Descrizione

Comune collinare, dalle probabili origini romane e dall'economia prevalentemente agricola. I montevecchini, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo, che dà il nome al comune, anche nelle località di Quattro Strade, dove si trova il 70 per cento della popolazione, Caresè, Ghisalba, Ostizza, Palazzetto, Pertevano, Piazza, Spiazzolo e Valfredda. Il comune mostra forti segnali di espansione edilizia. Il profilo geometrico del territorio è tipicamente collinare e passa da un'altitudine minima di 240 metri sul livello del mare ad una massima di 503. Il centro abitato principale presenta un andamento plano-altimetrico variabile, trovandosi sulla vetta di un colle, raggiungibile solo attraverso una ripida strada.

Comune collinare, dalle probabili origini romane e dall'economia prevalentemente agricola. I montevecchini, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo, che dà il nome al comune, anche nelle località di Quattro Strade, dove si trova il 70 per cento della popolazione, Caresè, Ghisalba, Ostizza, Palazzetto, Pertevano, Piazza, Spiazzolo e Valfredda. Il comune mostra forti segnali di espansione edilizia. Il profilo geometrico del territorio è tipicamente collinare e passa da un'altitudine minima di 240 metri sul livello del mare ad una massima di 503. Il centro abitato principale presenta un andamento plano-altimetrico variabile, trovandosi sulla vetta di un colle, raggiungibile solo attraverso una ripida strada.

Storia

Il nome deriva probabilmente dall'appellativo "monte vecchio", con l'evidente significato di antico, ma la vicinanza con l'antica strada romana che collegava la Brianza con la zona di Bergamo fa ritenere ad alcuni studiosi che il nome derivi da MONS VIGILARUM: la posizione dell'abitato, situato sul colle, potrebbe, in realtà, avallare questa supposizione, poiché le vedette dall'alto del monte potevano scorgere facilmente i nemici in avvicinamento dal fiume Adda. Il santuario, che sorge sul punto più alto della collina, è dedicato a S. Giovanni Decollato. L'accesso alla chiesa è suggestivo per la presenza di un'ampia scalinata ai cui lati si allineano alberi frondosi. L'interno conserva affreschi del Cinquecento, compresa una "Decollazione del Battista" attribuita a Giulio Ciampi o, comunque, alla sua scuola. Nella cappella di sinistra si trovano affreschi dell'inizio dell'Ottocento a firma di Andrea Appiani, purtroppo alquanto rovinati. Nella sagrestia è, invece, custodito un pregevole intaglio in legno, detto "Trono della Madonna". Intorno all'edificio si snoda la Via Crucis, ombreggiata da un bel viale alberato. L'oratorio di S. Bernardo, sorto per volere di S. Carlo Borromeo, appartiene alla seconda metà del '500. Nei pressi del Santuario si trova la bellissima Villa Albertoni, di grandi dimensioni, dall'inconfondibile stile barocco e con un elegante portale. La famiglia Agnesi, facoltoso casato locale, ne aveva fatto la propria residenza estiva e qui abitò anche la matematica Gaetana Agnesi, come ricorda una targa marmorea all'ingresso dell'edificio.

Il nome deriva probabilmente dall'appellativo "monte vecchio", con l'evidente significato di antico, ma la vicinanza con l'antica strada romana che collegava la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BRIANZA'>Brianza</a> con la zona di Bergamo fa ritenere ad alcuni studiosi che il nome derivi da MONS VIGILARUM: la posizione dell'abitato, situato sul colle, potrebbe, in realtà, avallare questa supposizione, poiché le vedette dall'alto del monte potevano scorgere facilmente i nemici in avvicinamento dal fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a>. Il santuario, che sorge sul punto più alto della collina, è dedicato a S. Giovanni Decollato. L'accesso alla chiesa è suggestivo per la presenza di un'ampia scalinata ai cui lati si allineano alberi frondosi. L'interno conserva affreschi del Cinquecento, compresa una "Decollazione del Battista" attribuita a Giulio Ciampi o, comunque, alla sua scuola. Nella cappella di sinistra si trovano affreschi dell'inizio dell'Ottocento a firma di Andrea Appiani, purtroppo alquanto rovinati. Nella sagrestia è, invece, custodito un pregevole intaglio in legno, detto "Trono della Madonna". Intorno all'edificio si snoda la Via Crucis, ombreggiata da un bel viale alberato. L'oratorio di S. Bernardo, sorto per volere di S. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOBORROMEO'>Carlo Borromeo</a>, appartiene alla seconda metà del '500. Nei pressi del Santuario si trova la bellissima Villa Albertoni, di grandi dimensioni, dall'inconfondibile stile barocco e con un elegante portale. La famiglia Agnesi, facoltoso casato locale, ne aveva fatto la propria residenza estiva e qui abitò anche la matematica Gaetana Agnesi, come ricorda una targa marmorea all'ingresso dell'edificio.

