Descrizione

Comune rurale di origine medioevale. La ridotta comunità dei monteverdini con una densità di popolazione molto bassa e con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si espande nell'unica frazione di Canneto, oltre che nelle case sparse, in cui è distribuita per quasi un quarto. L'andamento altimetrico dell'abitato è quello della bassa collina; del resto la quota massima del territorio comunale non raggiunge i 600 metri sul livello del mare. Dallo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, emerge un castello rosso a tre torri con finestre nere, collocato sul verde della campagna. È probabile il riferimento ad un castello di pietra con tre torri, antico possesso dei monaci della vicina abbazia di S. Pietro in Palazzuolo.  

Comune rurale di origine medioevale. La ridotta comunità dei monteverdini con una densità di popolazione molto bassa e con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si espande nell'unica frazione di Canneto, oltre che nelle case sparse, in cui è distribuita per quasi un quarto. L'andamento altimetrico dell'abitato è quello della bassa collina; del resto la quota massima del territorio comunale non raggiunge i 600 metri sul livello del mare. Dallo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, emerge un castello rosso a tre torri con finestre nere, collocato sul verde della campagna. È probabile il riferimento ad un castello di pietra con tre torri, antico possesso dei monaci della vicina abbazia di S. Pietro in Palazzuolo.  

Storia

Le prime notizie dell'insediamento originario, che ha conservato fino ai giorni nostri l'antica estensione territoriale, risalgono al 1063, anno in cui Ugo della Gherardesca ne fece dono ai monaci dell'abbazia di San Pietro a Palazzuolo. Nel 1230 fu posto sotto il controllo di Massa Marittima ed un secolo dopo, nel 1340, fu ceduto a Volterra. Per tutto il sec. XV subì continue invasioni e mutamenti di dominazione: nel 1405 fu conquistata dai fiorentini, nel 1431 dagli Appiani, nel 1447 da Alfonso d'Aragona per poi tornare due anni dopo a Volterra fino all'annessione fiorentina del 1472. Nel 1665 divenne un marchesato infeudato agli Incontri di Volterra. Si costituì comune autonomo, come molti altri centri del contado pisano, nel 1776. Solo nel nostro secolo (1920) ha assunto l'attuale denominazione che comprende l'aggiunta del'aggettivo "Marittimo". Tutti i monumenti conservati fino ad ora sono in qualche modo legati alla storia medioevale: nella chiesa arcipretale di Sant'Andrea Apostolo è conservata un'ara pagana; nell'Oratorio del SS. Sacramento, rimaneggiato nel sec. XVIII, si trova un crocifisso ligneo del 1400 e presso Canneto si possono rintracciare i ruderi dell'antica badia di S. Pietro a Palazzuolo. L'antico contesto economico e socio-culturale, prevalentemente rurale, si è mantenuto sostanzialmente inalterato.  

Le prime notizie dell'insediamento originario, che ha conservato fino ai giorni nostri l'antica estensione territoriale, risalgono al 1063, anno in cui Ugo della Gherardesca ne fece dono ai monaci dell'abbazia di San Pietro a Palazzuolo. Nel 1230 fu posto sotto il controllo di Massa Marittima ed un secolo dopo, nel 1340, fu ceduto a Volterra. Per tutto il sec. XV subì continue invasioni e mutamenti di dominazione: nel 1405 fu conquistata dai fiorentini, nel 1431 dagli Appiani, nel 1447 da Alfonso d'Aragona per poi tornare due anni dopo a Volterra fino all'annessione fiorentina del 1472. Nel 1665 divenne un marchesato infeudato agli Incontri di Volterra. Si costituì comune autonomo, come molti altri centri del contado pisano, nel 1776. Solo nel nostro secolo (1920) ha assunto l'attuale denominazione che comprende l'aggiunta del'aggettivo "Marittimo". Tutti i monumenti conservati fino ad ora sono in qualche modo legati alla storia medioevale: nella chiesa arcipretale di Sant'Andrea Apostolo è conservata un'ara pagana; nell'Oratorio del SS. Sacramento, rimaneggiato nel sec. XVIII, si trova un crocifisso ligneo del 1400 e presso Canneto si possono rintracciare i ruderi dell'antica badia di S. Pietro a Palazzuolo. L'antico contesto economico e socio-culturale, prevalentemente rurale, si è mantenuto sostanzialmente inalterato.  

