Descrizione

Comune collinare di origine medievale, in cui prevalgono le attività agricole e il turismo estivo, in sensibile crescita. La comunità dei monteleonesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, è distribuita nel capoluogo comunale, raggruppato sul pianoro di uno sperone, e nelle località di San Lorenzo, Santa Maria e Volpara, oltre che in un discreto numero di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, dal profilo geometrico dolce e ondulato, abbraccia i rilievi collinari che incombono sulle valli dei torrenti Nestore e Chiani -nel pliocene il primo scorreva in direzione opposta a quella attuale e con un vasto apparato deltizio si gettava nel mare pliocenico-. Il paesaggio è caratterizzato da molteplici sfumature di colore, dal verde cupo delle aree boscate a quello più brillante delle viti, dal grigio argenteo degli olivi all'oro delle messi nella stagione calda.

Comune collinare di origine medievale, in cui prevalgono le attività agricole e il turismo estivo, in sensibile crescita. La comunità dei monteleonesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, è distribuita nel capoluogo comunale, raggruppato sul pianoro di uno sperone, e nelle località di San Lorenzo, Santa Maria e Volpara, oltre che in un discreto numero di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, dal profilo geometrico dolce e ondulato, abbraccia i rilievi collinari che incombono sulle valli dei torrenti Nestore e Chiani -nel pliocene il primo scorreva in direzione opposta a quella attuale e con un vasto apparato deltizio si gettava nel mare pliocenico-. Il paesaggio è caratterizzato da molteplici sfumature di colore, dal verde cupo delle aree boscate a quello più brillante delle viti, dal grigio argenteo degli olivi all'oro delle messi nella stagione calda.

Storia

Sede d'insediamenti etrusco-romani, l'attuale territorio comunale fu sotto il controllo di Chiusi fino all'anno mille. Il borgo fu fondato, tra il 1050 e il 1052, da Orvieto, che vi eresse un castello a guardia del tracciato che conduceva a Perugia e a Città di Castello. Nel 1328 fu incendiato dai Filippeschi e, nel 1495, dopo essere passato dai Villata ai Montemarte e ai Della Rovere, tornò al comune di Orvieto, che fece ricostruire la sua fortezza; questa fu nuovamente distrutta nel 1643, in occasione della guerra fra il Papato e i Farnese per il controllo del ducato di Castro. Il toponimo è composto da "monte" e, probabilmente, da un nome di persona. Di particolare interesse sono le opere d'arte conservate nella collegiata, che presenta sull'altare maggiore una tavola raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Pietro e Paolo, attribuita alla scuola del Perugino; pregevole anche l'altare barocco della chiesa del Santissimo Crocifisso. Tra gli esempi di architettura civile spicca il teatro dei Rustici: l'edificio, formato da pietre squadrate e addossato alle mura castellane del primo nucleo della fortezza, fu costruito per assolvere alla funzione di granaio e trasformato in teatro nel 1732.

Sede d'insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=ETRUSCOROMANI'>etrusco-romani</a>, l'attuale territorio comunale fu sotto il controllo di Chiusi fino all'anno mille. Il borgo fu fondato, tra il 1050 e il 1052, da Orvieto, che vi eresse un castello a guardia del tracciato che conduceva a Perugia e a Città di Castello. Nel 1328 fu incendiato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FILIPPESCHI'>Filippeschi</a> e, nel 1495, dopo essere passato dai Villata ai Montemarte e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a>, tornò al comune di Orvieto, che fece ricostruire la sua fortezza; questa fu nuovamente distrutta nel 1643, in occasione della guerra fra il Papato e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FARNESE'>Farnese</a> per il controllo del ducato di Castro. Il toponimo è composto da "monte" e, probabilmente, da un nome di persona. Di particolare interesse sono le opere d'arte conservate nella collegiata, che presenta sull'altare maggiore una tavola raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Pietro e Paolo, attribuita alla scuola del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=PERUGINO'>Perugino</a>; pregevole anche l'altare barocco della chiesa del Santissimo Crocifisso. Tra gli esempi di architettura civile spicca il teatro dei Rustici: l'edificio, formato da pietre squadrate e addossato alle mura castellane del primo nucleo della fortezza, fu costruito per assolvere alla funzione di granaio e trasformato in teatro nel 1732.

