Descrizione

Comune di pianura, di presunta origine medievale, la cui economia si fonda sulla compresenza di attività agricole, commerciali ed industriali. I montodinesi, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nella località Colombare. Il territorio, lambito dal corso del fiume Serio, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, che ne favorisce l'espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1989, è uno scudo trinciato in cui è raffigurata, in campo argenteo, un'aquila nera con corona d'oro all'antica. Su sfondo rosso spicca la torre Benvenuti, d'oro, vista da un angolo. Lungo la linea di partizione risalta una banda smaltata di azzurro.

Comune di pianura, di presunta origine medievale, la cui economia si fonda sulla compresenza di attività agricole, commerciali ed industriali. I montodinesi, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nella località Colombare. Il territorio, lambito dal corso del fiume Serio, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, che ne favorisce l'espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1989, è uno scudo trinciato in cui è raffigurata, in campo argenteo, un'aquila nera con corona d'oro all'antica. Su sfondo rosso spicca la torre Benvenuti, d'oro, vista da un angolo. Lungo la linea di partizione risalta una banda smaltata di azzurro.

Storia

Il toponimo, che compare per la prima volta in un documento databile ai primi decenni del secolo XI, nella forma MONTE ODANO, è un chiaro riferimento alla posizione sopraelevata dell'insediamento, che occupava la sommità di un'altura affiorante dalla superficie dell'antico lago Gerundo. Per la seconda parte del toponimo si pensa a una derivazione da Odilo o da Odino. La diffusione del culto di S. Zeno di Verona e la tradizione del riscatto del bambino appena battezzato, entrambi riferibili agli anni in cui Aquileia estendeva il suo dominio sulle diocesi lombarde, fanno risalire la sua origine indietro nel tempo. Inizialmente feudo della famiglia dei capitanei di Rivoltella, nella seconda metà dell'undicesimo secolo passò sotto il controllo della curia cremonese. La vicinanza di Crema, divenuta nel secolo successivo la guida politica dei comuni della cosiddetta "Isola Fulcheria", condizionò non poco le sue vicende storiche: nel XV secolo il territorio comunale, prossimo al limite meridionale dell'Isola, fu dotato, per la sua posizione fortemente strategica, di una vasta e fitta rete di fortificazioni. Lo stretto legame politico con Crema ebbe come conseguenza il passaggio sotto il dominio della repubblica di Venezia, cui rimase soggetta fino al 1797, anno della caduta della Serenissima. Gli elementi di maggior spicco nel patrimonio storico-artistico sono la parrocchiale, edificata all'inizio del XVIII secolo, gli oratori di S. Zeno, San Rocco e della Beata Vergine del Rosario, che testimoniano l'ampia diffusione dello stile barocco nel territorio cremasco. Da segnalare anche il palazzo ex Benvenuti, originato da una delle strutture fortificate di cui il borgo si dotò nel periodo medievale.

Il toponimo, che compare per la prima volta in un documento databile ai primi decenni del secolo XI, nella forma MONTE ODANO, è un chiaro riferimento alla posizione sopraelevata dell'insediamento, che occupava la sommità di un'altura affiorante dalla superficie dell'antico lago Gerundo. Per la seconda parte del toponimo si pensa a una derivazione da Odilo o da Odino. La diffusione del culto di S. Zeno di Verona e la tradizione del riscatto del bambino appena battezzato, entrambi riferibili agli anni in cui Aquileia estendeva il suo dominio sulle diocesi lombarde, fanno risalire la sua origine indietro nel tempo. Inizialmente feudo della famiglia dei capitanei di Rivoltella, nella seconda metà dell'undicesimo secolo passò sotto il controllo della curia cremonese. La vicinanza di Crema, divenuta nel secolo successivo la guida politica dei comuni della cosiddetta "Isola Fulcheria", condizionò non poco le sue vicende storiche: nel XV secolo il territorio comunale, prossimo al limite meridionale dell'Isola, fu dotato, per la sua posizione fortemente strategica, di una vasta e fitta rete di fortificazioni. Lo stretto legame politico con Crema ebbe come conseguenza il passaggio sotto il dominio della repubblica di Venezia, cui rimase soggetta fino al 1797, anno della caduta della Serenissima. Gli elementi di maggior spicco nel patrimonio storico-artistico sono la parrocchiale, edificata all'inizio del XVIII secolo, gli oratori di S. Zeno, San Rocco e della Beata Vergine del Rosario, che testimoniano l'ampia diffusione dello stile barocco nel territorio cremasco. Da segnalare anche il palazzo ex Benvenuti, originato da una delle strutture fortificate di cui il borgo si dotò nel periodo medievale.

