Descrizione

Centro collinare di origine medievale, in cui le tradizionali attività agricole sono affiancate da apprezzabili iniziative nel settore industriale. La comunità dei montecastrillesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, tende alla dispersione: il numero delle case disseminate nello spazio rurale del comprensorio, infatti, supera quello delle abitazioni concentrate nel capoluogo comunale, che sorge su uno sperone cinto di mura turrite, e nelle località di Castel dell'Aquila, Casteltodino, Colle Secco, Farnetta e Quadrelli. Il territorio comunale è attraversato dai numerosi affluenti dei fiumi Tevere e Nera e presenta i caratteri del tipico paesaggio umbro, vale a dire una serie movimentata di colline sabbiose e argillose separate da piccole valli in un'armonica composizione di linee e colori. Il verde cupo dei boschi di cerri e olmi è mitigato dall'argento degli olivi e dalle tinte brillanti dei seminativi e dei vigneti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, presenta una bordatura rossa e raffigura un monte all'italiana a tre cime in "campo" azzurro.

Centro collinare di origine medievale, in cui le tradizionali attività agricole sono affiancate da apprezzabili iniziative nel settore industriale. La comunità dei montecastrillesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, tende alla dispersione: il numero delle case disseminate nello spazio rurale del comprensorio, infatti, supera quello delle abitazioni concentrate nel capoluogo comunale, che sorge su uno sperone cinto di mura turrite, e nelle località di Castel dell'Aquila, Casteltodino, Colle Secco, Farnetta e Quadrelli. Il territorio comunale è attraversato dai numerosi affluenti dei fiumi Tevere e Nera e presenta i caratteri del tipico paesaggio umbro, vale a dire una serie movimentata di colline sabbiose e argillose separate da piccole valli in un'armonica composizione di linee e colori. Il verde cupo dei boschi di cerri e olmi è mitigato dall'argento degli olivi e dalle tinte brillanti dei seminativi e dei vigneti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, presenta una bordatura rossa e raffigura un monte all'italiana a tre cime in "campo" azzurro.

Storia

Popolata fin da epoca antica, come provano numerosi cippi funerari rinvenuti in più punti del comprensorio comunale, in età alto-medievale fu ceduta da Ottone I a un certo Arnolfo, suo consigliere. Sottomessa da Todi e poi affrancata dal dominio tuderte e annessa allo Stato Pontificio da Alessandro VI, fu consegnata di nuovo da Giulio II alla potente città umbra, di cui seguì da allora ininterrottamente le vicende storiche. Divenuta comune nel 1810, perse l'autonomia con la Restaurazione (1814), per poi riconquistarla in seguito alla riforma amministrativa di Pio VII nel 1818. Il toponimo potrebbe essere un composto di "monte", che significa non solo 'vetta elevata' ma anche 'modesta altura', e di CASTRELLUS, derivato di CASTRUM 'luogo fortificato'. Di notevole interesse artistico sono la chiesa parrocchiale, al cui interno si conserva un crocifisso ligneo del XV secolo, e, nel cuore del borgo, il convento delle clarisse, dalle pregevoli finestre bizantineggianti. Nei dintorni dell'abitato la chiesa di San Lorenzo in Nifili, del secolo XI, riproduce i tratti salienti dello stile romanico umbro.

Popolata fin da epoca antica, come provano numerosi cippi funerari rinvenuti in più punti del comprensorio comunale, in età alto-medievale fu ceduta da Ottone I a un certo Arnolfo, suo consigliere. Sottomessa da Todi e poi affrancata dal dominio tuderte e annessa allo Stato Pontificio da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=ALESSANDROVI'>Alessandro VI</a>, fu consegnata di nuovo da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=GIULIOII'>Giulio II</a> alla potente città umbra, di cui seguì da allora ininterrottamente le vicende storiche. Divenuta comune nel 1810, perse l'autonomia con la Restaurazione (1814), per poi riconquistarla in seguito alla riforma amministrativa di Pio VII nel 1818. Il toponimo potrebbe essere un composto di "monte", che significa non solo 'vetta elevata' ma anche 'modesta altura', e di CASTRELLUS, derivato di CASTRUM 'luogo fortificato'. Di notevole interesse artistico sono la chiesa parrocchiale, al cui interno si conserva un crocifisso ligneo del XV secolo, e, nel cuore del borgo, il convento delle clarisse, dalle pregevoli finestre bizantineggianti. Nei dintorni dell'abitato la chiesa di San Lorenzo in Nifili, del secolo XI, riproduce i tratti salienti dello stile romanico umbro.

