Descrizione

Comune collinare di età medievale, la cui economia è sostenuta dalla vitivinicoltura e dal vivace turismo estivo. I montegabbionesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono per lo più concentrati nel capoluogo comunale, che, cinto da mura medievali e raccolto in posizione elevata, presenta una struttura varia a maglie ortogonali; solo un'esigua parte della comunità risiede nelle località di Castel di Fiori, Faiolo e Montegiove nonché nel piccolo nucleo abitato di Pianello. Il territorio comunale, che si estende nella valle del torrente Chiani, alterna tormentate formazioni calanchive a vaste zone adibite a colture specializzate; frange boschive, appartenenti al patrimonio arboreo più cospicuo dell'intera regione, si protendono verso l'abitato e lambiscono le numerose rocche fortificate della zona -testimonianze di un passato remoto che vive nel presente in una splendida sintesi di storia, paesaggio e arte-. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, risalta una torre d'oro vista di spigolo, la quale culmina con una struttura poliedrica a guisa di gabbione ed è fondata su una collina d'argento dal profilo tondeggiante -quest'ultima è sostenuta da altre due colline dello stesso colore-.

Comune collinare di età medievale, la cui economia è sostenuta dalla vitivinicoltura e dal vivace turismo estivo. I montegabbionesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono per lo più concentrati nel capoluogo comunale, che, cinto da mura medievali e raccolto in posizione elevata, presenta una struttura varia a maglie ortogonali; solo un'esigua parte della comunità risiede nelle località di Castel di Fiori, Faiolo e Montegiove nonché nel piccolo nucleo abitato di Pianello. Il territorio comunale, che si estende nella valle del torrente Chiani, alterna tormentate formazioni calanchive a vaste zone adibite a colture specializzate; frange boschive, appartenenti al patrimonio arboreo più cospicuo dell'intera regione, si protendono verso l'abitato e lambiscono le numerose rocche fortificate della zona -testimonianze di un passato remoto che vive nel presente in una splendida sintesi di storia, paesaggio e arte-. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, risalta una torre d'oro vista di spigolo, la quale culmina con una struttura poliedrica a guisa di gabbione ed è fondata su una collina d'argento dal profilo tondeggiante -quest'ultima è sostenuta da altre due colline dello stesso colore-.

Storia

Rocca fortificata del sistema difensivo orvietano, sorse intorno all'anno mille in un sito popolato fin da epoche remote e, prima di passare definitivamente alla Chiesa, fu feudo dei Montemarte, dei Filippeschi e dei Monaldeschi. Dotata di statuto comunale dal 1560 e unita al cantone di Orvieto all'epoca della Repubblica Romana (1848), fu annessa alla provincia di Terni nel 1927. Il toponimo è un composto di "monte" e di una voce meno chiara, forse un derivato del personale latino GAVIUS oppure di "gabbione" o "gabbia", nell'accezione militare di 'riparo'. Fuori delle mura si trovano i resti dell'abbazia di Acqualta, il convento francescano della Scorzola ela chiesa della Madonna delle Grazie (1625), eretta in stile rinascimentale su una preesistente cappella e adorna di un dipinto attribuito alla mano del Perugino.

Rocca fortificata del sistema difensivo orvietano, sorse intorno all'anno mille in un sito popolato fin da epoche remote e, prima di passare definitivamente alla Chiesa, fu feudo dei Montemarte, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FILIPPESCHI'>Filippeschi</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=MONALDESCHI'>Monaldeschi</a>. Dotata di statuto comunale dal 1560 e unita al cantone di Orvieto all'epoca della Repubblica Romana (1848), fu annessa alla provincia di Terni nel 1927. Il toponimo è un composto di "monte" e di una voce meno chiara, forse un derivato del personale latino GAVIUS oppure di "gabbione" o "gabbia", nell'accezione militare di 'riparo'. Fuori delle mura si trovano i resti dell'abbazia di Acqualta, il convento francescano della Scorzola ela chiesa della Madonna delle Grazie (1625), eretta in stile rinascimentale su una preesistente cappella e adorna di un dipinto attribuito alla mano del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=PERUGINO'>Perugino</a>.

