesche e un dipinto di Pietro da Rimini dedicato al Santo.

Soggetta in epoca antica alle potenti città di FALERIA (attuale Falerone) e FIRMUM PICENUM (Fermo), prosperò nel Medioevo sotto la sfera d’influenza <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=FARFENSE'>farfense</a>. Attaccata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=SARACENI'>saraceni</a> e normanni, riuscì a contrastare i loro assalti per merito delle solide fortificazioni erette nel X secolo dal duca di Atri Attone, cui si deve anche la costruzione del castello. Passò successivamente sotto la giurisdizione della chiesa fermana e, da questa, al comune di Fermo; poco più di trent’anni dopo fu occupata dalle truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=FRANCESCOSFORZA'>Francesco Sforza</a>. Dal 1536 al 1545 ospitò il governatore apostolico. Tornata nuovamente in mano ai fermani (1575), fu annessa allo Stato Pontificio nel 1606. Negli ultimi anni del Settecento subì l’invasione francese. Il toponimo sembra essere un composto del termine “monte” e del nome di persona OTTO, OTTONIS, di origine germanica o <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>; la tradizione lo collega invece ad Attone, titolare del feudo prima dell’anno mille. Gli edifici religiosi custodiscono gran parte del patrimonio artistico locale. Al di fuori delle mura si trova la chiesa seicentesca della Madonna delle Grazie, edificata in stile rinascimentale e contenente dipinti di pregio. La grande chiesa di Santa Maria, dalla facciata diroccata, presenta un portale lavorato in cotto, risalente al 1515; l’interno invece è stato completamente restaurato nel XIX secolo dall’architetto Sacconi. L’odierna Comunità Aurora, un tempo sede dei frati minori conventuali, ingloba il chiostro e la chiesa di San Francesco, con portale romanico-gotico, e custodisce cornici dorate settecentesche e un dipinto di Pietro da Rimini dedicato al Santo.

Economia

Accanto alla produzione di cereali, uva, olive, frutta e ortaggi, ancora fiorente, il quadro dell’economia locale annovera alcune imprese artigianali, attive principalmente nei comparti alimentare, delle calzature, dei materiali da costruzione e del legno, una rete commerciale articolata e una buona dotazione di servizi, comprendente il credito. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è provvisto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado nonché della farmacia ma è privo di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; il modesto sviluppo dell’apparato ricettivo, che offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, non favorisce la valorizzazione turistica del territorio comunale, provvisto tuttavia di un certo numero di case per vacanze.

Accanto alla produzione di cereali, uva, olive, frutta e ortaggi, ancora fiorente, il quadro dell’economia locale annovera alcune imprese artigianali, attive principalmente nei comparti alimentare, delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=CALZATURE'>calzature</a>, dei materiali da costruzione e del legno, una rete commerciale articolata e una buona dotazione di servizi, comprendente il credito. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è provvisto di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado nonché della farmacia ma è privo di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; il modesto sviluppo dell’apparato ricettivo, che offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, non favorisce la valorizzazione turistica del territorio comunale, provvisto tuttavia di un certo numero di case per vacanze.

Relazioni

Attratti dalla bellezza dell’ambiente naturale, oltre che dall’importanza del patrimonio storico-architettonico, i visitatori sono richiamati anche da una serie di manifestazioni tradizionali: spiccano tra queste le sagre gastronomiche che si svolgono nel mese di agosto –della trippa, della polenta con la salsiccia, delle tagliatelle e del vitello arrosto, degli gnocchi con le salsicce, della bruschetta e della pizza–, le feste di Sant’Antonio (17 gennaio), della Madonna delle Grazie (15 giugno) e di San Lorenzo (10 agosto) nonché alcune allegre giornate a tema, quali la “Festa degli alberi” (aprile) e quella detta “del ritorno” (14 agosto), con cena, balli e lotterie. I Santi Patroni Fabiano e Sebastiano si festeggiano il 5 settembre con solenni funzioni religiose e intrattenimenti popolari.

Attratti dalla bellezza dell’ambiente naturale, oltre che dall’importanza del patrimonio storico-architettonico, i visitatori sono richiamati anche da una serie di manifestazioni tradizionali: spiccano tra queste le sagre gastronomiche che si svolgono nel mese di agosto –della trippa, della polenta con la salsiccia, delle tagliatelle e del vitello arrosto, degli gnocchi con le salsicce, della bruschetta e della pizza–, le feste di Sant’Antonio (17 gennaio), della Madonna delle Grazie (15 giugno) e di San Lorenzo (10 agosto) nonché alcune allegre giornate a tema, quali la “Festa degli alberi” (aprile) e quella detta “del ritorno” (14 agosto), con cena, balli e lotterie. I Santi Patroni Fabiano e Sebastiano si festeggiano il 5 settembre con solenni funzioni religiose e intrattenimenti popolari.

Località

Forche di Tenna, San Lorenzo

Forche di Tenna, San Lorenzo