Descrizione

Comune di montagna, di origini molto antiche, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modestissimo sviluppo industriale. I montegrinesi presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media e si distribuiscono in più nuclei abitati, oltre che nel capoluogo comunale: Bosco Valtravaglia, Bonera, Castendallo, Cucco, Ruera, Sciorbagno e Sorti. Il territorio comunale, che non fa registrare significativi segni di espansione edilizia, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche molto accentuate in alcuni punti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce l'immagine di una torre quadrata e merlata alla ghibellina, accostata da quattro alberi e fondata sulla verde pianura. Dalla punta dello scudo si origina uno specchio d'acqua argenteo; sullo sfondo domina un monte che si staglia nell'azzurro del cielo.  

Comune di montagna, di origini molto antiche, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modestissimo sviluppo industriale. I montegrinesi presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media e si distribuiscono in più nuclei abitati, oltre che nel capoluogo comunale: Bosco Valtravaglia, Bonera, Castendallo, Cucco, Ruera, Sciorbagno e Sorti. Il territorio comunale, che non fa registrare significativi segni di espansione edilizia, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche molto accentuate in alcuni punti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce l'immagine di una torre quadrata e merlata alla ghibellina, accostata da quattro alberi e fondata sulla verde pianura. Dalla punta dello scudo si origina uno specchio d'acqua argenteo; sullo sfondo domina un monte che si staglia nell'azzurro del cielo.  

Storia

Il toponimo contiene un esplicito riferimento alla particolare posizione geografica dell'abitato: già a partire dal XIII secolo compare infatti nei documenti con la forma "in monte Gariu", mentre nel secolo successivo diventa "Montegareno", prima di assumere l'attuale e definitiva conformazione. I primi insediamenti umani vengono fatti risalire all'età del bronzo: tale supposizione è giustificata dalla recente scoperta di incisioni rupestri realizzate in epoca preistorica. Le successive vicende locali, che si mostrano alquanto scarne e prive di eventi particolari, vanno ricondotte alla cronaca del feudo di Luino; fu poi legata ai Marliani e ai Crivelli ma ancora prima rientrava sotto l'amministrazione della "squadra di mezzo", che comprendeva la contea dei Rusca. Anche per la storia di questo borgo sono molto importanti i testi redatti in seguito a visite pastorali, in particolare quelle del cardinale Federico Borromeo. Nel 1848 vi sostò Giuseppe Garibaldi, dopo la vittoriosa battaglia di Luino, che vide prevalere le truppe garibaldine sull'esercito austriaco. L'edificio più antico è la chiesa di S. Martino di origine romanica; il vicino oratorio conserva all'interno affreschi di Guglielmo da Montegrino. Di fattura romanica è anche la chiesa di Sant'Ambrogio, che presenta alcuni decori in stile barocco.  

Il toponimo contiene un esplicito riferimento alla particolare posizione geografica dell'abitato: già a partire dal XIII secolo compare infatti nei documenti con la forma "in monte Gariu", mentre nel secolo successivo diventa "Montegareno", prima di assumere l'attuale e definitiva conformazione. I primi insediamenti umani vengono fatti risalire all'età del bronzo: tale supposizione è giustificata dalla recente scoperta di incisioni rupestri realizzate in epoca preistorica. Le successive vicende locali, che si mostrano alquanto scarne e prive di eventi particolari, vanno ricondotte alla cronaca del feudo di Luino; fu poi legata ai Marliani e ai Crivelli ma ancora prima rientrava sotto l'amministrazione della "squadra di mezzo", che comprendeva la contea dei Rusca. Anche per la storia di questo borgo sono molto importanti i testi redatti in seguito a visite pastorali, in particolare quelle del cardinale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBORROMEO'>Federico Borromeo</a>. Nel 1848 vi sostò Giuseppe Garibaldi, dopo la vittoriosa battaglia di Luino, che vide prevalere le truppe garibaldine sull'esercito austriaco. L'edificio più antico è la chiesa di S. Martino di origine romanica; il vicino oratorio conserva all'interno affreschi di Guglielmo da Montegrino. Di fattura romanica è anche la chiesa di Sant'Ambrogio, che presenta alcuni decori in stile barocco.  

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la sede della Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha del tutto abbandonato l'agricoltura che, tuttavia, può contare solo su coltivazioni di ortaggi; è praticato anche l'allevamento di ovini, bovini ed equini. L'industria è rappresentata da piccole fabbriche metallurgiche, affiancate da altrettanto piccole imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non presenta strutture sociali di rilievo, se si escludono due asili nido. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari. Le strutture ricettive non consentono il soggiorno dei visitatori ma offrono soltanto la ristorazione, mentre mancano strutture sanitarie, sportive e per il tempo libero; tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.  

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la sede della Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha del tutto abbandonato l'agricoltura che, tuttavia, può contare solo su coltivazioni di ortaggi; è praticato anche l'allevamento di ovini, bovini ed equini. L'industria è rappresentata da piccole fabbriche metallurgiche, affiancate da altrettanto piccole imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non presenta strutture sociali di rilievo, se si escludono due asili nido. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari. Le strutture ricettive non consentono il soggiorno dei visitatori ma offrono soltanto la ristorazione, mentre mancano strutture sanitarie, sportive e per il tempo libero; tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.  

Relazioni

All'assenza di movimento turistico, legata alla mancanza di attrattive di rilievo, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, a causa del suo modesto sviluppo economico, che non consente certamente l'assorbimento di un flusso apprezzabile di manodopera. D'altra parte, la carenza di scuole e di servizi nonché il diffuso pendolarismo per motivi di lavoro sono alla base dei suoi rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. Attirano visitatori i vari appuntamenti tradizionali del folclore, che si svolgono durante l'anno; tra questi meritano di essere citate la festa della località di Bosco, che si svolge la seconda domenica dopo Pasqua, la "festa del villeggiante", che ha luogo a ferragosto, e la "festa della Madonna del Rosario", che si celebra la prima domenica di ottobre. Prodotti tipici della gastronomia locale sono i piatti con funghi porcini, la polenta e la selvaggina. La festa del Patrono, Sant'Ambrogio, ricorre ugualmente la prima domenica di ottobre.  

All'assenza di movimento turistico, legata alla mancanza di attrattive di rilievo, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, a causa del suo modesto sviluppo economico, che non consente certamente l'assorbimento di un flusso apprezzabile di manodopera. D'altra parte, la carenza di scuole e di servizi nonché il diffuso pendolarismo per motivi di lavoro sono alla base dei suoi rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. Attirano visitatori i vari appuntamenti tradizionali del folclore, che si svolgono durante l'anno; tra questi meritano di essere citate la festa della località di Bosco, che si svolge la seconda domenica dopo Pasqua, la "festa del villeggiante", che ha luogo a ferragosto, e la "festa della Madonna del Rosario", che si celebra la prima domenica di ottobre. Prodotti tipici della gastronomia locale sono i piatti con funghi porcini, la polenta e la selvaggina. La festa del Patrono, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, ricorre ugualmente la prima domenica di ottobre.  

Località

Bonera, Bosco Valtravaglia, Castendallo, Cucco, Molino d'Anna, Ruera, Sciorbagno, Sorti

Bonera, Bosco Valtravaglia, Castendallo, Cucco, Molino d'Anna, Ruera, Sciorbagno, Sorti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montegrino Valtravaglia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.