Economia

La comunità montegabbionese ha conservato ritmi tranquilli di vita e un ricco patrimonio di tradizioni. Le principali risorse locali si identificano con l'agricoltura, rivolta essenzialmente alla coltivazione di cereali e uva -il vino locale ha ottenuto il riconoscimento del marchio Doc-, e con l'allevamento di bestiame, che alimenta l'industria di trasformazione delle carni; quest'ultima, insieme al comparto manifatturiero delle confezioni, dei tessuti e del legno, è una componente vitale dell'economia locale, anche se non è ancora in grado di assolvere a un ruolo trainante; non molto sviluppato appare anche il settore dei servizi, che tuttavia include l'intermediazione finanziaria. Il comune ospita gli ordinari uffici municipali e postali, nonché scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, ma difetta di strutture preposte alla conservazione e divulgazione del patrimonio culturale; anche l'apparato ricettivo è poco sviluppato ma il crescente interesse manifestato dal movimento turistico nei confronti delle attrattive locali ha reso prioritario il suo potenziamento; l'assistenza sanitaria è assicurata localmente soltanto dalla farmacia.

La comunità montegabbionese ha conservato ritmi tranquilli di vita e un ricco patrimonio di tradizioni. Le principali risorse locali si identificano con l'agricoltura, rivolta essenzialmente alla coltivazione di cereali e uva -il vino locale ha ottenuto il riconoscimento del marchio Doc-, e con l'allevamento di bestiame, che alimenta l'industria di trasformazione delle carni; quest'ultima, insieme al comparto manifatturiero delle confezioni, dei tessuti e del legno, è una componente vitale dell'economia locale, anche se non è ancora in grado di assolvere a un ruolo trainante; non molto sviluppato appare anche il settore dei servizi, che tuttavia include l'intermediazione finanziaria. Il comune ospita gli ordinari uffici municipali e postali, nonché scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, ma difetta di strutture preposte alla conservazione e divulgazione del patrimonio culturale; anche l'apparato ricettivo è poco sviluppato ma il crescente interesse manifestato dal movimento turistico nei confronti delle attrattive locali ha reso prioritario il suo potenziamento; l'assistenza sanitaria è assicurata localmente soltanto dalla farmacia.

Relazioni

L'amenità del paesaggio, il fascino dell'antico borgo, cinto da mura e protetto da torri di avvistamento, nonché le rocche fortificate che vegliano sulla quiete della campagna montegabbionese contribuiscono a creare un'atmosfera d'altri tempi e attraggono flussi consistenti di visitatori soprattutto nella bella stagione. Tra le più caratteristiche manifestazioni locali non si può non menzionare la mostra-mercato dell'artigianato denominata "Sapore d'antico", che ha luogo nelle vie del borgo dal 14 al 15 agosto. Il Patrono San Giuseppe si festeggia il 19 marzo.

L'amenità del paesaggio, il fascino dell'antico borgo, cinto da mura e protetto da torri di avvistamento, nonché le rocche fortificate che vegliano sulla quiete della campagna montegabbionese contribuiscono a creare un'atmosfera d'altri tempi e attraggono flussi consistenti di visitatori soprattutto nella bella stagione. Tra le più caratteristiche manifestazioni locali non si può non menzionare la mostra-mercato dell'artigianato denominata "Sapore d'antico", che ha luogo nelle vie del borgo dal 14 al 15 agosto. Il Patrono San Giuseppe si festeggia il 19 marzo.

Località

Castel di Fiori, Faiolo, Montegiove, Pianello

Castel di Fiori, Faiolo, Montegiove, Pianello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montegabbione rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.