Economia

La popolazione fonda le proprie basi economiche prevalentemente sulle attività agricole ma anche quelle industriali presentano un certo sviluppo. La coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi fa da contorno a quella che, da sempre, è l'attività agricola più fiorente, la viticoltura, per la produzione di vini pregiati e rinomati, specialmente del tipo bianco secco. Le viti sono parte del paesaggio e offrono un bel panorama lungo i gradoni e le terrazze che discendono dalle colline verso la pianura. Il terreno calcareo e ombroso, frammisto ad argilla, favorisce, infatti, la coltivazione dell'uva, oltre, ovviamente, ad altri tipi di frutta. L'allevamento risulta, anch'esso, abbastanza fiorente: si registrano, infatti, numerosi capi sia bovini che ovini e caprini. L'industria è presente con imprese edili, fabbriche di utensili, falegnamerie e trafilerie. Il terziario trova espressione con impieghi nelle amministrazioni locali e nei servizi privati di consulenza informatica oltre che, ovviamente, nella rete distributiva, in grado di soddisfare le esigenze locali. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni della comunità. Nelle scuole locali è impartita l'istruzione primaria, mentre non ci sono strutture socio-culturali di particolare rilievo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

La popolazione fonda le proprie basi economiche prevalentemente sulle attività agricole ma anche quelle industriali presentano un certo sviluppo. La coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi fa da contorno a quella che, da sempre, è l'attività agricola più fiorente, la viticoltura, per la produzione di vini pregiati e rinomati, specialmente del tipo bianco secco. Le viti sono parte del paesaggio e offrono un bel panorama lungo i gradoni e le terrazze che discendono dalle colline verso la pianura. Il terreno calcareo e ombroso, frammisto ad argilla, favorisce, infatti, la coltivazione dell'uva, oltre, ovviamente, ad altri tipi di frutta. L'allevamento risulta, anch'esso, abbastanza fiorente: si registrano, infatti, numerosi capi sia bovini che ovini e caprini. L'industria è presente con imprese edili, fabbriche di utensili, falegnamerie e trafilerie. Il terziario trova espressione con impieghi nelle amministrazioni locali e nei servizi privati di consulenza informatica oltre che, ovviamente, nella rete distributiva, in grado di soddisfare le esigenze locali. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni della comunità. Nelle scuole locali è impartita l'istruzione primaria, mentre non ci sono strutture socio-culturali di particolare rilievo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La località, anche se non può essere considerata una meta per il turismo di villeggiatura, è, comunque, abbastanza frequentata, per la presenza del santuario e per la produzione di vini che richiamano, mescolando arditamente sacro e profano, pellegrini ed intenditori. La comunità risulta quindi aperta e disponibile nei confronti dei comuni del circondario, ai quali si rivolge sia per i servizi che per le potenzialità rappresentate dal ricco tessuto economico brianzolo. La festa del Patrono, S. Giovanni Battista, si celebra il 29 agosto.

La località, anche se non può essere considerata una meta per il turismo di villeggiatura, è, comunque, abbastanza frequentata, per la presenza del santuario e per la produzione di vini che richiamano, mescolando arditamente sacro e profano, pellegrini ed intenditori. La comunità risulta quindi aperta e disponibile nei confronti dei comuni del circondario, ai quali si rivolge sia per i servizi che per le potenzialità rappresentate dal ricco tessuto economico brianzolo. La festa del Patrono, S. Giovanni Battista, si celebra il 29 agosto.

Località

Abbandonato, Cella, Ceresè, Colombè, Ghisalba, Madremolo, Ostizza, Palazzetto, Passone, Pertevano, Quattro Strade, San Bernardo, Spiazzolo

Abbandonato, Cella, Ceresè, Colombè, Ghisalba, Madremolo, Ostizza, Palazzetto, Passone, Pertevano, Quattro Strade, San Bernardo, Spiazzolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montevecchia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.