Economia

L'andamento dell'economia dipende in massima parte dall'agricoltura, che costituisce di gran lunga l'attività prevalente e quindi la principale fonte di reddito. Le produzioni più diffuse riguardano viti e cereali ma un certo sviluppo ha raggiunto anche la silvicoltura, a cui sono legate piccole imprese per la lavorazione del legno. Alcuni abitanti sono invece impiegati nelle centrali Enel del comune di Pomarance. Centrali elettriche stanno sorgendo anche nel comune, grazie allo sviluppo geotermico in atto. Il sistema dei servizi locali comprende la scuola materna statale e tutte le classi dell'obbligo, nonché l'uffici postale nel capoluogo comunale che a Canneto. Tra le strutture ricettive e per il tempo libero si annoverano varie aziende agrituristiche, maneggi, campi di calcio, da tennis e tiro al piattello nonché una piscina mentre scarsi sono i servizi di ristorazione. Per i bisogni sanitari, oltre al distretto della Usl, c'è  un ambulatorio della Croce Rossa Italiana. A tutela del patrimonio paesaggistico si trova inoltre un posto di guardia della Comunità montana delle Colline Metallifere.  

L'andamento dell'economia dipende in massima parte dall'agricoltura, che costituisce di gran lunga l'attività prevalente e quindi la principale fonte di reddito. Le produzioni più diffuse riguardano viti e cereali ma un certo sviluppo ha raggiunto anche la silvicoltura, a cui sono legate piccole imprese per la lavorazione del legno. Alcuni abitanti sono invece impiegati nelle centrali Enel del comune di Pomarance. Centrali elettriche stanno sorgendo anche nel comune, grazie allo sviluppo geotermico in atto. Il sistema dei servizi locali comprende la scuola materna statale e tutte le classi dell'obbligo, nonché l'uffici postale nel capoluogo comunale che a Canneto. Tra le strutture ricettive e per il tempo libero si annoverano varie aziende agrituristiche, maneggi, campi di calcio, da tennis e tiro al piattello nonché una piscina mentre scarsi sono i servizi di ristorazione. Per i bisogni sanitari, oltre al distretto della Usl, c'è  un ambulatorio della Croce Rossa Italiana. A tutela del patrimonio paesaggistico si trova inoltre un posto di guardia della Comunità montana delle Colline Metallifere.  

Relazioni

I rapporti con i centri vicini sono abbastanza intensi malgrado le vie di comunicazione poco agevoli. L'attività turistica e le strutture ad essa legate stanno sviluppandosi (in località Gualda sta nascendo un nuovo insediamento turistico residenziale): i visitatori sono attratti dal gradevole paesaggio collinare. Momenti di festa e di incontro si hanno nel periodo estivo in occasione della Sagra della pappardella (10-17 agosto), che ha sostituito la Sagra del capriolo. Il Patrono, Sant'Andrea, si festeggia il 30 novembre.

I rapporti con i centri vicini sono abbastanza intensi malgrado le vie di comunicazione poco agevoli. L'attività turistica e le strutture ad essa legate stanno sviluppandosi (in località Gualda sta nascendo un nuovo insediamento turistico residenziale): i visitatori sono attratti dal gradevole paesaggio collinare. Momenti di festa e di incontro si hanno nel periodo estivo in occasione della Sagra della pappardella (10-17 agosto), che ha sostituito la Sagra del capriolo. Il Patrono, Sant'Andrea, si festeggia il 30 novembre.

Località

Canneto

Canneto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monteverdi Marittimo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.