Descrizione

Centro collinare di antiche origini ad economia eminentemente rurale ma con interessanti prospettive di sviluppo nel settore terziario. I montefalchesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, fanno registrare una spiccata tendenza alla dispersione: si distribuiscono infatti nelle località di Camiano Grande, Casale, Cerrete, Fabbri, Fratta, Mercatello, Montepennino, Pietrauta, San Luca, Turri e Turrita, oltre che nel capoluogo comunale, in aggregati urbani elementari e in una miriade di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, ricco di sorgenti naturali e percorso da svariati corsi d'acqua (Clitunno, Tatarena, Puglia e Teverone) è caratterizzato da una fisionomia prevalentemente dolce e uniforme. L'abitato sorge su un poggio verdeggiante di olivi e per la sua posizione panoramica, dominante la Valle Umbra, si è meritato l'appellativo di "ringhiera dell'Umbria"; tutt'intorno la vegetazione si presenta varia e rigogliosa: ai margini delle coltivazioni si estendono boschi di lecci, querce, pini e sambuchi mentre sugli argini dei fiumi si addensano le erbe officinali e sfilano olmi, pioppi e salici.

Centro collinare di antiche origini ad economia eminentemente rurale ma con interessanti prospettive di sviluppo nel settore terziario. I montefalchesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, fanno registrare una spiccata tendenza alla dispersione: si distribuiscono infatti nelle località di Camiano Grande, Casale, Cerrete, Fabbri, Fratta, Mercatello, Montepennino, Pietrauta, San Luca, Turri e Turrita, oltre che nel capoluogo comunale, in aggregati urbani elementari e in una miriade di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, ricco di sorgenti naturali e percorso da svariati corsi d'acqua (Clitunno, Tatarena, Puglia e Teverone) è caratterizzato da una fisionomia prevalentemente dolce e uniforme. L'abitato sorge su un poggio verdeggiante di olivi e per la sua posizione panoramica, dominante la Valle Umbra, si è meritato l'appellativo di "ringhiera dell'Umbria"; tutt'intorno la vegetazione si presenta varia e rigogliosa: ai margini delle coltivazioni si estendono boschi di lecci, querce, pini e sambuchi mentre sugli argini dei fiumi si addensano le erbe officinali e sfilano olmi, pioppi e salici.

Storia

Dalla struttura urbanistica, che ricalca quella del CASTRUM romano, si desume l'antichità delle sue origini. Nel Medioevo assunse il nome di Coccorone e venne a trovarsi lungo la linea di confine tra i domini dei longobardi e quelli dei bizantini. Fino al XIII secolo la sua vita pubblica fu governata dalla spiritualità dei monaci benedettini e agostiniani, che contribuirono alla rinascita economica -segno tangibile di questo influsso sono la vita e le opere di Santa Chiara da Montefalco (1268-1308)-. Alleata del Papato nella lotta contro il potere imperiale, nel XVI secolo fu colpita dalla peste e subì il saccheggio dei Baglioni di Perugia, che diede inizio all'inesorabile decadenza. Divenne città nel 1848 per concessione di papa Pio IX. Il secondo elemento del toponimo potrebbe essere un'interpretazione paretimologica di un precedente FALCUS, forma sincopata di FALISCUS. Vestigia del suo glorioso passato sono l'imponente porta di Federico II di Svevia (1244), che ricorda il perioro di soggiorno dell'imperatore, e il palazzo comunale, risalente al 1270 ma successivamente rimaneggiato. Tra gli esempi di architettura religiosa, che si fregiano dei capolavori di alcuni dei più insigni esponenti della pittura quattrocentesca (l'Alunno, Benozzo Gozzoli e il Perugino), spiccano la chiesa di San Francesco, con affreschi di Benozzo Gozzoli e dipinti tre-quattrocenteschi di scuola umbra, quella primaziale di San Bartolomeo (secolo XII), quella gotica di Sant'Agostino (1279), che custodisce opere pittoriche di Lorenzetti e Caporali, e il santuario in cui si spense Santa Chiara da Montefalco.

Dalla struttura urbanistica, che ricalca quella del CASTRUM romano, si desume l'antichità delle sue origini. Nel Medioevo assunse il nome di Coccorone e venne a trovarsi lungo la linea di confine tra i domini dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e quelli dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>. Fino al XIII secolo la sua vita pubblica fu governata dalla spiritualità dei monaci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a> e agostiniani, che contribuirono alla rinascita economica -segno tangibile di questo influsso sono la vita e le opere di Santa Chiara da Montefalco (1268-1308)-. Alleata del Papato nella lotta contro il potere imperiale, nel XVI secolo fu colpita dalla peste e subì il saccheggio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=BAGLIONI'>Baglioni</a> di Perugia, che diede inizio all'inesorabile decadenza. Divenne città nel 1848 per concessione di papa Pio IX. Il secondo elemento del toponimo potrebbe essere un'interpretazione paretimologica di un precedente FALCUS, forma sincopata di FALISCUS. Vestigia del suo glorioso passato sono l'imponente porta di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a> (1244), che ricorda il perioro di soggiorno dell'imperatore, e il palazzo comunale, risalente al 1270 ma successivamente rimaneggiato. Tra gli esempi di architettura religiosa, che si fregiano dei capolavori di alcuni dei più insigni esponenti della pittura quattrocentesca (l'Alunno, Benozzo Gozzoli e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=PERUGINO'>Perugino</a>), spiccano la chiesa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=SANFRANCESCO'>San Francesco</a>, con affreschi di Benozzo Gozzoli e dipinti tre-quattrocenteschi di scuola umbra, quella primaziale di San Bartolomeo (secolo XII), quella gotica di Sant'Agostino (1279), che custodisce opere pittoriche di Lorenzetti e Caporali, e il santuario in cui si spense Santa Chiara da Montefalco.

