Descrizione

Comune montano di origine medievale; la debolezza della sua economia, orientata prevalentemente verso attività di tipo tradizionale, produce fenomeni di pendolarismo. I montefrancani, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, sono concentrati per lo più nella località di Fontechiaruccia e nel capoluogo comunale, raggruppato sulla cima di uno sperone nel verde e nella quiete della campagna umbra; una piccola parte della comunità risiede inoltre in case sparse e in minuscoli aggregati urbani (Caritignano, Casa Cantoniera, I Monti e Varcone). Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma non aspro; esteso sulle dorsali collinari che fanno corona alla conca ternana e lungo il solco vallivo del fiume Nera, che scorre incassato fra ripidi versanti, è ricco di scorci panoramici: lunghe teorie di salici, pioppi e ontani neri fiancheggiano il corso d'acqua; rilievi piuttosto pronunciati, separati da avvallamenti, vestono le tinte cupe dei boschi, che si riducono a rade macchie di colore nelle zone più favorevoli alle colture.

Comune montano di origine medievale; la debolezza della sua economia, orientata prevalentemente verso attività di tipo tradizionale, produce fenomeni di pendolarismo. I montefrancani, il cui indice di vecchiaia è superiore alla media, sono concentrati per lo più nella località di Fontechiaruccia e nel capoluogo comunale, raggruppato sulla cima di uno sperone nel verde e nella quiete della campagna umbra; una piccola parte della comunità risiede inoltre in case sparse e in minuscoli aggregati urbani (Caritignano, Casa Cantoniera, I Monti e Varcone). Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma non aspro; esteso sulle dorsali collinari che fanno corona alla conca ternana e lungo il solco vallivo del fiume Nera, che scorre incassato fra ripidi versanti, è ricco di scorci panoramici: lunghe teorie di salici, pioppi e ontani neri fiancheggiano il corso d'acqua; rilievi piuttosto pronunciati, separati da avvallamenti, vestono le tinte cupe dei boschi, che si riducono a rade macchie di colore nelle zone più favorevoli alle colture.

Storia

Fu fondata come castello posto a difesa della Valnerina da un gruppo di fuoriusciti arronesi di parte ghibellina, che si sottomisero a Spoleto nel 1228, ottenendo in cambio l'autonomia. Dopo aver subito diverse occupazioni, tra cui quella di Ottone IV in lotta con Innocenzo III nel 1209 e quella dell'abate di San Pietro in Valle nel 1395, fu posta sotto la giurisdizione della Chiesa. Il toponimo è un evidente composto di "monte" e dell'aggettivo "franco", nell'accezione di 'affrancato'. Del periodo medievale sopravvivono le due porte della vecchia roccaforte -Porta Franca e Porta Spoletina- e le mura esterne. Di notevole interesse artistico sono gli affreschi della chiesa della Madonna del Carmine, risalenti ai primi anni del Seicento, e quelli conservati in un ambiente attiguo alla chiesa di San Bernardino, posta ai piedi del borgo.

Fu fondata come castello posto a difesa della Valnerina da un gruppo di fuoriusciti arronesi di parte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a>, che si sottomisero a Spoleto nel 1228, ottenendo in cambio l'autonomia. Dopo aver subito diverse occupazioni, tra cui quella di Ottone IV in lotta con Innocenzo III nel 1209 e quella dell'abate di San Pietro in Valle nel 1395, fu posta sotto la giurisdizione della Chiesa. Il toponimo è un evidente composto di "monte" e dell'aggettivo "franco", nell'accezione di 'affrancato'. Del periodo medievale sopravvivono le due porte della vecchia roccaforte -Porta Franca e Porta Spoletina- e le mura esterne. Di notevole interesse artistico sono gli affreschi della chiesa della Madonna del Carmine, risalenti ai primi anni del Seicento, e quelli conservati in un ambiente attiguo alla chiesa di San Bernardino, posta ai piedi del borgo.

Economia

La vita della comunità montefrancana è scandita da ritmi pacati e l'economia locale attraversa una fase di stasi, che determina fenomeni di pendolarismo. L'agricoltura, rivolta soprattutto alla coltivazione dell'olivo, costituisce un'insostituibile fonte di reddito ma appare in rapido declino e l'industria, orientata verso i comparti tradizionali -edile e manifatturiero delle confezioni, dei tessuti e del legno- è presente con piccole realtà artigianali. La presenza di servizi molto qualificati, quali il credito, le assicurazioni e l'intermediazione immobiliare, è tuttavia indice di un certo dinamismo, presupposto essenziale per lo sviluppo di una solida imprenditoria locale. Nuovi impulsi potrebbero derivare anche dal potenziamento del sistema delle infrastrutture, che rappresenta un importante fattore di sviluppo. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è dotato unicamente di scuole materne ed elementari e difetta di altre strutture culturali, essenziali per la formazione delle nuove generazioni, costrette a cercare stimoli altrove; è privo di strutture sanitarie ma in compenso vanta un ottimo servizio di ristorazione e valide strutture per il soggiorno.

La vita della comunità montefrancana è scandita da ritmi pacati e l'economia locale attraversa una fase di stasi, che determina fenomeni di pendolarismo. L'agricoltura, rivolta soprattutto alla coltivazione dell'olivo, costituisce un'insostituibile fonte di reddito ma appare in rapido declino e l'industria, orientata verso i comparti tradizionali -edile e manifatturiero delle confezioni, dei tessuti e del legno- è presente con piccole realtà artigianali. La presenza di servizi molto qualificati, quali il credito, le assicurazioni e l'intermediazione immobiliare, è tuttavia indice di un certo dinamismo, presupposto essenziale per lo sviluppo di una solida imprenditoria locale. Nuovi impulsi potrebbero derivare anche dal potenziamento del sistema delle infrastrutture, che rappresenta un importante fattore di sviluppo. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, il comune è dotato unicamente di scuole materne ed elementari e difetta di altre strutture culturali, essenziali per la formazione delle nuove generazioni, costrette a cercare stimoli altrove; è privo di strutture sanitarie ma in compenso vanta un ottimo servizio di ristorazione e valide strutture per il soggiorno.

Relazioni

L'abbondanza di attrattive naturalistiche costituisce il principale motivo di orgoglio dei montefrancani, che per buona parte dell'anno conducono un'esistenza appartata, ai margini dei tradizionali itinerari turistici. La fama di alcune manifestazioni folcloristiche locali, tuttavia, richiama in alcuni periodi un gran numero di visitatori: particolarmente rinomato il palio intitolato a San Berardino, che si svolge dal 10 al 20 maggio in occasione dei solenni festeggiamenti in onore del Santo. La festa del Patrono San Pietro Martire si celebra il 29 aprile.

L'abbondanza di attrattive naturalistiche costituisce il principale motivo di orgoglio dei montefrancani, che per buona parte dell'anno conducono un'esistenza appartata, ai margini dei tradizionali itinerari turistici. La fama di alcune manifestazioni folcloristiche locali, tuttavia, richiama in alcuni periodi un gran numero di visitatori: particolarmente rinomato il palio intitolato a San Berardino, che si svolge dal 10 al 20 maggio in occasione dei solenni festeggiamenti in onore del Santo. La festa del Patrono San Pietro Martire si celebra il 29 aprile.

Località

Fontechiaruccia, Oasi-San Bernardino

Fontechiaruccia, Oasi-San Bernardino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montefranco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.