Descrizione

Comune agricolo ed artigianale, di origine romana, composto da numerose località che si affacciano in parte verso la Garfagnana e in parte verso la Lunigiana: Agliano, Albiano, Antognano, Casone Carpinelli, Castagnola, Gorfigliano, Gramolazzo, Metra, Pieve San Lorenzo, Pugliano, Sermezzana, Verrucolette. La comunità dei minuccianesi, che presenta un alto indice di vecchiaia particolarmente elevato, ha subito una costante diminuzione a partire dal secondo dopoguerra perché la zona è stata centro di emigrazione fin dal secolo scorso sia verso l'Europa che verso l'America. Il capoluogo comunale, di modeste dimensioni, è costituito da case antiche mentre le abitazioni più recenti si sono costruite in massima parte nell'immediato dopoguerra ai margini del centro storico, che sorge su uno sperone roccioso proteso verso la Lunigiana e gode di un suggestivo paesaggio alpestre. La zona presenta un clima tipicamente montano, con estati fresche e inverni rigidi. Lo stemma comunale raffigura una tozza figura di torre, da cui si diparte un braccio armato, simbolo evidente della funzione strategico-difensiva svolta da questa località nel corso dei secoli. Il fatto che la torre presenti la porta aperta attraverso la quale si intravede il fondo azzurro dello scudo è un ulteriore richiamo all'eccezionale posizione geografica di questo comune.

Comune agricolo ed artigianale, di origine romana, composto da numerose località che si affacciano in parte verso la Garfagnana e in parte verso la Lunigiana: Agliano, Albiano, Antognano, Casone Carpinelli, Castagnola, Gorfigliano, Gramolazzo, Metra, Pieve San Lorenzo, Pugliano, Sermezzana, Verrucolette. La comunità dei minuccianesi, che presenta un alto indice di vecchiaia particolarmente elevato, ha subito una costante diminuzione a partire dal secondo dopoguerra perché la zona è stata centro di emigrazione fin dal secolo scorso sia verso l'Europa che verso l'America. Il capoluogo comunale, di modeste dimensioni, è costituito da case antiche mentre le abitazioni più recenti si sono costruite in massima parte nell'immediato dopoguerra ai margini del centro storico, che sorge su uno sperone roccioso proteso verso la Lunigiana e gode di un suggestivo paesaggio alpestre. La zona presenta un clima tipicamente montano, con estati fresche e inverni rigidi. Lo stemma comunale raffigura una tozza figura di torre, da cui si diparte un braccio armato, simbolo evidente della funzione strategico-difensiva svolta da questa località nel corso dei secoli. Il fatto che la torre presenti la porta aperta attraverso la quale si intravede il fondo azzurro dello scudo è un ulteriore richiamo all'eccezionale posizione geografica di questo comune.

Storia

Il nome sembra derivare da quello del console romano Quinto Minucio; il territorio, grazie alla sua posizione strategica al confine tra Garfagnana e Lunigiana, è stato a lungo conteso tra i Malaspina e i lucchesi. La località viene menzionata anche ai tempi dell'occupazione franca come feudo sempre dei Malaspina; passò infatti dalla sottomissione al feudo di Lucca, alla fine del XVIII secolo, a quella ai Malaspina i quali in seguito, a metà del XIV sec., la cedettero ai fiorentini. Nel 1369 tornò "Piccola Repubblica Lucchese", dapprima aggregata alla Vicaria di Castiglione e poi Vicaria a sé. Fra i monumenti di rilievo figurano: la pieve romanica di S. Lorenzo, dominata dalla torre ottagonale, il Santuario della Madonna della Guardia a Sermezzana e i resti del castello.

