Descrizione

Centro di origine medioevale, con una economia legata all'industria e al commercio. La comunità dei monteronesi ha un indice di vecchiaia superiore alla media. È uno dei comuni di più recente formazione nella provincia senese. Attualmente, si articola in numerose località: Cuna, Corsano, Grotti, Lucignano d'Arbia, Mugnano, Ponte a Tressa, Ponte d'Arbia, Radi, Ville di Corsano. Ai Santi Patroni Giusto e Donato, i vescovi cui è intitolata la parrocchia locale, è dedicato lo stemma comunale, che li raffigura, in argento e sullo sfondo di una campagna verde, in solenne atteggiamento regale e sacri paramenti. La sua origine va ricercata, probabilmente, nell'antico stendardo della chiesa.

Centro di origine medioevale, con una economia legata all'industria e al commercio. La comunità dei monteronesi ha un indice di vecchiaia superiore alla media. È uno dei comuni di più recente formazione nella provincia senese. Attualmente, si articola in numerose località: Cuna, Corsano, Grotti, Lucignano d'Arbia, Mugnano, Ponte a Tressa, Ponte d'Arbia, Radi, Ville di Corsano. Ai Santi Patroni Giusto e Donato, i vescovi cui è intitolata la parrocchia locale, è dedicato lo stemma comunale, che li raffigura, in argento e sullo sfondo di una campagna verde, in solenne atteggiamento regale e sacri paramenti. La sua origine va ricercata, probabilmente, nell'antico stendardo della chiesa.

Storia

Come molti comuni della zona circostante, anche questo trasse beneficio dalla presenza della via Francigena, sulla quale si sviluppò, in età medievale, con funzione difensiva e di nodo viario, intorno ad un mulino fortificato appartenuto allo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena e tuttora ben conservato nelle sue interessanti strutture. Le successive sorti del comune sono legate alla città di Firenze, sotto il cui dominio passò nel 1554, quando fu assalito dal conte di Marignano. Compreso nella Podesteria di Buonconvento, ne fu staccato solo nel 1810. Dell'epoca medievale sono gli altri numerosi castelli presenti nella zona, di cui, purtroppo, non resta molto, fatta eccezione per il nucleo della Grancia di Cuna, posto anch'esso lungo la via Cassia, tra il comune e la sua frazione di Ponte a Tressa. Si tratta di una fattoria fortificata, in cui sono ancora perfettamente conservati gli edifici che compongono il borgo ed i magazzini, compresa la rampa carrabile interna, che permetteva agli animali da soma di portare il loro carico ai diversi piani della costruzione. Degni di nota anche: la chiesa dei Santi Jacopo e Cristoforo, le pievi di Lucignano d'Arbia e di S: Giovanni Battista, la chiesa di Sant'Albano.

Come molti comuni della zona circostante, anche questo trasse beneficio dalla presenza della via Francigena, sulla quale si sviluppò, in età medievale, con funzione difensiva e di nodo viario, intorno ad un mulino fortificato appartenuto allo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena e tuttora ben conservato nelle sue interessanti strutture. Le successive sorti del comune sono legate alla città di Firenze, sotto il cui dominio passò nel 1554, quando fu assalito dal conte di Marignano. Compreso nella Podesteria di Buonconvento, ne fu staccato solo nel 1810. Dell'epoca medievale sono gli altri numerosi castelli presenti nella zona, di cui, purtroppo, non resta molto, fatta eccezione per il nucleo della Grancia di Cuna, posto anch'esso lungo la via Cassia, tra il comune e la sua frazione di Ponte a Tressa. Si tratta di una fattoria fortificata, in cui sono ancora perfettamente conservati gli edifici che compongono il borgo ed i magazzini, compresa la rampa carrabile interna, che permetteva agli animali da soma di portare il loro carico ai diversi piani della costruzione. Degni di nota anche: la chiesa dei Santi Jacopo e Cristoforo, le pievi di Lucignano d'Arbia e di S: Giovanni Battista, la chiesa di Sant'Albano.

