Descrizione

Centro di pianura, di antica origine, che fonda le basi della propria economia sulla coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. La comunità dei montalbanesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si concentra quasi tutta nel capoluogo comunale. Il territorio mostra un profilo geometrico regolare, con variazioni di quota non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico piuttosto piatto ed è interessato da una fase di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, raffigura, in campo azzurro, un cavallo morello posto su tre monti verdi.

Centro di pianura, di antica origine, che fonda le basi della propria economia sulla coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. La comunità dei montalbanesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si concentra quasi tutta nel capoluogo comunale. Il territorio mostra un profilo geometrico regolare, con variazioni di quota non molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico piuttosto piatto ed è interessato da una fase di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, raffigura, in campo azzurro, un cavallo morello posto su tre monti verdi.

Storia

Ad un primo esame etimologico, il toponimo sembra derivare dal nome gentilizio latino ALBUS, aggiunto al sostantivo “monte”, per indicare la discendenza dalla famiglia romana ALBIUS. Un’altra ipotesi sostenuta anche dal Raccioppi si basa invece sul collegamento tra il toponimo e il colore chiaro, “albo”, della creta presente in abbondanza sul territorio comunale. La prima ipotesi etimologica spiegherebbe anche l’origine storica del borgo, che risale con molta probabilità al periodo della dominazione romana, epoca cui appartiene anche la costruzione della cinta muraria e di un fortilizio, entrambi voluti dagli abitanti e in seguito entrati a far parte dei possedimenti di Roma, come testimonia l’effigie di Giano bifronte che campeggia sulla porta principale del castello come emblema indiscusso del potere romano sul territorio. Durante il Medioevo, il borgo appartenne inizialmente ai normanni e sul finire del ‘200 fu preso d’assalto dalle truppe di Ruggiero di Lauria, che saccheggiarono e incendiarono l’abitato. Successivamente fu oggetto di contesa tra la regina Sancia e Martuccia di Capua, la quale nella prima metà del ‘300 ne ottenne la proprietà. Quindi subentrarono i Sanseverino e da ultimo gli Alvarez de Medina. Dell’antico fortilizio oggi non restano che poche rovine sulla sommità dell’abitato; il patrimonio artistico si compone anche del palazzo Cassano, edificato nel XIX secolo e divenuto sede della biblioteca civica. Degni di nota sono inoltre la chiesa madre dedicata a Santa Maria d’Episcopio, edificata nel ‘500, e il secentesco monastero di S. Rocco, ormai in stato di abbandono.

Ad un primo esame etimologico, il toponimo sembra derivare dal nome gentilizio latino ALBUS, aggiunto al sostantivo “monte”, per indicare la discendenza dalla famiglia romana ALBIUS. Un’altra ipotesi sostenuta anche dal Raccioppi si basa invece sul collegamento tra il toponimo e il colore chiaro, “albo”, della creta presente in abbondanza sul territorio comunale. La prima ipotesi etimologica spiegherebbe anche l’origine storica del borgo, che risale con molta probabilità al periodo della dominazione romana, epoca cui appartiene anche la costruzione della cinta muraria e di un fortilizio, entrambi voluti dagli abitanti e in seguito entrati a far parte dei possedimenti di Roma, come testimonia l’effigie di Giano bifronte che campeggia sulla porta principale del castello come emblema indiscusso del potere romano sul territorio. Durante il Medioevo, il borgo appartenne inizialmente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNI'>normanni</a> e sul finire del ‘200 fu preso d’assalto dalle truppe di Ruggiero di Lauria, che saccheggiarono e incendiarono l’abitato. Successivamente fu oggetto di contesa tra la regina Sancia e Martuccia di Capua, la quale nella prima metà del ‘300 ne ottenne la proprietà. Quindi subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a> e da ultimo gli Alvarez de Medina. Dell’antico fortilizio oggi non restano che poche rovine sulla sommità dell’abitato; il patrimonio artistico si compone anche del palazzo Cassano, edificato nel XIX secolo e divenuto sede della biblioteca civica. Degni di nota sono inoltre la chiesa madre dedicata a Santa Maria d’Episcopio, edificata nel ‘500, e il secentesco monastero di S. Rocco, ormai in stato di abbandono.