Il nome sembra derivare da quello del console romano Quinto Minucio; il territorio, grazie alla sua posizione strategica al confine tra Garfagnana e Lunigiana, è stato a lungo conteso tra i Malaspina e i lucchesi. La località viene menzionata anche ai tempi dell'occupazione franca come feudo sempre dei Malaspina; passò infatti dalla sottomissione al feudo di Lucca, alla fine del XVIII secolo, a quella ai Malaspina i quali in seguito, a metà del XIV sec., la cedettero ai fiorentini. Nel 1369 tornò "Piccola Repubblica Lucchese", dapprima aggregata alla Vicaria di Castiglione e poi Vicaria a sé. Fra i monumenti di rilievo figurano: la pieve romanica di S. Lorenzo, dominata dalla torre ottagonale, il Santuario della Madonna della Guardia a Sermezzana e i resti del castello.

Economia

La configurazione geografica del territorio ha condizionato lo sviluppo economico del paese: le sue uniche risorse sono quelle di una modesta agricoltura collinare, sul versante della Lunigiana, e della pastorizia, su quello della Garfagnana; nell'ultimo secolo, comunque, con il miglioramento della rete viaria che ha rotto l'isolamento del paese, si è dato avvio ad un massiccio sfruttamento delle cave di marmo ed a nuove attività manifatturiere, determinando perciò una evoluzione dell'economia da agricola in agro-industriale; ciò comunque non è bastato ad arginare l'emigrazione che era iniziata già dalla fine del secolo scorso. Nella località si conduce vita appartata e per quasi tutti i servizi e le strutture sanitarie, culturali, ricreative e scolastiche, fatta eccezione per le classi dell'obbligo, è necessario spostarsi. Radio e tv privata sono quelle di Barga.

La configurazione geografica del territorio ha condizionato lo sviluppo economico del paese: le sue uniche risorse sono quelle di una modesta agricoltura collinare, sul versante della Lunigiana, e della pastorizia, su quello della Garfagnana; nell'ultimo secolo, comunque, con il miglioramento della rete viaria che ha rotto l'isolamento del paese, si è dato avvio ad un massiccio sfruttamento delle cave di marmo ed a nuove attività manifatturiere, determinando perciò una evoluzione dell'economia da agricola in agro-industriale; ciò comunque non è bastato ad arginare l'emigrazione che era iniziata già dalla fine del secolo scorso. Nella località si conduce vita appartata e per quasi tutti i servizi e le strutture sanitarie, culturali, ricreative e scolastiche, fatta eccezione per le classi dell'obbligo, è necessario spostarsi. Radio e tv privata sono quelle di Barga.

Relazioni

La zona sicuramente meriterebbe un più ampio sviluppo turistico, dato il suggestivo paesaggio alpestre di cui gode e senza contare che il lago artificiale di Gramolazzo rappresenta una ulteriore attrattiva. Non potendo contare su facili comunicazioni, i rapporti del comune con i centri vicini non sono rilevanti. La festa del Patrono S. Michele si celebra il 29 settembre.

La zona sicuramente meriterebbe un più ampio sviluppo turistico, dato il suggestivo paesaggio alpestre di cui gode e senza contare che il lago artificiale di Gramolazzo rappresenta una ulteriore attrattiva. Non potendo contare su facili comunicazioni, i rapporti del comune con i centri vicini non sono rilevanti. La festa del Patrono S. Michele si celebra il 29 settembre.

Località

Agliano, Albiano, Antognano, Canipaia di Sotto, Casone Carpinelli, Castagnola, Foresto, Gorfigliano, Gramolazzo, Metra, Novella, Pesciola, Piana, Pieve di San Lorenzo, Pieve San Lorenzo, Pugliano, Renzano, Rimessa di Agliano, Sermezzana, Tintoria Castagnola, Verrucolette

Agliano, Albiano, Antognano, Canipaia di Sotto, Casone Carpinelli, Castagnola, Foresto, Gorfigliano, Gramolazzo, Metra, Novella, Pesciola, Piana, Pieve di San Lorenzo, Pieve San Lorenzo, Pugliano, Renzano, Rimessa di Agliano, Sermezzana, Tintoria Castagnola, Verrucolette

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Minucciano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.