Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I mezzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti nel capoluogo comunale, che fa registrare la maggior concentrazione demografica ed è interessato da una forte espansione edilizia, e nella località di Orobona, contigua alla località Sulbiate del comune omonimo. L'orografia della zona non offre particolarità degne di nota: l'andamento plano-altimetrico è alquanto regolare, con variazioni altimetriche poco significative. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un leone rampante nell'atto di tenere una spada con la branca destra. L'immagine rappresenta simbolicamente le vicende feudali del luogo che, dal 1475 fino all'abolizione dei feudi, appartenne alla famiglia dei Secco Borella, rappresentati araldicamente proprio dal leone raffigurato nell'insegna comunale.

Comune di pianura, di antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I mezzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti nel capoluogo comunale, che fa registrare la maggior concentrazione demografica ed è interessato da una forte espansione edilizia, e nella località di Orobona, contigua alla località Sulbiate del comune omonimo. L'orografia della zona non offre particolarità degne di nota: l'andamento plano-altimetrico è alquanto regolare, con variazioni altimetriche poco significative. Nello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un leone rampante nell'atto di tenere una spada con la branca destra. L'immagine rappresenta simbolicamente le vicende feudali del luogo che, dal 1475 fino all'abolizione dei feudi, appartenne alla famiglia dei Secco Borella, rappresentati araldicamente proprio dal leone raffigurato nell'insegna comunale.

Storia

Sebbene non si conoscano con precisione le sue origini, il mancato rinvenimento di reperti archeologici risalenti ad epoca romana porta ad escludere che la zona fosse abitata già da allora: probabilmente a quei tempi era soltanto un territorio incolto e ricoperto da boschi. Molto si discute anche sulle origini del toponimo, che in passato ha assunto varie forme: da Miciacum verso la metà dell'ottavo secolo si passò ad Amezago nel Duecento. Secondo alcuni studiosi esso deriva dal nome proprio METIUS o AMICIUS, da cui si sarebbe passati ad Amiciacus e quindi ad Amezago; non manca, però, chi fa riferimento all'espressione latina MEDIO AGRO, che significa 'in mezzo ai campi'. Nel corso del Medioevo i diritti feudali su queste terre appartennero alla chiesa di Monza che, oltre alla riscossione dei tributi, provvedeva anche all'emanazione delle leggi. Dal punto di vista ecclesiastico, facendo parte della pieve di Vimercate, ne seguì le vicende, venendo infeudata nel Quattrocento alla famiglia Secchi-Borella. Ebbero possedimenti nella zona anche gli Umiliati, dediti alla lavorazione della lana e i cui beni, dopo la soppressione del loro ordine religioso, avvenuta nel Cinquecento, passarono ai gesuiti. Nel XVIII secolo divenne proprietà del conte don Luigi Trotti. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai pochi resti di un antico castello nella località denominata Castelletto, figurano la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, restaurata nell'Ottocento, e la torre degli Archinti, facente parte del sistema difensivo di Vimercate, con l'annesso palazzo, la cui costruzione è fatta risalire al Trecento e più precisamente agli Umiliati.

Sebbene non si conoscano con precisione le sue origini, il mancato rinvenimento di reperti archeologici risalenti ad epoca romana porta ad escludere che la zona fosse abitata già da allora: probabilmente a quei tempi era soltanto un territorio incolto e ricoperto da boschi. Molto si discute anche sulle origini del toponimo, che in passato ha assunto varie forme: da Miciacum verso la metà dell'ottavo secolo si passò ad Amezago nel Duecento. Secondo alcuni studiosi esso deriva dal nome proprio METIUS o AMICIUS, da cui si sarebbe passati ad Amiciacus e quindi ad Amezago; non manca, però, chi fa riferimento all'espressione latina MEDIO AGRO, che significa 'in mezzo ai campi'. Nel corso del Medioevo i diritti feudali su queste terre appartennero alla chiesa di Monza che, oltre alla riscossione dei tributi, provvedeva anche all'emanazione delle leggi. Dal punto di vista ecclesiastico, facendo parte della pieve di Vimercate, ne seguì le vicende, venendo infeudata nel Quattrocento alla famiglia Secchi-Borella. Ebbero possedimenti nella zona anche gli Umiliati, dediti alla lavorazione della lana e i cui beni, dopo la soppressione del loro ordine religioso, avvenuta nel Cinquecento, passarono ai gesuiti. Nel XVIII secolo divenne proprietà del conte don Luigi Trotti. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai pochi resti di un antico castello nella località denominata Castelletto, figurano la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, restaurata nell'Ottocento, e la torre degli Archinti, facente parte del sistema difensivo di Vimercate, con l'annesso palazzo, la cui costruzione è fatta risalire al Trecento e più precisamente agli Umiliati.

Economia

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. L'industria è rappresentata da piccole fabbriche chimiche e meccaniche, affiancate da qualche mobilificio e impresa edile. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva e dell'insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive, pur contando qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie sono rappresentate dalla farmacia.

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. L'industria è rappresentata da piccole fabbriche chimiche e meccaniche, affiancate da qualche mobilificio e impresa edile. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva e dell'insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive, pur contando qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie sono rappresentate dalla farmacia.

Relazioni

Oltre a non far registrare un significativo movimento turistico, per l'assenza di attrattive di rilievo, è poco frequentata anche per lavoro, poiché le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da permettere un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree maggiormente industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, agevolata da un buon sistema di collegamenti, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali, quali il carnevale e la sagra degli asparagi, che si svolge per tutto il mese di maggio. La festa patronale, intitolata all'Assunzione di Maria, si celebra il 15 agosto. Dal 1990 è gemellata con Saint Pierre De Chandieu (Francia).

Oltre a non far registrare un significativo movimento turistico, per l'assenza di attrattive di rilievo, è poco frequentata anche per lavoro, poiché le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto livelli tali da permettere un maggiore assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree maggiormente industrializzate. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, agevolata da un buon sistema di collegamenti, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti tradizionali, quali il carnevale e la sagra degli asparagi, che si svolge per tutto il mese di maggio. La festa patronale, intitolata all'Assunzione di Maria, si celebra il 15 agosto. Dal 1990 è gemellata con Saint Pierre De Chandieu (Francia).

Località

Orobona

Orobona

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mezzago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.