Descrizione

Centro di montagna, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei mignaneghesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, è distribuita tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, le frazioni, altre località minori e numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono gli 838 metri di quota; la zona di Monastero e parte della località Passo dei Giovi sono in contestazione con Busalla, mentre l’area del monte Poggio è in contestazione con la piemontese Fraconalto (AL). L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta il valico dei Giovi. Le stelle simboleggiano le cinque frazioni presenti sul territorio.

Centro di montagna, di probabile origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei mignaneghesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, è distribuita tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, le frazioni, altre località minori e numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono gli 838 metri di quota; la zona di Monastero e parte della località Passo dei Giovi sono in contestazione con Busalla, mentre l’area del monte Poggio è in contestazione con la piemontese Fraconalto (AL). L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta il valico dei Giovi. Le stelle simboleggiano le cinque frazioni presenti sul territorio.

Storia

Citata in un documento della metà del secolo XI come Mugnanegasco e successivamente nella forma di Mugnanico, deriva il toponimo dal nome latino di persona MUNNIUS, con l’aggiunta del suffisso -anico. Seguendo le vicende dei territori circostanti, a lungo assoggettati al dominio genovese, agli inizi del Seicento fu compresa nelle pievi costituenti i sette quartieri della valle del Polcevera. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, nella prima metà del XVII secolo fu teatro di un fatto d’arme: in località Montanesi, l’esercito di Carlo Emanuele I di Savoia venne sconfitto dalle truppe di Genova. Col declino di quest’ultima passò nelle mani dei francesi, entrando a far parte del regno di Sardegna nel 1815, insieme al resto della Liguria. Interessanti dal punto di vista architettonico sono: la cinquecentesca chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, il cui campanile è il risultato della trasformazione di una torre medievale, e, a Montanesi, il santuario di Nostra Signora della Vittoria, costruito, nella seconda metà del XVIII secolo, sul colle di Sant’Andrea, in ricordo della vittoria dei genovesi sui Savoia.

Citata in un documento della metà del secolo XI come Mugnanegasco e successivamente nella forma di Mugnanico, deriva il toponimo dal nome latino di persona MUNNIUS, con l’aggiunta del suffisso -anico. Seguendo le vicende dei territori circostanti, a lungo assoggettati al dominio genovese, agli inizi del Seicento fu compresa nelle pievi costituenti i sette quartieri della valle del Polcevera. Coinvolta nelle lotte che imperversarono nella zona, nella prima metà del XVII secolo fu teatro di un fatto d’arme: in località Montanesi, l’esercito di Carlo Emanuele I di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a> venne sconfitto dalle truppe di Genova. Col declino di quest’ultima passò nelle mani dei francesi, entrando a far parte del regno di Sardegna nel 1815, insieme al resto della Liguria. Interessanti dal punto di vista architettonico sono: la cinquecentesca chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, il cui campanile è il risultato della trasformazione di una torre medievale, e, a Montanesi, il santuario di Nostra Signora della Vittoria, costruito, nella seconda metà del XVIII secolo, sul colle di Sant’Andrea, in ricordo della vittoria dei genovesi sui <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>.

Economia

Se si escludono la stazione dei carabinieri e i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, ortaggi, foraggi, uve e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, chimico, edile, metalmeccanico, del legno e della fabbricazione di articoli in plastica. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vasta possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Se si escludono la stazione dei carabinieri e i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, ortaggi, foraggi, uve e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, chimico, edile, metalmeccanico, del legno e della fabbricazione di articoli in plastica. È presente il servizio bancario; una rete distributiva, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non dispone di strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vasta possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

La tranquillità del luogo, il clima mite, la suggestiva cornice paesaggistica e la contiguità al capoluogo provinciale costituiscono valide risorse per incentivare la presenza turistica nella zona. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali merita di essere citata la mostra mercato al passo dei Giovi, che si svolge nel mese di settembre. Il Patrono, San Giovanni Battista, viene festeggiato il 24 giugno.

La tranquillità del luogo, il clima mite, la suggestiva cornice paesaggistica e la contiguità al capoluogo provinciale costituiscono valide risorse per incentivare la presenza turistica nella zona. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali merita di essere citata la mostra mercato al passo dei Giovi, che si svolge nel mese di settembre. Il Patrono, San Giovanni Battista, viene festeggiato il 24 giugno.

Località

Bricco, Canà, Case Costa, Case Torre, Cavanna, Costagiutta, Fondo di Paveta, Fumeri, Giovi, Migliarina, Monastero, Montanesi, Monte Poggio, Passo dei Giovi, Paveto, Ponterosso, Vittoria

Bricco, Canà, Case Costa, Case Torre, Cavanna, Costagiutta, Fondo di Paveta, Fumeri, Giovi, Migliarina, Monastero, Montanesi, Monte Poggio, Passo dei Giovi, Paveto, Ponterosso, Vittoria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mignanego rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.