Descrizione

Centro di pianura, fondato nel Medioevo in un territorio popolato già nella remota antichità; la sua economia si giova del contributo di tutti i settori produttivi. I montaltesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, mostrano una spiccata tendenza alla dispersione: infatti, in seguito alla riforma agraria che negli anni Cinquanta ha espropriato i latifondi e bonificato i terreni della bassa Maremma, il territorio comunale si è coperto di un elevatissimo numero di case sparse; il resto della comunità è concentrato principalmente nel capoluogo comunale ma risiede anche nelle località di Montalto Marina e Pescia Romana –il piccolo aggregato urbano di Foce Vecchia si popola solo in alcuni periodi dell’anno–. L’abitato sorge su un poggio, in posizione leggermente sopraelevata rispetto al livello del mare, di cui contempla l’azzurra distesa; la significativa espansione edilizia che lo interessa ha determinato il sorgere di numerosi moderni edifici lungo il pendio sud-orientale del colle. Il territorio comunale, un tempo paludoso e malarico, oggi presenta un aspetto completamente diverso, caratterizzato dai molteplici colori delle colture specializzate, del frumento, della vite e dell’olivo; un tipico ambiente umido si osserva inoltre lungo il corso del fiume Fiora, dove, intorno a un bacino artificiale, si è sviluppata una rigogliosa vegetazione palustre, in cui si rifugiano varie specie di uccelli acquatici nonché l’ormai rarissima lontra.

Centro di pianura, fondato nel Medioevo in un territorio popolato già nella remota antichità; la sua economia si giova del contributo di tutti i settori produttivi. I montaltesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, mostrano una spiccata tendenza alla dispersione: infatti, in seguito alla riforma agraria che negli anni Cinquanta ha espropriato i latifondi e bonificato i terreni della bassa Maremma, il territorio comunale si è coperto di un elevatissimo numero di case sparse; il resto della comunità è concentrato principalmente nel capoluogo comunale ma risiede anche nelle località di Montalto Marina e Pescia Romana –il piccolo aggregato urbano di Foce Vecchia si popola solo in alcuni periodi dell’anno–. L’abitato sorge su un poggio, in posizione leggermente sopraelevata rispetto al livello del mare, di cui contempla l’azzurra distesa; la significativa espansione edilizia che lo interessa ha determinato il sorgere di numerosi moderni edifici lungo il pendio sud-orientale del colle. Il territorio comunale, un tempo paludoso e malarico, oggi presenta un aspetto completamente diverso, caratterizzato dai molteplici colori delle colture specializzate, del frumento, della vite e dell’olivo; un tipico ambiente umido si osserva inoltre lungo il corso del fiume Fiora, dove, intorno a un bacino artificiale, si è sviluppata una rigogliosa vegetazione palustre, in cui si rifugiano varie specie di uccelli acquatici nonché l’ormai rarissima lontra.

Storia

L’odierna località di Le Murelle fu sede dell’etrusca REGAS (REGIS VILLA per i romani), piccolo insediamento di contadini e di pescatori, nel cui porto, oggi completamente sommerso, passavano i traffici commerciali della vicina e importante Vulci; l’attuale abitato venne invece edificato in epoca medievale su una collina per meglio difendersi dalle incursioni dei saraceni. Durante il corso della sua storia fu spesso al centro di lotte tra la Chiesa e diverse illustri famiglie, come i Prefetti di Vico, i conti di Santa Fiora, gli Orsini e i Farnese; questi ultimi, nel 1537, la inclusero nel ducato di Castro, creato da papa Paolo III per il figlio Pier Luigi Farnese. Nel 1649, in seguito alla distruzione di Castro voluta da papa Innocenzo X, fu incamerata di nuovo dalla Santa Sede. Il toponimo è un evidente composto di “monte”. Degni di nota, nell’ambito del patrimonio storico-architettonico, sono la parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta, costruita nel Settecento su un preesistente edificio religioso, e il castello Guglielmi, composto da un corpo centrale di origine medievale e da due ali più basse aggiunte in epoche successive.

