Descrizione

Piccola comunità di montagna, di antica origine, la cui economia si basa, oltre che sulle tradizionali occupazioni rurali, sullo sviluppo delle attività connesse al turismo. I mezzoldesi, con un indice di vecchiaia da primato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche le località di Fraccia, Ponte dell'Acqua, Scaluggio, Soliva e Sparavera, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si passa dai circa 700 metri di quota agli oltre 2.400 metri della montagna dell'Alpe Ancogno. L'abitato, immerso in un ambiente ancora incontaminato, presenta un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1962, è diviso in due campi: quello superiore è a sfondo rosso e reca tre stelle dorate che rappresentano i tre nuclei fondamentali che costituiscono il paese (il centro, cioè Cà Bereri e Cà Maisetti; le frazioni a sud, cioè Cà Vassalli, Cà Bonetti, Sparavera e Soliva; le frazioni a nord, cioè Scaluggio); sullo sfondo azzurro della seconda parte spiccano tre api dorate che simboleggiano la loro laboriosità.

Piccola comunità di montagna, di antica origine, la cui economia si basa, oltre che sulle tradizionali occupazioni rurali, sullo sviluppo delle attività connesse al turismo. I mezzoldesi, con un indice di vecchiaia da primato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche le località di Fraccia, Ponte dell'Acqua, Scaluggio, Soliva e Sparavera, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si passa dai circa 700 metri di quota agli oltre 2.400 metri della montagna dell'Alpe Ancogno. L'abitato, immerso in un ambiente ancora incontaminato, presenta un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1962, è diviso in due campi: quello superiore è a sfondo rosso e reca tre stelle dorate che rappresentano i tre nuclei fondamentali che costituiscono il paese (il centro, cioè Cà Bereri e Cà Maisetti; le frazioni a sud, cioè Cà Vassalli, Cà Bonetti, Sparavera e Soliva; le frazioni a nord, cioè Scaluggio); sullo sfondo azzurro della seconda parte spiccano tre api dorate che simboleggiano la loro laboriosità.

Storia

Non si anno notizie certe sulle sue origini: probabilmente i primi abitanti provenivano dalla Valtellina o dalla Valsàssina. Incerta è anche l'etimologia del toponimo, riportato da alcuni al nome germanico di persona MAZOLD o MAIZOLD e da altri all'aggettivo "mezzo", col suffisso -oldo. Inserita, in epoca romana, nel PAGUS BREMBANUS, acquistò una certa rilevanza, grazie alla presenza di più miniere di ferro. L'attività estrattiva favorì lo sviluppo dei traffici commerciali, che seguivano percorsi antichissimi, come la cosiddetta "via dei mercanti". Deve la sua fortuna alla strada Priula, così chiamata perché fatta costruire dal podestà di Bergamo, Alvise Priuli, sul finire del XVI secolo, per collegare i domini veneziani con l'attuale territorio svizzero: i mercanti e i viaggiatori vi si fermavano prima di intraprendere l'ultima salita che conduceva al Passo di San Marco. Anche la struttura dell'abitato ne conferma l'importanza rivestita in passato: vi sono gruppi di case, di epoca medievale, unite da portici, sotto i quali erano solite fermarsi, di notte e in caso di maltempo, le carovane. A testimonianza di questa funzione fondamentale del paese resta l'edificio della dogana veneta, che spicca ancora oggi al centro dell'abitato. Tra le testimonianze storico-architettoniche merita di essere citata chiesa la parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente alla seconda metà del Seicento, in cui è possibile ammirare una pregevole pala d'altare, del XVI secolo.

Non si anno notizie certe sulle sue origini: probabilmente i primi abitanti provenivano dalla Valtellina o dalla Valsàssina. Incerta è anche l'etimologia del toponimo, riportato da alcuni al nome germanico di persona MAZOLD o MAIZOLD e da altri all'aggettivo "mezzo", col suffisso -oldo. Inserita, in epoca romana, nel PAGUS BREMBANUS, acquistò una certa rilevanza, grazie alla presenza di più miniere di ferro. L'attività estrattiva favorì lo sviluppo dei traffici commerciali, che seguivano percorsi antichissimi, come la cosiddetta "via dei mercanti". Deve la sua fortuna alla strada Priula, così chiamata perché fatta costruire dal podestà di Bergamo, Alvise Priuli, sul finire del XVI secolo, per collegare i domini veneziani con l'attuale territorio svizzero: i mercanti e i viaggiatori vi si fermavano prima di intraprendere l'ultima salita che conduceva al Passo di San Marco. Anche la struttura dell'abitato ne conferma l'importanza rivestita in passato: vi sono gruppi di case, di epoca medievale, unite da portici, sotto i quali erano solite fermarsi, di notte e in caso di maltempo, le carovane. A testimonianza di questa funzione fondamentale del paese resta l'edificio della dogana veneta, che spicca ancora oggi al centro dell'abitato. Tra le testimonianze storico-architettoniche merita di essere citata chiesa la parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente alla seconda metà del Seicento, in cui è possibile ammirare una pregevole pala d'altare, del XVI secolo.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura va perdendo progressivamente terreno; l'allevamento, invece, sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame e in particolare per bovini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola impresa edile, non ha avuto un adeguato sviluppo. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non ci sono strutture sanitarie, sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Buona è, invece, la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Nell'economia locale l'agricoltura va perdendo progressivamente terreno; l'allevamento, invece, sembra più favorito dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame e in particolare per bovini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola impresa edile, non ha avuto un adeguato sviluppo. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva risulta appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non ci sono strutture sanitarie, sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare; non si può usufruire di una biblioteca per l'approfondimento culturale. Buona è, invece, la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vasta possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla vicinanza del Parco naturale delle Alpi Orobie, e gustando i genuini prodotti locali, tra cui figurano la polenta taragna e soprattutto il "formai de' mut" (formaggio di monte), del consorzio CTFM, che ha ottenuto il marchio Doc. I rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge, oltre che per lavoro, anche per usufruire di tutti i servizi non forniti sul posto, sono piuttosto intensi. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località di villeggiatura estiva, registra un significativo movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla vicinanza del Parco naturale delle Alpi Orobie, e gustando i genuini prodotti locali, tra cui figurano la polenta taragna e soprattutto il "formai de' mut" (formaggio di monte), del consorzio CTFM, che ha ottenuto il marchio Doc. I rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge, oltre che per lavoro, anche per usufruire di tutti i servizi non forniti sul posto, sono piuttosto intensi. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Alpe Ancogno, Scaluggio, Soliva, Sparavera

Alpe Ancogno, Scaluggio, Soliva, Sparavera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mezzoldo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.