Descrizione

Piccola comunità di montagna fondata nel Medioevo, che, potendo fare affidamento quasi esclusivamente sulle risorse rurali, vive anche delle prestazioni professionali, impiegatizie e imprenditoriali che i suoi abitanti esercitano nei comuni vicini. La comunità dei montebellesi, che presenta un indice di vecchiaia da primato, risiede per intero nel piccolo capoluogo comunale, distinto in due nuclei: un minuscolo agglomerato di abitazioni in pietra, ciò che resta dell'antico borgo, e un gruppo ristretto di case di recente costruzione, sito più a valle. Il profilo geometrico del territorio comunale ricalca le curve pronunciate ma tondeggianti di alte colline, per lo più nascoste alla vista dalla spessa coltre della vegetazione. L'abitato è situato ai margini di un querceto: l'aria fina e pulita che vi si respira è in una certa misura riscaldata dalle correnti tiepide che si sprigionano dal vicino lago del Sangro.

Piccola comunità di montagna fondata nel Medioevo, che, potendo fare affidamento quasi esclusivamente sulle risorse rurali, vive anche delle prestazioni professionali, impiegatizie e imprenditoriali che i suoi abitanti esercitano nei comuni vicini. La comunità dei montebellesi, che presenta un indice di vecchiaia da primato, risiede per intero nel piccolo capoluogo comunale, distinto in due nuclei: un minuscolo agglomerato di abitazioni in pietra, ciò che resta dell'antico borgo, e un gruppo ristretto di case di recente costruzione, sito più a valle. Il profilo geometrico del territorio comunale ricalca le curve pronunciate ma tondeggianti di alte colline, per lo più nascoste alla vista dalla spessa coltre della vegetazione. L'abitato è situato ai margini di un querceto: l'aria fina e pulita che vi si respira è in una certa misura riscaldata dalle correnti tiepide che si sprigionano dal vicino lago del Sangro.

Storia

Noto fino al Cinquecento con il nome di Malanotte, poi cambiato in Buonanotte, il borgo è citato per la prima volta in una fonte documentaria del XII secolo, il Catalogus Baronum, come feudo di un milite, tale ODERISIUS FILIUS AMINADAP; conobbe la signoria di Raimondo de Anichino nel Quattrocento e dal XVIII secolo risulta alle dipendenze della famiglia Malvini-Malvezzi, imparentata con i Medici. L'attuale denominazione gli è stata ufficialmente riconosciuta nel 1969. L'antico borgo, devastato dalle operazioni dell'ultimo conflitto mondiale e del tutto abbandonato, è formato da caratteristiche costruzioni in pietra abbarbicate alla roccia, affacciate dall'alto di una rupe sulla distesa del lago di Bomba, con finestre aperte sul desolante abbandono degli interni. Nel moderno abitato costruito più a valle merita di essere visitata la parrocchiale, che si fregia di interessanti sculture. La consistenza numerica della comunità si è rapidamente accresciuta nel periodo post-unitario, per poi tornare a decrescere all'inizio di questo secolo in seguito all'impennata del movimento migratorio. È fra i comuni della provincia per cui si prevede, nei prossimi anni, il più elevato decremento demografico.

Noto fino al Cinquecento con il nome di Malanotte, poi cambiato in Buonanotte, il borgo è citato per la prima volta in una fonte documentaria del XII secolo, il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a>, come feudo di un milite, tale ODERISIUS FILIUS AMINADAP; conobbe la signoria di Raimondo de Anichino nel Quattrocento e dal XVIII secolo risulta alle dipendenze della famiglia Malvini-Malvezzi, imparentata con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MEDICI'>Medici</a>. L'attuale denominazione gli è stata ufficialmente riconosciuta nel 1969. L'antico borgo, devastato dalle operazioni dell'ultimo conflitto mondiale e del tutto abbandonato, è formato da caratteristiche costruzioni in pietra abbarbicate alla roccia, affacciate dall'alto di una rupe sulla distesa del lago di Bomba, con finestre aperte sul desolante abbandono degli interni. Nel moderno abitato costruito più a valle merita di essere visitata la parrocchiale, che si fregia di interessanti sculture. La consistenza numerica della comunità si è rapidamente accresciuta nel periodo post-unitario, per poi tornare a decrescere all'inizio di questo secolo in seguito all'impennata del movimento migratorio. È fra i comuni della provincia per cui si prevede, nei prossimi anni, il più elevato decremento demografico.

