Descrizione

Comune collinare, di origine antica; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I mombasigliesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente alto, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, il nucleo urbano minore di Alberghetti nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, posto su un poggio, era originariamente raccolto ai piedi di un castello, del quale rimangono i ruderi; in seguito, si è esteso sulle pendici sud-occidentali del colle e nel piano, lungo la strada che risale la valle staccandosi dalla statale del colle di Nava.

Comune collinare, di origine antica; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I mombasigliesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente alto, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, il nucleo urbano minore di Alberghetti nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, posto su un poggio, era originariamente raccolto ai piedi di un castello, del quale rimangono i ruderi; in seguito, si è esteso sulle pendici sud-occidentali del colle e nel piano, lungo la strada che risale la valle staccandosi dalla statale del colle di Nava.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione medievale come “Mons Basilium”, continuando poi come “Mons Baxilius”. Nei secoli XIII e XIV veniva elencata tra i possedimenti dell'Abbazia di San Dalmazzo di Pedona come "Sancti Andree de Montebaxilio" ed era citata negli Statuti di Mombasiglio del 1331, quale luogo di riunione di tutti i capi famiglia del paese in occasione delle grandi decisioni da prendere. Il suo etimo è di difficile individuazione. Qualche studioso registra un “Bauzile” nell’anno 998 e propone pertanto in origine un personale “Bauzico”, da “Baudius”, ma l’ipotesi non appare convincente a qualcun altro che lo ritiene ancora da studiare e lo accosta a “Basèy”, colle presso le Levanne. L’origine dell’insediamento è molto antica: essa è confermata dai numerosi ritrovamenti in selce e manufatti neolitici nella vicina Valle Tanaro, a testimonianza che l’area fosse abitata da popolazioni che mantenevano stretti legami con i liguri. Nel II secolo fu occupata dai romani; con la diffusione del cristianesimo, risalente al V-VI secolo, entrò a far parte della diocesi e del comitato di Alba. A partire dal X secolo in poi tutta la sua storia fu strettamente legata al marchesato di Ceva che a sua volta entrò a far parte integrante dei domini di Casa Savoia (1531). Di quest’ultima seguì le vicende economiche e politiche fino a quando, in epoca napoleonica, con la riorganizzazione delle diocesi piemontesi e la nascita della diocesi di Cuneo, cessò di far parte della diocesi di Alba e passò a quella di Mondovì. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è il castello, una notevole struttura difensiva, di cui rimangono una torre quadrata in pietra più alta e una più bassa inglobata nel corpo dell’edificio. Restaurato e ristrutturato nel XVII secolo, presenta oggi l’aspetto di grande residenza signorile a pianta rettangolare. A livello religioso due sono gli edifici più significativi: la parrocchiale di San Nicolao, risalente al XVI secolo, a tre navate con pronao antistante; la cappella santuario della Beata Vergine del Soccorso, edificata nel 1651, a navata unica, con un portico antistante. Meritano tuttavia una citazione anche: la chiesa di San Luigi e San Ludovico, edificata nel 1632 e la cappella di San Sebastiano, all’interno della quale sono presenti le reliquie dei due santi.

Il toponimo compare nella documentazione medievale come “Mons Basilium”, continuando poi come “Mons Baxilius”. Nei secoli XIII e XIV veniva elencata tra i possedimenti dell'Abbazia di San Dalmazzo di Pedona come "Sancti Andree de Montebaxilio" ed era citata negli Statuti di Mombasiglio del 1331, quale luogo di riunione di tutti i capi famiglia del paese in occasione delle grandi decisioni da prendere. Il suo etimo è di difficile individuazione. Qualche studioso registra un “Bauzile” nell’anno 998 e propone pertanto in origine un personale “Bauzico”, da “Baudius”, ma l’ipotesi non appare convincente a qualcun altro che lo ritiene ancora da studiare e lo accosta a “Basèy”, colle presso le Levanne. L’origine dell’insediamento è molto antica: essa è confermata dai numerosi ritrovamenti in selce e manufatti neolitici nella vicina Valle Tanaro, a testimonianza che l’area fosse abitata da popolazioni che mantenevano stretti legami con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURI'>liguri</a>. Nel II secolo fu occupata dai romani; con la diffusione del cristianesimo, risalente al V-VI secolo, entrò a far parte della diocesi e del comitato di Alba. A partire dal X secolo in poi tutta la sua storia fu strettamente legata al marchesato di Ceva che a sua volta entrò a far parte integrante dei domini di Casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> (1531). Di quest’ultima seguì le vicende economiche e politiche fino a quando, in epoca napoleonica, con la riorganizzazione delle diocesi piemontesi e la nascita della diocesi di Cuneo, cessò di far parte della diocesi di Alba e passò a quella di Mondovì. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è il castello, una notevole struttura difensiva, di cui rimangono una torre quadrata in pietra più alta e una più bassa inglobata nel corpo dell’edificio. Restaurato e ristrutturato nel XVII secolo, presenta oggi l’aspetto di grande residenza signorile a pianta rettangolare. A livello religioso due sono gli edifici più significativi: la parrocchiale di San Nicolao, risalente al XVI secolo, a tre navate con pronao antistante; la cappella santuario della Beata Vergine del Soccorso, edificata nel 1651, a navata unica, con un portico antistante. Meritano tuttavia una citazione anche: la chiesa di San Luigi e San Ludovico, edificata nel 1632 e la cappella di San Sebastiano, all’interno della quale sono presenti le reliquie dei due santi.

Economia

Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario si compone di piccole aziende che operano nei comparti della lavorazione del legno, della metallurgia, della meccanica e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Mancano strutture sociali di una certa rilevanza; le scuole presenti garantiscono solo l’istruzione materna ed elementare. Non si registrano infine, strutture atte ad assicurare la conservazione del patrimonio storico e artistico come musei, biblioteche, pinacoteche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario si compone di piccole aziende che operano nei comparti della lavorazione del legno, della metallurgia, della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICA'>meccanica</a> e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Mancano strutture sociali di una certa rilevanza; le scuole presenti garantiscono solo l’istruzione materna ed elementare. Non si registrano infine, strutture atte ad assicurare la conservazione del patrimonio storico e artistico come musei, biblioteche, pinacoteche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Il bel paesaggio che circonda l’abitato, caratterizzato dal verde dei pascoli e dei boschi che vi regnano sovrani, potrebbe costituire una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. Offre, inoltre, una splendida vista tanto sulla catena delle Alpi quanto sulla sequenza ininterrotta delle colline di Langa che contornano la Valle Mongia. Non si segnalano manifestazioni di rilievo. La festa del Patrono, Sant’Amiano, si celebra la seconda domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 6 dicembre, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Nicola.

Il bel paesaggio che circonda l’abitato, caratterizzato dal verde dei pascoli e dei boschi che vi regnano sovrani, potrebbe costituire una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. Offre, inoltre, una splendida vista tanto sulla catena delle Alpi quanto sulla sequenza ininterrotta delle colline di Langa che contornano la Valle Mongia. Non si segnalano manifestazioni di rilievo. La festa del Patrono, Sant’Amiano, si celebra la seconda domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il 6 dicembre, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Nicola.

Località

Alberghetti

Alberghetti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mombasiglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.