Economia

Pur conservando un solido legame con la tradizione, la comunità mostra una discreta apertura agli stimoli del progresso. L'agricoltura costituisce ancora una basilare fonte di sussistenza e produce abbondanti raccolti di frumento, uva e olive, che, ampiamente commercializzati, alimentano anche l'industria di trasformazione agro-alimentare. Le altre realtà imprenditoriali presenti sono legate a comparti tradizionali, primi fra tutti quello edile e quello manifatturiero dei tessuti e delle confezioni; la diffusione di servizi altamente qualificati, come il credito e le assicurazioni, è un'ulteriore conferma del dinamismo dei monteleonesi. Dotato degli ordinari uffici municipali e postali, il comune ospita le scuole dell'obbligo -ma per gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado i giovani sono costretti a spostarsi altrove-, un palazzetto dello sport e un teatro comunale che, risalente al 1732 e da poco ristrutturato, è sede di molteplici attività culturali; è dotato inoltre di buone strutture per la ristorazione ma difetta di quelle sanitarie, che si limitano alla sola farmacia.

Pur conservando un solido legame con la tradizione, la comunità mostra una discreta apertura agli stimoli del progresso. L'agricoltura costituisce ancora una basilare fonte di sussistenza e produce abbondanti raccolti di frumento, uva e olive, che, ampiamente commercializzati, alimentano anche l'industria di trasformazione agro-alimentare. Le altre realtà imprenditoriali presenti sono legate a comparti tradizionali, primi fra tutti quello edile e quello manifatturiero dei tessuti e delle confezioni; la diffusione di servizi altamente qualificati, come il credito e le assicurazioni, è un'ulteriore conferma del dinamismo dei monteleonesi. Dotato degli ordinari uffici municipali e postali, il comune ospita le scuole dell'obbligo -ma per gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado i giovani sono costretti a spostarsi altrove-, un palazzetto dello sport e un teatro comunale che, risalente al 1732 e da poco ristrutturato, è sede di molteplici attività culturali; è dotato inoltre di buone strutture per la ristorazione ma difetta di quelle sanitarie, che si limitano alla sola farmacia.

Relazioni

Il felice connubio di natura e arte che caratterizza le dolci colline monteleonesi esercita un forte richiamo sul movimento turistico, attratto anche da alcune significative manifestazioni folcloristiche locali: la festa della quercia (aprile), con giochi ed esibizioni della banda musicale; la cosiddetta "Rimpatriata", che si svolge nel mese di agosto con sagre e spettacoli culturali; il corteo storico che rievoca la disfida fra i casati di Montemarte e Marsciano (agosto); la rappresentazione in costume d'epoca del presepe vivente, nel periodo natalizio. La quarta domenica di maggio si celebra la festa del Patrono San Teodoro.

Il felice connubio di natura e arte che caratterizza le dolci colline monteleonesi esercita un forte richiamo sul movimento turistico, attratto anche da alcune significative manifestazioni folcloristiche locali: la festa della quercia (aprile), con giochi ed esibizioni della banda musicale; la cosiddetta "Rimpatriata", che si svolge nel mese di agosto con sagre e spettacoli culturali; il corteo storico che rievoca la disfida fra i casati di Montemarte e Marsciano (agosto); la rappresentazione in costume d'epoca del presepe vivente, nel periodo natalizio. La quarta domenica di maggio si celebra la festa del Patrono San Teodoro.

Località

Colle, Colle Basso, Costarelle, San Lorenzo, Santa Maria, Tarlara, Volpara

Colle, Colle Basso, Costarelle, San Lorenzo, Santa Maria, Tarlara, Volpara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monteleone d'Orvieto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.