Economia

Un viscerale attaccamento alla tradizione imprime ritmi pacati all'esistenza che si conduce in questo piccolo comune, sospeso in un tempo e in una dimensione incorrotti, avulsi dalla modernità e dal progresso. I rilievi ammantati di boschi forniscono abbondante legname e le zone adatte alle attività agricole sono sfruttate per la produzione di cereali, patate ed uva da poche aziende, per lo più di mero autoconsumo; l'industria e il terziario mostrano scarsa vitalità -i servizi non contemplano il settore dell'intermediazione finanziaria-. Ai pochi che non hanno volontariamente scelto la via dell'esilio sono affidate le speranze della comunità e, primo fra tutti, il compito di colmare le lacune del sistema delle infrastrutture. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali; non possiede case di riposo o orfanotrofi, né scuole di qualsivoglia ordine e grado; è sprovvisto delle basilari forme di ricettività e non è in grado di fronteggiare la domanda interna di servizi sanitari qualificanti; è da segnalare la presenza di impianti sportivi (campi di calcio e di bocce), mentre la biblioteca comunale non è più in funzione.

Un viscerale attaccamento alla tradizione imprime ritmi pacati all'esistenza che si conduce in questo piccolo comune, sospeso in un tempo e in una dimensione incorrotti, avulsi dalla modernità e dal progresso. I rilievi ammantati di boschi forniscono abbondante legname e le zone adatte alle attività agricole sono sfruttate per la produzione di cereali, patate ed uva da poche aziende, per lo più di mero autoconsumo; l'industria e il terziario mostrano scarsa vitalità -i servizi non contemplano il settore dell'intermediazione finanziaria-. Ai pochi che non hanno volontariamente scelto la via dell'esilio sono affidate le speranze della comunità e, primo fra tutti, il compito di colmare le lacune del sistema delle infrastrutture. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali; non possiede case di riposo o orfanotrofi, né scuole di qualsivoglia ordine e grado; è sprovvisto delle basilari forme di ricettività e non è in grado di fronteggiare la domanda interna di servizi sanitari qualificanti; è da segnalare la presenza di impianti sportivi (campi di calcio e di bocce), mentre la biblioteca comunale non è più in funzione.

Relazioni

Cercare al di fuori del comprensorio la risposta alle proprie esigenze è il destino della piccola comunità montebellese, che sembra per il momento aver accantonato, per mancanza di mezzi e di risorse umane, la velleità di un maggiore coinvolgimento del movimento turistico -quest'ambizione, in vero, è ampiamente giustificata dalle numerose attrattive della zona-. I festeggiamenti popolari in onore di S. Giovanni Battista si protraggono dal 28 al 30 agosto con un ricco calendario di manifestazioni e richiamano dal circondario un buon numero di presenze. La festa del Patrono S. Ciriaco si celebra l'8 agosto con una solenne processione scortata dalla banda musicale.

Cercare al di fuori del comprensorio la risposta alle proprie esigenze è il destino della piccola comunità montebellese, che sembra per il momento aver accantonato, per mancanza di mezzi e di risorse umane, la velleità di un maggiore coinvolgimento del movimento turistico -quest'ambizione, in vero, è ampiamente giustificata dalle numerose attrattive della zona-. I festeggiamenti popolari in onore di S. Giovanni Battista si protraggono dal 28 al 30 agosto con un ricco calendario di manifestazioni e richiamano dal circondario un buon numero di presenze. La festa del Patrono S. Ciriaco si celebra l'8 agosto con una solenne processione scortata dalla banda musicale.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montebello sul Sangro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.