Economia

Negli ultimi anni, qui si è sviluppata la modesta attività industriale di cristallerie, aziende di costruzioni meccaniche, per la lavorazione del legno ed impianti per la produzione di prodotti farmaceutici. Ma a fronte di questo aumento delle unità produttive, il numero degli addetti al settore è diminuito, anche perché buona parte è impiegata nei poli produttivi di Siena e Colle di Val d'Elsa. Più vivace è, invece, il commercio, che ha fatto registrare un notevole sviluppo nei vari comparti. La dinamica di un mercato immobiliare che rende spesso proibitivo vivere in città ha determinato nel comune un'espansione edilizia, effetto di una complessiva tendenza centripeta. L'economia locale resta, comunque, anche molto legata all'agricoltura, secondo tradizione, e conta sulla presenza di mulini, frantoi e mangimifici, e sulle coltivazioni di olivi, viti e cereali. Non è molto positivo, invece, il quadro della vita culturale, di cui si occupa qualche circolo privato, come risulta insoddisfacente quello delle strutture scolastiche, rappresentate soltanto dalle scuole dell'obbligo. Alquanto limitate anche le strutture ricettive ma proporzionate ai flussi turistici, mentre un discorso diverso meritano le attrezzature sportive, numerose ed adeguate a soddisfare molte esigenze (è attiva anche una squadra di calcio l'A.S. Tressa): il comune è dotato di campi di calcio, pista per corse ippiche, un centro sportivo con bocciodromo coperto e palestra polivalente, campi da tennis, piscina.  

Negli ultimi anni, qui si è sviluppata la modesta attività industriale di cristallerie, aziende di costruzioni meccaniche, per la lavorazione del legno ed impianti per la produzione di prodotti farmaceutici. Ma a fronte di questo aumento delle unità produttive, il numero degli addetti al settore è diminuito, anche perché buona parte è impiegata nei poli produttivi di Siena e Colle di Val d'Elsa. Più vivace è, invece, il commercio, che ha fatto registrare un notevole sviluppo nei vari comparti. La dinamica di un mercato immobiliare che rende spesso proibitivo vivere in città ha determinato nel comune un'espansione edilizia, effetto di una complessiva tendenza centripeta. L'economia locale resta, comunque, anche molto legata all'agricoltura, secondo tradizione, e conta sulla presenza di mulini, frantoi e mangimifici, e sulle coltivazioni di olivi, viti e cereali. Non è molto positivo, invece, il quadro della vita culturale, di cui si occupa qualche circolo privato, come risulta insoddisfacente quello delle strutture scolastiche, rappresentate soltanto dalle scuole dell'obbligo. Alquanto limitate anche le strutture ricettive ma proporzionate ai flussi turistici, mentre un discorso diverso meritano le attrezzature sportive, numerose ed adeguate a soddisfare molte esigenze (è attiva anche una squadra di calcio l'A.S. Tressa): il comune è dotato di campi di calcio, pista per corse ippiche, un centro sportivo con bocciodromo coperto e palestra polivalente, campi da tennis, piscina.  

Relazioni

Benché il centro non sia molto aperto al nuovo, non mancano i visitatori, sensibili al fascino di questa caratteristica parte della Toscana ed attratti dalla vita calma ed appartata che vi si conduce, nonché dalle antiche strutture medievali. Il martedì si svolge il mercato settimanale. La Festa patronale, in onore dei Ss. Giusto e Donato, si celebra il 25 febbraio.

Benché il centro non sia molto aperto al nuovo, non mancano i visitatori, sensibili al fascino di questa caratteristica parte della Toscana ed attratti dalla vita calma ed appartata che vi si conduce, nonché dalle antiche strutture medievali. Il martedì si svolge il mercato settimanale. La Festa patronale, in onore dei Ss. Giusto e Donato, si celebra il 25 febbraio.

Località

Cuna, Grotti Alto, Le More, Lucignano d'Arbia, Ponte a Tressa, Ponte d'Arbia, Quinciano, Radi, Ville di Corsano

Cuna, Grotti Alto, Le More, Lucignano d'Arbia, Ponte a Tressa, Ponte d'Arbia, Quinciano, Radi, Ville di Corsano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monteroni d'Arbia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.