Economia

La comunità, che conserva ritmi tranquilli di vita, è riuscita a stabilire un felice connubio fra la tradizione, che garantisce la continuità storica, e il progresso, che si accompagna al benessere economico. Il quadro delle attività produttive appare molto composito: l'agricoltura, rivolta alla produzione di uva e frumento, e l'allevamento bovino, ovino e avicolo sono ancora discretamente sviluppati ma ad essi si affianca ormai anche un apparato industriale di tutto rispetto, particolarmente vivace nei comparti edile, alimentare, tessile, delle confezioni, del legno, metallurgico ed elettronico; tra i servizi è presente inoltre il comparto dell'intermediazione finanziaria. Il comune possiede scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una biblioteca comunale e una mostra permanente della civiltà contadina; in materia di assistenza sanitaria può contare sulla sede del distretto sanitario, su un presidio di guardia medica, su un consultorio e su alcune farmacie.

La comunità, che conserva ritmi tranquilli di vita, è riuscita a stabilire un felice connubio fra la tradizione, che garantisce la continuità storica, e il progresso, che si accompagna al benessere economico. Il quadro delle attività produttive appare molto composito: l'agricoltura, rivolta alla produzione di uva e frumento, e l'allevamento bovino, ovino e avicolo sono ancora discretamente sviluppati ma ad essi si affianca ormai anche un apparato industriale di tutto rispetto, particolarmente vivace nei comparti edile, alimentare, tessile, delle confezioni, del legno, metallurgico ed elettronico; tra i servizi è presente inoltre il comparto dell'intermediazione finanziaria. Il comune possiede scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una biblioteca comunale e una mostra permanente della civiltà contadina; in materia di assistenza sanitaria può contare sulla sede del distretto sanitario, su un presidio di guardia medica, su un consultorio e su alcune farmacie.

Relazioni

Pur non essendo ancora una rinomata meta turistica, vanta, oltre alle notevoli attrattive paesistiche, diverse manifestazioni folcloristiche legate alla tradizione rurale della comunità: la "Festa del trattore", durante la quale gli agricoltori montecastrillesi, che continuano a tenere vivi i legami tra terra e culto religioso, portano in processione la statua della Madonna, posta sul più grande dei loro trattori; la mostra-mercato delle macchine agricole (aprile), con esposizione di trattori d'epoca; la sagra della "cresciola" (dal 20 agosto al primo settembre), rinomata pietanza locale che da tempi immemorabili è associata ai festeggiamenti in onore di Sant'Egidio. Il Patrono San Nicola si festeggia il 6 dicembre.

Pur non essendo ancora una rinomata meta turistica, vanta, oltre alle notevoli attrattive paesistiche, diverse manifestazioni folcloristiche legate alla tradizione rurale della comunità: la "Festa del trattore", durante la quale gli agricoltori montecastrillesi, che continuano a tenere vivi i legami tra terra e culto religioso, portano in processione la statua della Madonna, posta sul più grande dei loro trattori; la mostra-mercato delle macchine agricole (aprile), con esposizione di trattori d'epoca; la sagra della "cresciola" (dal 20 agosto al primo settembre), rinomata pietanza locale che da tempi immemorabili è associata ai festeggiamenti in onore di Sant'Egidio. Il Patrono San Nicola si festeggia il 6 dicembre.

Località

Castel dell'Aquila, Casteltodino, Colle Secco, Farnetta, Quadrelli

Castel dell'Aquila, Casteltodino, Colle Secco, Farnetta, Quadrelli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montecastrilli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.