Economia

Oltre all'allevamento di bovini e suini, praticato in modernissime stalle, anche l'agricoltura, rivolta essenzialmente alla coltivazione di cereali, viti e olivi, costituisce un'ottima fonte di reddito e di occupazione per la comunità: alimenta infatti una fiorente industria agro-alimentare, i cui rinomati prodotti -soprattutto olio e vino pregiati- sono ampiamente commercializzati; altri stabilimenti industriali operano nei comparti metallurgico e manifatturiero dei tessuti, delle confezioni e del legno. Il comune ospita le scuole dell'obbligo, una ricca biblioteca comunale e un museo civico, che espone i preziosi manufatti dell'artigianato montefalchese, vivace fino alla metà del Novecento; valido l'apparato ricettivo, che comprende strutture per il soggiorno e qualificati esercizi di ristoro; molto articolata l'assistenza sanitaria, assicurata fra l'altro da un ospedale e da un consultorio familiare.

Oltre all'allevamento di bovini e suini, praticato in modernissime stalle, anche l'agricoltura, rivolta essenzialmente alla coltivazione di cereali, viti e olivi, costituisce un'ottima fonte di reddito e di occupazione per la comunità: alimenta infatti una fiorente industria agro-alimentare, i cui rinomati prodotti -soprattutto olio e vino pregiati- sono ampiamente commercializzati; altri stabilimenti industriali operano nei comparti metallurgico e manifatturiero dei tessuti, delle confezioni e del legno. Il comune ospita le scuole dell'obbligo, una ricca biblioteca comunale e un museo civico, che espone i preziosi manufatti dell'artigianato montefalchese, vivace fino alla metà del Novecento; valido l'apparato ricettivo, che comprende strutture per il soggiorno e qualificati esercizi di ristoro; molto articolata l'assistenza sanitaria, assicurata fra l'altro da un ospedale e da un consultorio familiare.

Relazioni

Legata alla nobile tradizione vitivinicola locale è la cosiddetta "Settimana enologica", mostra-mercato dei vini Doc Montefalco, di vini umbri e di vini passiti italiani che si svolge nel periodo pasquale. Connesse alla Pasqua sono altre due manifestazioni, l'una di carattere sacro, l'altra di chiari accenti profani: la suggestiva rievocazione della resurrezione di Cristo (Sabato Santo) e la "Ciuccetta", singolare gioco con le uova fresche. Anche in estate il folclore è motivo di aggregazione: l'"Agosto montefalchese" comprende spettacoli teatrali, concerti e la cosiddetta "Fuga del bove" (il 12, il 13 e il 14 agosto), con cui si rievoca, in costume d'epoca, un'antica giostra fra i quattro quartieri del borgo medievale. In ottobre si tiene un'importante rassegna di poesia dialettale umbra. La festa della Patrona, Santa Chiara da Montefalco, si celebra il 17 agosto.

Legata alla nobile tradizione vitivinicola locale è la cosiddetta "Settimana enologica", mostra-mercato dei vini Doc Montefalco, di vini umbri e di vini passiti italiani che si svolge nel periodo pasquale. Connesse alla Pasqua sono altre due manifestazioni, l'una di carattere sacro, l'altra di chiari accenti profani: la suggestiva rievocazione della resurrezione di Cristo (Sabato Santo) e la "Ciuccetta", singolare gioco con le uova fresche. Anche in estate il folclore è motivo di aggregazione: l'"Agosto montefalchese" comprende spettacoli teatrali, concerti e la cosiddetta "Fuga del bove" (il 12, il 13 e il 14 agosto), con cui si rievoca, in costume d'epoca, un'antica giostra fra i quattro quartieri del borgo medievale. In ottobre si tiene un'importante rassegna di poesia dialettale umbra. La festa della Patrona, Santa Chiara da Montefalco, si celebra il 17 agosto.

Località

Argentella, Borghetto, Camiano Grande, Camiano Piccolo, Casale, Cerrete, Colle Arfuso, Colle San Clemente, Cortignano, Fabbri, Fratta, Gallo, Il Piano, Il Vallo, La Sala, Lasignano, Madonna della Stella, Mercatello, Montepennino, Pietrauta, Poggetto, Rignano, San Fortunato, San Luca, Scacciadiavoli, Scorsinaglia, Turri, Turrita, Vecciano, Vigliano

Argentella, Borghetto, Camiano Grande, Camiano Piccolo, Casale, Cerrete, Colle Arfuso, Colle San Clemente, Cortignano, Fabbri, Fratta, Gallo, Il Piano, Il Vallo, La Sala, Lasignano, Madonna della Stella, Mercatello, Montepennino, Pietrauta, Poggetto, Rignano, San Fortunato, San Luca, Scacciadiavoli, Scorsinaglia, Turri, Turrita, Vecciano, Vigliano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montefalco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.