Descrizione
Cittadina di pianura, sorta in epoca tardo-medievale in un sito popolato fin dall’antichità; è sorretta principalmente dal turismo estivo e dal suo indotto nonché dalle attività rurali. La stragrande maggioranza dei mondragonesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, risiede nel capoluogo comunale, divenuto contiguo al comune di Sessa Aurunca in seguito alla moderna espansione edilizia; il resto della comunità si distribuisce nelle località di Pescopagano e Pineta Riviera, nel piccolo aggregato urbano di Pineta Nuova e in numerose case sparse sui fondi. Il territorio comunale si estende sulla porzione settentrionale di un’ampia pianura alluvionale, solcata da numerosi corsi d’acqua naturali e artificiali e tappezzata di seminativi e vigneti nonché orlata, presso la costa, da una fascia di macchia mediterranea; comprende anche alcuni rilievi di natura calcarea, coperti da una rigogliosa vegetazione spontanea di lecci, macchia mediterranea e querce. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un drago verde, posto su tre colli “all’italiana”, azzurri.
Storia
Fu sede di SINUESSA, colonia romana fondata nel III secolo a.C. e divenuta ben presto assai importante per la sua posizione lungo la via Appia, per il suo porto e per le sue celebri terme. Devastata da Annibale nel 217 a.C., SINUESSA fu ricostruita e conobbe un nuovo splendore ma intorno al V secolo d.C., complici le incursioni di barbari e saraceni, decadde definitivamente. Il comprensorio comunale si coprì di piccoli insediamenti sparsi mentre l’attuale abitato si sviluppò a partire dal XIV secolo attorno alle chiese di Sant’Angelo e San Nicola. Nei secoli successivi fu feudo di diverse illustri famiglie: i Marzano, Jacopo Sannazzaro, antenato dell’omonimo poeta, i Carafa e i Grillo. Il comprensorio mondragonese ospitò nel Settecento e nell’Ottocento una vasta tenuta di caccia dei sovrani borbonici. Il toponimo è un composto di “monte” e “Dragone”; quest’ultimo termine allude a fenomeni atmosferici turbolenti ma secondo alcuni deriva da un personale normanno. Tra le testimonianze del passato si ricordano la chiesa di San Michele extra Moenia, che conserva un bel crocifisso marmoreo, la quattrocentesca chiesa di San Francesco, la collegiata di San Giovanni Battista, rimaneggiata nel Settecento, e la chiesa di San Rufino. Il territorio comunale ospita inoltre i resti di un castello medievale e di due monasteri benedettini nonché numerose testimonianze di epoca romana, come ruderi di ville e terme; sono ancora visibili tratti dell’antica via Appia.
Economia
L’agricoltura, pur se in fase di forte contrazione, costituisce fonte di reddito e occupazione per una percentuale ancora significativa della popolazione locale ed è indirizzata principalmente alla coltivazione della vite e all’orticoltura; il settore secondario, attivo in svariati comparti –alimentare, delle confezioni, del legno, dei materiali da costruzione, metallurgico, della produzione e distribuzione dell’energia elettrica ed edile–, è caratterizzato da dimensioni aziendali artigianali; notevolmente sviluppato si presenta il terziario, stimolato dal vivace movimento turistico stagionale. Sede della guardia di finanza, dispone delle scuole dell’obbligo, di istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico, istituto tecnico commerciale, istituto professionale per l’industria); le strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale e da un antiquarium; vanta un rilevante apparato ricettivo e qualificate strutture sanitarie, comprendenti, tra l’altro, la sede del distretto, un presidio di guardia medica, una casa di cura privata accreditata, un consultorio e una residenza sanitaria assistenziale per disabili psichici.
Relazioni
Frequentata stazione di villeggiatura estiva, rappresenta anche un buon punto di partenza per escursioni sul monte Massico. L’interesse dei turisti è inoltre mantenuto vivo dalle manifestazioni che vi si svolgono: si ricordano il raduno internazionale del folclore (giugno), la sagra del mare (agosto), la sagra della fresella (seconda decade di agosto), la fiera agricola di San Bartolomeo (ultima decade di agosto) e la fiera di Santa Barbara (prima decade di dicembre). La festa della Patrona, Maria Santissima Incaldana, si celebra il martedì dopo Pasqua.
Località
Pescopagano, Pineta Riviera
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mondragone rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 28.624
- Lat 41° 6' 54,34'' 41.11509444
- Long 13° 53' 44,23'' 13.89561944
- CAP 81034
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061052
- Codice Catasto F352
- Altitudine slm 10 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1060 - Superficie 54.42 Km2
- Densità 525,98 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 07:32
- Tramonto 16:39
- Virgilio Pacifico
- Viale Margherita, 93
- 81034 (CE) Campania
- protocollo@pec.comune.mondragone.ce.it
- www.comune.mondragone.ce.it
- 83000970612