Descrizione

Centro di collina, di origine antica, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I mianesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore sulla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Campea, Combai, Premaor, Colmellere; una buona parte della popolazione vive in case sparse. L’espansione edilizia ha determinato la contiguità di Miane al centro Follina del comune omonimo. Il territorio presenta variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato, su sfondo rosso, un castagno d’oro, attraversato da una mucca d’argento; il tutto è posto su una collina erbosa.

Centro di collina, di origine antica, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I mianesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore sulla media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Campea, Combai, Premaor, Colmellere; una buona parte della popolazione vive in case sparse. L’espansione edilizia ha determinato la contiguità di Miane al centro Follina del comune omonimo. Il territorio presenta variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico collinare. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato, su sfondo rosso, un castagno d’oro, attraversato da una mucca d’argento; il tutto è posto su una collina erbosa.

Storia

Il toponimo deriverebbe dal nome di un soldato romano, un certo Aemilius. L’origine si fa risalire, quindi, all’epoca romana, come sembra testimoniare anche la sua vicinanza a Ceneda, l’attuale Vittorio Veneto, centro importante nella Roma repubblicana, e alla grande via di comunicazione Claudia Augusta. Dopo la dominazione romana, subì le devastazioni delle invasioni barbariche, ma dal 1388 al 1796 conobbe un lungo periodo di pace grazie al governo della repubblica di Venezia. Nel 1797, infine, passò sotto il dominio francese, e in seguito, con l’annessione del Veneto all’Austria, venne comandata da un podestà. Dal punto di vista ecclesiastico, ricoprì nel medioevo una certa importanza, in quanto fu sede di una pieve da cui dipendevano varie cappelle. Il patrimonio storico conta parecchi edifici sacri; tra questi vanno ricordati la chiesa arcipretale, eretta nel 1878 su progetto di Giuseppe Segusini, che custodisce pregevoli opere pittoriche e un bell’organo del Settecento; l’oratorio di San Vito, costruito nel Trecento, che presenta all’interno interessanti dipinti e un organo opera di Girolamo Savarise; la chiesetta di Sant’Antonio, che conserva tele di scuola tizianesca; la chiesa di San Martino, al cui interno si può ammirare una preziosa opera pittorica del ‘500. Il più importante edificio civile è Villa Gera-Minucci-Ballati, risalente al ‘600. È passata da un’economia prettamente agricola ad una prevalentemente industriale; allo stato attuale l’agricoltura è solo un fenomeno di occupazione secondaria.

Il toponimo deriverebbe dal nome di un soldato romano, un certo Aemilius. L’origine si fa risalire, quindi, all’epoca romana, come sembra testimoniare anche la sua vicinanza a Ceneda, l’attuale Vittorio Veneto, centro importante nella Roma repubblicana, e alla grande via di comunicazione Claudia Augusta. Dopo la dominazione romana, subì le devastazioni delle invasioni barbariche, ma dal 1388 al 1796 conobbe un lungo periodo di pace grazie al governo della repubblica di Venezia. Nel 1797, infine, passò sotto il dominio francese, e in seguito, con l’annessione del Veneto all’Austria, venne comandata da un podestà. Dal punto di vista ecclesiastico, ricoprì nel medioevo una certa importanza, in quanto fu sede di una pieve da cui dipendevano varie cappelle. Il patrimonio storico conta parecchi edifici sacri; tra questi vanno ricordati la chiesa arcipretale, eretta nel 1878 su progetto di Giuseppe Segusini, che custodisce pregevoli opere pittoriche e un bell’organo del Settecento; l’oratorio di San Vito, costruito nel Trecento, che presenta all’interno interessanti dipinti e un organo opera di Girolamo Savarise; la chiesetta di Sant’Antonio, che conserva tele di scuola tizianesca; la chiesa di San Martino, al cui interno si può ammirare una preziosa opera pittorica del ‘500. Il più importante edificio civile è Villa Gera-Minucci-Ballati, risalente al ‘600. È passata da un’economia prettamente agricola ad una prevalentemente industriale; allo stato attuale l’agricoltura è solo un fenomeno di occupazione secondaria.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. Per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura viene ancora praticata: si coltivano cereali, foraggi, ortaggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, meccanico, alimentare, dell’abbigliamento, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione del vetro e del legno e nella realizzazione di materiali da costruzione, inoltre vi sono aziende impegnate nella produzione lattiero-casearia. In relazione alle attività terziarie, la rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità, mentre i servizi sono presenti con il servizio bancario. Tra i servizi pubblici non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo e tra le strutture destinate alla promozione e conservazione del patrimonio culturale, non mancano la biblioteca e i musei. Nelle scuole si impartisce l’istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; le strutture sanitarie sono garantite dalla locale farmacia, per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. Per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. L’agricoltura viene ancora praticata: si coltivano cereali, foraggi, ortaggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, meccanico, alimentare, dell’abbigliamento, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione del vetro e del legno e nella realizzazione di materiali da costruzione, inoltre vi sono aziende impegnate nella produzione lattiero-casearia. In relazione alle attività terziarie, la rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità, mentre i servizi sono presenti con il servizio bancario. Tra i servizi pubblici non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo e tra le strutture destinate alla promozione e conservazione del patrimonio culturale, non mancano la biblioteca e i musei. Nelle scuole si impartisce l’istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; le strutture sanitarie sono garantite dalla locale farmacia, per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

È frequentata per le sue interessanti risorse ambientali e per la presenza del Santuario della Madonna del Carmine. Tra le manifestazioni che vi si tengono vanno segnalate la festa dei “Marroni”, a giugno, con tradizionale festa e degustazione di prodotti locali, pedalata ecologica e mostra-mercato, e, ad aprile e maggio, la mostra-mercato “Roba de casa nostra”, con vendita di prodotti locali alimentari. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

È frequentata per le sue interessanti risorse ambientali e per la presenza del Santuario della Madonna del Carmine. Tra le manifestazioni che vi si tengono vanno segnalate la festa dei “Marroni”, a giugno, con tradizionale festa e degustazione di prodotti locali, pedalata ecologica e mostra-mercato, e, ad aprile e maggio, la mostra-mercato “Roba de casa nostra”, con vendita di prodotti locali alimentari. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre.

Località

Campea, Combai, Premaor

Campea, Combai, Premaor

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Miane rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.