Economia

È sede della Pro Loco e ospita una stazione dei carabinieri. La comunità montodinese non ha abbandonato l'agricoltura (cereali e foraggi) né l'allevamento bovino. Particolarmente sviluppato il settore industriale, che conta aziende operanti nei comparti tessile, metallurgico, edile e della produzione di apparecchiature elettriche. Si registra, inoltre, la presenza di piccole imprese a carattere artigianale specializzate nella concia della pelle e nella lavorazione del legno, accanto a laboratori di restauro. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei montodinesi giustificano la presenza del servizio bancario. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale vanno segnalati un museo etnografico e il servizio di biblioteca mentre non si registra la presenza di particolari strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie consentono alla popolazione di usufruire del servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

È sede della Pro Loco e ospita una stazione dei carabinieri. La comunità montodinese non ha abbandonato l'agricoltura (cereali e foraggi) né l'allevamento bovino. Particolarmente sviluppato il settore industriale, che conta aziende operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metallurgico, edile e della produzione di apparecchiature elettriche. Si registra, inoltre, la presenza di piccole imprese a carattere artigianale specializzate nella concia della pelle e nella lavorazione del legno, accanto a laboratori di restauro. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei montodinesi giustificano la presenza del servizio bancario. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale vanno segnalati un museo etnografico e il servizio di biblioteca mentre non si registra la presenza di particolari strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie consentono alla popolazione di usufruire del servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Pur non potendo essere considerata una meta turistica di particolare rilievo, è abbastanza frequentata grazie alla presenza del percorso ecologico e del Parco dell'Adda Sud. La capacità di assorbimento di cospicui flussi di manodopera, anche esterna, nonché la necessità di raggiungere le sedi di uffici e servizi non presenti sul posto, determina un certo dinamismo nelle relazioni con i comuni vicini. Queste ultime s'intensificano sia in occasione del mercato del venerdì, sia in concomitanza di eventi ricorrenti, come "Montodine produce", che si svolge a fine luglio. Tra le ricorrenze più sentite va segnalata ancora la festa della Madonna del Rosario, con la caratteristica processione di barche sul fiume Serio, cui segue lo spettacolo pirotecnico, che si celebra il 6 ottobre. La festa della Patrona, Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

Pur non potendo essere considerata una meta turistica di particolare rilievo, è abbastanza frequentata grazie alla presenza del percorso ecologico e del Parco dell'Adda Sud. La capacità di assorbimento di cospicui flussi di manodopera, anche esterna, nonché la necessità di raggiungere le sedi di uffici e servizi non presenti sul posto, determina un certo dinamismo nelle relazioni con i comuni vicini. Queste ultime s'intensificano sia in occasione del mercato del venerdì, sia in concomitanza di eventi ricorrenti, come "Montodine produce", che si svolge a fine luglio. Tra le ricorrenze più sentite va segnalata ancora la festa della Madonna del Rosario, con la caratteristica processione di barche sul fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>, cui segue lo spettacolo pirotecnico, che si celebra il 6 ottobre. La festa della Patrona, Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

Località

Bocca Serio, Colombare, Saragozza

Bocca Serio, Colombare, Saragozza

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montodine rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.