Economia

Accanto ai consueti uffici del municipio e delle poste, sono presenti sul posto anche la sede della Usl n. 5, il distretto scolastico n. 7 e la Pro Loco. L’attività economica più sviluppata sul territorio comunale è senza dubbio l’agricoltura, che si incentra sulla coltivazione di cereali, in particolare il frumento, di ortaggi, di uva, di olivo, di agrumi e di frutta. Alla lavorazione dei campi si affianca l’allevamento di avicoli, bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il settore industriale compare in questo quadro economico con qualche fabbrica nei comparti della produzione alimentare, soprattutto casearia, tessile, metallurgica, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle, dei materiali da costruzione, dell’edilizia, e del gas. Il terziario è presente con il servizio bancario e l’attività radiotelevisiva. Oltre alle scuole dell’obbligo si trovano sul posto alcuni istituti di istruzione secondaria di secondo grado e la biblioteca comunale, che permette l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre l’assistenza sanitaria di base è garantita dalla farmacia.

Accanto ai consueti uffici del municipio e delle poste, sono presenti sul posto anche la sede della Usl n. 5, il distretto scolastico n. 7 e la Pro Loco. L’attività economica più sviluppata sul territorio comunale è senza dubbio l’agricoltura, che si incentra sulla coltivazione di cereali, in particolare il frumento, di ortaggi, di uva, di olivo, di agrumi e di frutta. Alla lavorazione dei campi si affianca l’allevamento di avicoli, bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il settore industriale compare in questo quadro economico con qualche fabbrica nei comparti della produzione alimentare, soprattutto casearia, tessile, metallurgica, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle, dei materiali da costruzione, dell’edilizia, e del gas. Il terziario è presente con il servizio bancario e l’attività radiotelevisiva. Oltre alle scuole dell’obbligo si trovano sul posto alcuni istituti di istruzione secondaria di secondo grado e la biblioteca comunale, che permette l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre l’assistenza sanitaria di base è garantita dalla farmacia.

Relazioni

Il flusso turistico è abbastanza intenso grazie alle notevoli attrattive naturalistiche che caratterizzano la zona. Si può registrare una discreta tendenza centripeta causata dalla presenza sul posto di scuole, di strutture sociali e di buone opportunità di lavoro, pur non mancando un certo pendolarismo in uscita verso i comuni più grandi. Nel mese di agosto si svolge l’estate montalbanese, con una serie di ricorrenze, tra le quali spicca la festa di S. Rocco. A gennaio, in occasione dell’inizio del carnevale, si svolge una gara di falò tra i vari rioni, oltre al tradizionale fuoco di Sant’Antonio. Il Patrono, S. Maurizio, si festeggia il 22 settembre.

Il flusso turistico è abbastanza intenso grazie alle notevoli attrattive naturalistiche che caratterizzano la zona. Si può registrare una discreta tendenza centripeta causata dalla presenza sul posto di scuole, di strutture sociali e di buone opportunità di lavoro, pur non mancando un certo pendolarismo in uscita verso i comuni più grandi. Nel mese di agosto si svolge l’estate montalbanese, con una serie di ricorrenze, tra le quali spicca la festa di S. Rocco. A gennaio, in occasione dell’inizio del carnevale, si svolge una gara di falò tra i vari rioni, oltre al tradizionale fuoco di Sant’Antonio. Il Patrono, S. Maurizio, si festeggia il 22 settembre.

Località

Salicata Cavone

Salicata Cavone

Fondi europei 2021-2027

Comune di Montalbano Jonico in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.