L’odierna località di Le Murelle fu sede dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> REGAS (REGIS VILLA per i romani), piccolo insediamento di contadini e di pescatori, nel cui porto, oggi completamente sommerso, passavano i traffici commerciali della vicina e importante Vulci; l’attuale abitato venne invece edificato in epoca medievale su una collina per meglio difendersi dalle incursioni dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENI'>saraceni</a>. Durante il corso della sua storia fu spesso al centro di lotte tra la Chiesa e diverse illustri famiglie, come i Prefetti di Vico, i conti di Santa Fiora, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>; questi ultimi, nel 1537, la inclusero nel ducato di Castro, creato da papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=PAOLOIII'>Paolo III</a> per il figlio Pier Luigi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>. Nel 1649, in seguito alla distruzione di Castro voluta da papa Innocenzo X, fu incamerata di nuovo dalla Santa Sede. Il toponimo è un evidente composto di “monte”. Degni di nota, nell’ambito del patrimonio storico-architettonico, sono la parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta, costruita nel Settecento su un preesistente edificio religioso, e il castello Guglielmi, composto da un corpo centrale di origine medievale e da due ali più basse aggiunte in epoche successive.

Economia

L’operosa comunità montaltese è riuscita a intraprendere un equilibrato processo di sviluppo economico e oggi trae il proprio reddito sia dall’agricoltura, praticata su una vastissima parte del territorio comunale e specializzata nella produzione di cereali, pomodori, finocchi e carciofi, sia dal rilevante settore secondario, assai dinamico nei comparti alimentare, metallurgico, elettronico e della produzione e distribuzione di energia elettrica –nel territorio comunale si trova un’ex centrale nucleare trasformata in centrale termoelettrica–; assai sviluppati sono anche il commercio, che, tra l’altro, fornisce adeguato sostegno alla vocazione turistica del comune, e il comparto dei servizi. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo, di una biblioteca comunale, di un teatro e di un museo –nel castello Guglielmi–, nel quale sono custoditi reperti archeologici provenienti dal territorio comunale; vanta un rilevante apparato ricettivo, comprendente ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno, e per quanto riguarda l’assistenza socio-sanitaria dispone di due centri diurni per anziani, della farmacia, di un presidio di guardia medica, di ambulatori di assistenza specialistica e di un consultorio materno-infantile.

L’operosa comunità montaltese è riuscita a intraprendere un equilibrato processo di sviluppo economico e oggi trae il proprio reddito sia dall’agricoltura, praticata su una vastissima parte del territorio comunale e specializzata nella produzione di cereali, pomodori, finocchi e carciofi, sia dal rilevante settore secondario, assai dinamico nei comparti alimentare, metallurgico, elettronico e della produzione e distribuzione di energia elettrica –nel territorio comunale si trova un’ex centrale nucleare trasformata in centrale termoelettrica–; assai sviluppati sono anche il commercio, che, tra l’altro, fornisce adeguato sostegno alla vocazione turistica del comune, e il comparto dei servizi. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell’obbligo, di una biblioteca comunale, di un teatro e di un museo –nel castello Guglielmi–, nel quale sono custoditi reperti archeologici provenienti dal territorio comunale; vanta un rilevante apparato ricettivo, comprendente ristoranti, alberghi e strutture alternative per il soggiorno, e per quanto riguarda l’assistenza socio-sanitaria dispone di due centri diurni per anziani, della farmacia, di un presidio di guardia medica, di ambulatori di assistenza specialistica e di un consultorio materno-infantile.

Relazioni

Frequentata stazione balneare estiva, attrae cospicui flussi turistici grazie anche alla presenza dell’oasi ecologica del Wwf lungo il fiume Fiora e dell’importante sito archeologico dell’etrusca Vulci, situato in parte nel territorio comunale e in parte nel comprensorio della vicina Canino. Alcune manifestazioni contribuiscono a tenere vive le tradizioni locali, rappresentando nello stesso tempo un’ulteriore importante attrattiva: tra esse figurano la “Butterata”, sfilata di cavalli maremmani e di butteri che si svolge nel mese di maggio, e la suggestiva processione notturna del Crocifisso (prima domenica di giugno), illuminata dalle fiaccole dei fedeli. La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Candido, si celebra il 9 marzo.

Frequentata stazione balneare estiva, attrae cospicui flussi turistici grazie anche alla presenza dell’oasi ecologica del Wwf lungo il fiume Fiora e dell’importante sito archeologico dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> Vulci, situato in parte nel territorio comunale e in parte nel comprensorio della vicina Canino. Alcune manifestazioni contribuiscono a tenere vive le tradizioni locali, rappresentando nello stesso tempo un’ulteriore importante attrattiva: tra esse figurano la “Butterata”, sfilata di cavalli maremmani e di butteri che si svolge nel mese di maggio, e la suggestiva processione notturna del Crocifisso (prima domenica di giugno), illuminata dalle fiaccole dei fedeli. La festa dei Patroni, i Santi Quirico e Candido, si celebra il 9 marzo.

Località

Montalto Marina, Pescia Romana

Montalto Marina, Pescia Romana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montalto di Castro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.